Giornata movimentata nella zona del Parco dei Meisino dove sono iniziate le operazioni di taglio del bosco per la realizzazione della passerella ciclopedonale che fa parte del progetto di realizzazione di un Centro per l’educazione sportiva ed ambientale finanziato con i soldi del PNRR.
Secondo il Comitato Salviamo il Meisino sono stati abbattuti 50 alberi dei 6 o 20 che erano stati paventati dal Comune. Si tratta di specie autoctone come carpini e salici, che compongono il bosco igrofilo, tanto che il Comitato ha parlato di ecocidio con spreco di risorse pubbliche.
Una petizione e un appello di due docenti di Unito per salvare il Parco del Meisino a Torino
Il Comitato ha organizzato una manifestazione per bloccare il lavori venerdì 7 marzo alle 6.30 al cantiere della Tettoia
Il comunicato del Comitato Salviamo il Meisino
Oggi si è sfiorata la tragedia: un operaio ha tagliato un albero di trenta metri che ha colpito nella caduta due persone al di fuori del cantiere. Una persona è già stata refertata, a testimonianza di come la gestione dei lavori e la foga di portare avanti un progetto coi tempi così stretti, non possa che causare grave danno e pericolo, e non solo all’ambiente. Anche un cavo elettrico dimenticato nel bosco è stato divelto dai rami dell’albero in caduta, alla faccia della tanto declamata messa in sicurezza del parco. Non abbiamo potuto impedire a trattori e motoseghe di entrare nella nuova area cantierizzata ad hoc così ALMENO 50 ALBERI SONO STATI ABBATTUTI.
Quello che abbiamo documentato oggi smentisce il greenwashing che il Comune propaganda da ben due anni. L’assessore al verde pubblico Tresso aveva parlato del taglio di “venti alberi di scarso valore” , “qualche gaggia”, “qualche pianta alloctona”; la memoria depositata dal Comune per il ricorso riporta l’abbattimento di “soli” 6 alberi.
Gli abbattimenti di oggi contano diversi esemplari di specie autoctone di grande valore ecosistemico, come carpini e salici, che compongono il bosco igrofilo. Ciò che da sempre denunciamo appare oggi evidente: non si tratta affatto di un progetto “ad alta vocazione ambientale” ma di un ecocidio con spreco di risorse pubbliche. Non permetteremo che i lavori continuino indisturbati con queste modalità.
DOMANI CHIAMIAMO UN MONITORAGGIO COLLETTIVO DI PRIMA MATTINA PER PRETENDERE CHE IL TAGLIO DEGLI ALBERI VENGA FERMATO SUBITO.
IL COMUNE DEVE RISPONDERE DELLE MENZOGNE CHE HA RACCONTATO PER PIU’ DI DUE ANNI.
Ci vediamo domani alle 6:30, parcheggio della Scuola Villata!
Il comunicato dei 5 Stelle
Un Colpo Mortale al Meisino – L’Amministrazione Comunale Abbatte il Nostro Patrimonio Naturale. Oggi, 6 marzo, il Parco del Meisino si è svegliato con il suono delle motoseghe. Nei giorni scorsi, in seguito a un sopralluogo, avevamo manifestato grande preoccupazione per la presenza di un cantiere che circoscriveva un’area piuttosto grande, e purtroppo oggi quelle preoccupazioni si sono trasformate in realtà. L’assessore Tresso aveva parlato di circa venti abbattimenti, ma la verità è che gli alberi abbattuti sembrano essere molti di più, e coinvolgono esemplari sani e vitali, che svolgono un ruolo fondamentale nel mantenere l’equilibrio ecologico di una zona umida di grande valore. Questa distruzione, a favore di un progetto che prevede la cittadella dello sport e una passerella ciclopedonale, rischia di compromettere irrimediabilmente un patrimonio naturale unico.
Già in passato, in diverse occasioni, avevamo sollevato preoccupazioni in merito a questo progetto, che ora si sta concretizzando in modo devastante. Con diverse interpellanze presentate avevamo chiesto chiarimenti e avevamo manifestato dubbi su un progetto che sembrava ignorare le necessità di tutela ambientale in favore di un intervento che, pur essendo di interesse pubblico, non doveva sacrificare la bellezza e la biodiversità del Meisino.
In un contesto di evidente scarsità di attenzione per la sostenibilità ambientale, la domanda sorge spontanea: perché sacrificare così tanti alberi, quando sarebbe possibile ripristinare il passaggio ciclopedonale già esistente? Invece, ci ritroviamo di fronte a un progetto che non solo danneggia l’ambiente, ma mette a rischio la biodiversità e l’integrità di una delle aree più pregiate del nostro territorio.
L’amministrazione comunale non ha fornito dati chiari sul numero di alberi abbattuti né sulle compensazioni ambientali previste. Il 4 marzo abbiamo presentato un’interpellanza per chiedere chiarimenti, ma a distanza di soli due giorni, il disastro è già in atto. La totale disattenzione verso le istanze ecologiche e il mancato rispetto per il nostro patrimonio naturale non passeranno inosservati. Il Meisino merita rispetto, non l’ennesima devastazione per progetti che non tutelano l’ambiente e il benessere della città.
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