Tra Gattopardo e Carnevale di Venezia, la festa nel palazzo storico di Canicattì diventa un evento cult

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Di Redazione |

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Dal mito del gran ballo del Gattopardo fino alle atmosfere del celeberrimo Carnevale di Venezia. Un vero evento che è andato in scena nel settecentesco Palazzo Adamo Bartoccelli a Canicattì. E’ stato organizzato dal Club delle Mamme “Pina Tricoli Livatino”, presieduto da Maria Ausilia Comparato unendo il divertimento alla benificenza. I fondi saranno infatti devoluti all’associazione Fra Modestino e alla mensa di Santa Chiara. Hanno partecipato anche il Rotary, il Lions di Canicattì e di Agrigento e la BCC San Francesco di Canicattì. L’associazione “Fra Modestino” un ente del terzo settore che si occupa delle famiglie più bisognose di Canicattì e dei paesi limitrofi, mentre la mensa della chiesa di Santa Chiara è stata riattivata nel novembre scorso.

La festa ha visto la partecipazione della “Compagnia Internazionale Di Danza Storica Harmonia Suave” diretta da Carla Favata rappresentata per l’occasione da 7 coppie e che oltre ad esibirsi nei balli della Contraddanza, si è esibita nel walzer e nella mazurca del film del Gattopardo, sulle note di Nino Rota.

Il Palazzo Adamo Bartoccelli è stato costruito agli inizi del ‘700 per volontà del barone Gaetano Bartoccelli e si erge nel centro storico di Canicattì (Borgalino) con la sua facciata barocca. È composto da due elevazioni, il prospetto principale a schema rettangolare presenta balconcini con ringhiere a “petto d’oca”, espressione curiosa dell’estro creativo dei mastri ferrai isolani, e sorretti da mensole in ferro. Dopo anni di incuria, nel 1987 Salvatore e Silvana Cucurullo acquistarono il palazzo dagli eredi del Barone Bartoccelli e, attenti alla valorizzazione del centro storico ed alla salvaguardia del suo patrimonio artistico – culturale, ne hanno avviato accurati lavori di ristrutturazione e restauro, riportandolo agli antichi splendori (e facendone peraltro anche la propria residenza). Nel 1838 in questo palazzo dimorò anche il re Ferdinando II di Borbone nel corso del suo viaggio in Sicilia.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA






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