Lavoro
Un’ulteriore spinta alla crescita delle aziende artigianali siciliane
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Bando “Più Artigianato”, intesa in Sicilia tra Attività produttive ed Economia per aumentare al 35% il contributo a fondo perduto
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Un’ulteriore spinta alla crescita delle aziende artigianali siciliane attraverso un incremento del finanziamento regionale a fondo perduto. È l’obiettivo dell’intesa siglata questa mattina tra l’assessorato regionale delle Attività produttive e quello dell’Economia per portare al 35% il contributo in conto capitale sugli investimenti sostenuti nell’ambito dell’avviso pubblico “Più Artigianato”. La proposta passa adesso all’esame della giunta regionale che, in caso di approvazione, renderà l’aumento pienamente operativo.
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“Più Artigianato” è una misura fortemente voluta dal governo Schifani, emanata a luglio 2023 e molto apprezzata dagli operatori: nel 2024 sono state presentate complessivamente 4000 richieste, un numero record, con oltre 2600 domande giunte nei primi giorni successivi alla pubblicazione del bando.
«I numeri parlano chiaro – sottolinea l’assessore alle Attività produttive Edy Tamajo – c’era un’esigenza concreta e il governo regionale ha dato risposte fattive. Abbiamo rafforzato un intervento che ha già avuto un grande riscontro tra gli artigiani siciliani, segno che il tessuto produttivo della nostra Isola ha voglia di investire e di crescere».
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«L’incremento della quota di compartecipazione a fondo perduto a favore delle imprese artigiane – aggiunge l’assessore Dagnino – ha lo scopo di offrire agli operatori siciliani un aiuto in linea con quanto previsto in altre regioni per le medesime finalità. Potenziando il sostegno, la Regione rafforza la capacità competitiva delle nostre imprese stimolandone gli investimenti». Il bando “Più Artigianato” ha una dotazione complessiva annua di 38 milioni di euro e serve a sostenere gli investimenti delle imprese artigiane dell’Isola con agevolazioni che prevedono un abbattimento degli interessi sui finanziamenti bancari o sui leasing finanziari fino all’80% del tasso di riferimento e un contributo in conto capitale che, inizialmente fissato al 20%, con l’accordo firmato oggi salirà al 35%. L’erogazione dei fondi avviene con procedura valutativa a sportello gestita dalla Crias, la Cassa regionale per il credito artigiano.
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