IN BASILICATA LO È ANCORA DI PIÙ

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La celiachia, patologia cronica infiammatoria autoimmunitaria scatenata dall’ingestione di glutine in soggetti geneticamente predisposti, riguarda circa l’1% della popolazione generale, ovverso 265.102 soggetti celiaci in Italia. In Basilicata colpisce lo 0,7% della popolazione corrispondente a mille e 946 soggetti. In quasi tutte le realtà territoriali il numero di donne celiache risulta doppio rispetto agli uomini. Sono donne il 70% delle persone con celiachia in un rapporto di 2 a 1, rispetto agli uomini: fanno eccezione la Basilicata, il Molise e la Sardegna do- ve il rapporto arriva a 3 a 1. Sono alcuni dei numeri che emergono dalla Relazione annuale al Parlamento sulla celiachia che riporta in forma analitica i dati relativi al 2023. Tra gli aspetti esaminati, i costi per il Sistema sanitario nazionale (Ssn): nel 2023 sono stati corrisposti circa 250 milioni di euro per supportare la dieta dei celiaci con una spesa media pro-capite di circa 942,17 euro. Per la Basilicata, rapportando i mille e 946 celiaci alla spesa di 1 milione e 574 mila euro circa, si ottiene una spesa media procapite di 809,33 euro. Nel quadriennio 2020- 2023, dopo il picco del 2022, la spesa per gli alimenti senza glutine è ca- lata raggiungendo il valore minimo in relazione all’arco temporale considerato: 2020 (1 milione e 791 mila euro), 2021 (1 milione e 872 mila euro), 2022 (2 milioni e 357 mila euro), 2023 (1 milione e 574 mila euro). Considerando che il calcolo del saldo annuale dei celiaci è calcolato come differenza del numero di soggetti registrati il 31 dicembre dell’anno rispetto al dato registrato il 1° gennaio del medesimo anno, per la Basilicata nel quadriennio 2020-2023, il 2022 è l’anno in cui è stato rilevato il saldo più elevato: 432. A livello territoriale la Lombardia è la regione con la più alte percentuali di persone con celiachia (18,6), seguita dal Lazio e dalla Campania (rispettivamente con il 10,1% e il 9,5%). In Basilicata, come già accennato, la celiachia colpisce lo 0,7% della popolazione corrispondente a mille e 946 soggetti: 551 uomini e mille e 395 don- ne. A livello nazionale, dei 265.102 soggetti celiaci il 2% (5.814) ha un’età compresa tra 6 mesi e 5 anni, il 4% (11.663) rientra nella fascia 6-9 anni, il 6% (16.620) ha tra i 10 e i 13 anni, l’8% (20.552) ha tra i 14 e i 17 anni, il 67% (168.776) ha tra i 18 e i 59 anni e il restante 13% (29.853) ha più di 60 anni di età. In Basilicata, 44 soggetti celiaci hanno un’età compresa tra i 6 mesi e i 5 anni, 93 un’età compresa tra i 6 anni e i 9 anni, 130 tra i 10 e i 13 anni, 127 tra i 14 e i 17 anni, mille e 346 tra i 18 e i 59 anni e 206 soggetti celiaci sono over 60 anni. La legge 123 del 2005 prevede che le mense scolastiche, ospedaliere e quelle annesse alle strutture pubbliche debbano garantire, su richiesta dell’interessato, il pasto sen- za glutine ai celiaci. Nel 2023 dalle anagrafi regionali risulta che le mense riconducibili alle tipologie previste dalla norma sono 35.298 di cui 24.829 scolastiche (70%), 7.494 ospedaliere (21%) e 2.975 quelle annesse alle strutture pubbliche (9%). Sul totale delle 255 mense lucane censite, 220 sono scolastiche, 15 ospedaliere e 20 pubbliche. Nel settore della ristorazione la formazione degli operatori del settore alimentare, oltre ad essere necessaria, risulta strategica anche per elevare la qualità dei servizi offerti. Per migliorare il livello formativo sarebbe preferibile prevedere sempre una formazione teorica in aula affiancata da esercitazioni pratiche in cucine didattiche. Nel 2023 in tutta Italia sono stati organizzati 734 corsi di formazione con la partecipazione di 17.410 operatori. Le Regioni che hanno organizzato più edizioni formative sono state l’Abruzzo (204 corsi), il Piemonte (169 corsi), il Veneto (85 corsi) e l’Emilia Romagna (83 corsi). Le Regioni che, invece, hanno registrato più partecipanti ai corsi sono state l’Abruzzo (6.149 discenti), l’Emilia Romagna (4.135 discenti), il Piemonte (2.346 discenti) e la Puglia (1.557 discenti). In Basilicata nel 2023 risultano organizzati 29 corsi (in media 1 ora teorica e 4 pratiche) ai quali hanno partecipato 273 persone. Considerando che in Basilicata nel 2020 risultavano organizzati 36 corsi per 118 partecipanti, la conclusione è meno corsi, nel 2023, ma più partecipanti. La legge 123 del 2005 prevede fondi per garanti- re la somministrazione di pasti senza glutine nelle mense e la formazione degli operatori che lavorano nel settore alimentare. Nell’anno finanziario 2024, sulla base dei dati del 2023, lo stanziamento complessivo è stato di 885 mila e 430 euro circa di cui 324 mila e 949 euro destinati ai pasti e 560 mila e 481 euro destinati alla formazione. I 30 mila e 787 euro stanziati per la Basilicata per l’anno finanziario 2024, così suddivisi: 2 mila e 438 euro per i pasti e 28 mila e 348 euro per la formazione.

A. CARPONI


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