Malattie rare, partnership Aisla-Regione Calabria per formazione ‘Familiar-mente’

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Roma, 5 mar. (Adnkronos Salute) – I nuovi assistenti familiari formati nell’ambito del progetto ‘Familiar-mente, il valore della cura’, frutto della collaborazione tra Aisla (Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica) e Regione Calabria, hanno ricevuto gli attestati oggi, nel corso di una cerimonia ufficiale presso la Cittadella regionale ‘Jole Santelli’. Il progetto si conferma come un modello virtuoso di co-progettazione nel settore socio-sanitario, capace di rispondere efficacemente ai bisogni emergenti della popolazione e dei pazienti con sclerosi laterale amiotrofica (Sla) e altre patologie neurologiche complesse.

“Questo progetto – afferma Caterina Capponi, assessore alle Politiche sociali della Regione Calabria – rappresenta un esempio concreto di come la sinergia tra istituzioni e Terzo settore possa tradursi in opportunità reali per i cittadini e il territorio. Formare assistenti familiari qualificati significa investire in un welfare che risponde alle esigenze delle famiglie e dei pazienti con Sla”. Aisla è da oltre 40 anni punto di riferimento per la comunità Sla in Italia. “Formare assistenti familiari – sottolinea Francesca Genovese, presidente Aisla Reggio Calabria – significa garantire cure qualificate e dignità ai pazienti, offrendo un supporto concreto alle loro famiglie”.

Nel marzo dello scorso anno, il corso di formazione per assistenti familiari è stato lanciato con lo slogan ‘Specializzati in altruismo, il lavoro più bello che ci sia’, sottolineando l’importanza di una preparazione qualificata per rispondere alle esigenze dell’assistenza domiciliare a persone non autosufficienti e con patologie complesse. La co-progettazione tra Regione Calabria e Aisla ha dato vita a un’iniziativa che, coinvolgendo il Terzo settore, affronta le difficoltà nell’accesso a operatori qualificati per l’assistenza a persone con Sla. Un concetto ribadito durante la tavola rotonda moderata da Mario Gatto, funzionario regionale, dove i dirigenti Saveria Cristiano e Cosimo Cuomo del Dipartimento Salute e Welfare, Regione Calabria hanno sottolineato: “Questo progetto risponde ai bisogni del territorio e valorizza le competenze del Terzo Settore, essenziale per intercettare e rispondere alle necessità specifiche della popolazione”.

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Il corso, suddiviso in 72 ore di formazione teorica, ha trattato temi cruciali come bioetica, comunicazione non verbale, gestione delle problematiche respiratorie, nutrizione domiciliare enterale, supporto psicologico e cure palliative. I docenti, tra cui esperti dei Centri clinici Nemo come Amelia Conte, neurologa; Michela Coccia, fisiatra; Elisa Giove, specialista in comunicazione non verbale; Elisabetta Roma, pneumologa, e Michela Mazzacani, infermiera nurse coach, hanno fornito una preparazione multidisciplinare. A sorpresa, i professionisti hanno realizzato un video-messaggio per i discenti, sottolineando l’importanza di concetti chiave come ‘ascolto’, ‘personalizzazione’ e ‘squadra’, valori fondamentali nell’assistenza domiciliare ad alta intensità.

“Il progetto – osservano Nocera e Mancuso – ha dimostrato un impegno concreto verso un welfare più equo e inclusivo, attraverso una selezione partecipata dei destinatari e un coinvolgimento attivo delle famiglie. La cultura della cura e della relazione sono i principi fondamentali dell’articolo 55 del Codice del Terzo settore”. I discenti hanno completato il loro percorso formativo con esperienze pratiche fondamentali. I tirocini residenziali si sono svolti presso la clinica S. Vitaliano a Catanzaro, mentre i tirocini domiciliari sono stati attivati in collaborazione con i provider Home Medicine, Vivisol e l’Asp di Reggio Calabria, coinvolgendo 11 famiglie. Questi tirocini hanno reso concreta l’esperienza dell’assistenza domiciliare per pazienti ad alta complessità.

“Il lavoro di cura non è solo un servizio: è un atto di responsabilità collettiva, un ponte tra fragilità e dignità – conclude Stefania Bastianello, direttore tecnico Aisla – Investire nella formazione degli assistenti familiari non è solo una necessità etica, ma una necessità per un futuro realmente accessibile e inclusivo”. La collaborazione tra Aisla e Regione Calabria si conferma quindi un esempio di impegno sociale e innovazione, capace di costruire un welfare partecipato, fondato sulla professionalità e sull’umanità nella cura. Per maggiori informazioni: centroascolto@aisla.it.





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