l’allarme lanciato dalla Spi Cgil

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Pensionati in difficoltà a utilizzare il servizio bus a chiamata a Vittorio Veneto e disagi nelle modalità di gestione delle corse. A lanciare l’allarme è lo SPI CGIL di Treviso, dopo aver raccolto testimonianze di decine di pensionati vittoriesi. Problemi a prenotare la corsa via telefono, difficoltà nel prenotare la tratta esatta per cui si richiede la corsa, corse prenotate senza effettivo passaggio del mezzo, mancanza di cartelli che diano indicazioni chiare e mancanza di informazioni adeguate: queste le criticità segnalate. Tanto che all’inizio della sperimentazione – partita su iniziativa di MOM per risparmiare sulle spese, per far fronte alle insufficienti risorse messe a disposizione dalla Regione del Veneto – alcuni pensionati sono finiti in lacrime in attesa di un bus mai arrivato. Su iniziativa dei referenti SPI CGIL della zona di Vittorio Veneto, ha avuto luogo qualche settimana fa un incontro molto partecipato con pensionati residenti nel territorio alla presenza dei tecnici di MOM e dell’assessore competente al fine di illustrare le modalità di funzionamento del servizio e discutere delle criticità esistenti. Incontro che ha portato MOM ad adottare alcune modifiche, ma a non risolvere le criticità. A lanciare l’allarme ed evidenziare il disagio per gli anziani, per scongiurare il loro isolamento, è Giuliano Chies responsabile di zona Vittorio Veneto per lo SPI CGIL di Treviso.

Il servizio a chiamata, denominato “MOM+”, partito in via sperimentale il 7 gennaio, riguarda la linea n.31 a Vittorio Veneto (188 fermate, in un’area complessiva di oltre 12 km quadrati, da Forcal a Scomigo, toccando Longhere, Serravalle, Anzano, Meschio, Ceneda, San Giacomo e Carpesica). È attivo dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 12 e dalle 15:30 alle 20:15. In questi orari, i bus circolano solo su “chiamata” dell’utente. La corsa deve essere richiesta almeno 30 minuti prima, tramite l’app MOM oppure tramite chiamata telefonica a un numero dedicato. La scelta di istituire il servizio a chiamata è motivata dal fatto di evitare corse di bus vuoti negli orari di “morbida”, ma di farli circolare solamente quando vi è un’effettiva necessità, ovvero quando gli utenti lo richiedono.

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Tuttavia, stando alle testimonianze raccolte dallo SPI CGIL, le criticità per i pensionati iniziano proprio dalla prenotazione della corsa, che in genere viene effettuata con telefonata (l’uso dell’app è molto limitato tra i pensionati). Vengono riferite difficoltà nel comunicare con l’operatore, che spesso non conosce il territorio, con conseguenti equivoci rispetto alla tratta per cui si richiede la corsa o la fermata. In alcuni casi, gli anziani si sono sentiti rispondere che non vi erano corse disponibili. In altri casi viene riferito di una prenotazione effettuata dall’utente, rimasto però poi in attesa del mezzo senza vederlo arrivare, costretto a chiedere un passaggio a un familiare, innescando, a causa del disservizio, senso di frustrazione e disagio emotivo. Il fatto di dover prenotare con almeno mezz’ora di anticipo, inoltre, risulta talvolta problematico.

«Purtroppo, nonostante la disponibilità di MOM a spiegare in maniera approfondita il sistema, gli elementi di criticità rimangono diversi e irrisolti – spiega il responsabile di zona Giuliano Chies dello SPI CGIL –, alcuni anziani si sono trovati talmente in difficoltà da rinunciare a prendere i mezzi MOM. Andare a fare la spesa o in farmacia si è rivelato un vero incubo, e qualcuno si è messo a piangere non vedendo arrivare il bus nella paura di non riuscire a tornare a casa. Questa è una sconfitta per tutti. Le conseguenze sono innanzi tutto la rinuncia a prendere il bus e quindi alla mobilità e a una parte di autonomia: rimanere a casa chiedendo a un familiare di passare in farmacia o al supermercato. Tale rinuncia, inoltre, spinge i cittadini anziani a evitare la socialità, portandoli ancor più verso la solitudine e l’isolamento, e questa è la conseguenza più negativa. Anche insieme all’Amministrazione Comunale di Vittorio Veneto, serve trovare soluzioni urgenti, una modalità di funzionamento più semplice, meno complicata, inclusiva e accessibile agli anziani. Se non vi saranno miglioramenti valuteremo quali altre azioni di protesta intraprendere al fine di tutelare la popolazione anziana e ristabilire il diritto alla mobilità pubblica» punta il dito Giuliano Chies.

Mom+, i numeri dell’azienda: servizio già provato da 600 cittadini

Sono oltre 600 i vittoriesi che hanno già provato MOM+, il nuovo servizio bus a chiamata attivo da alcune settimane nel Comune di Vittorio Veneto. Il servizio flessibile è attivo dalle 9:00 alle 12:00 e dalle 15:30 alle 20:15, integrandosi con l’offerta del servizio tradizionale di linea e intervenendo in quegli orari “a bassa domanda” in cui i bus urbani prima viaggiavano quasi vuoti, con un evidente spreco di risorse. Il servizio a chiamata, tramite la prenotazione, consente una maggiore efficienza per la comunità (riducendo traffico e inquinamento), migliora l’esperienza di viaggio del cliente, che può spostarsi con percorsi diretti, dal luogo di partenza alla sua destinazione senza necessità di cambi e con tempi decisamente più rapidi. MOM+ consente, inoltre, di servire un’area più ampia di territorio comunale, in orari prima non serviti. Sono state, inoltre, istituite nuove fermate (Centro di Medicina, Serravalle).

Molti vittoriesi hanno già colto i vantaggi di questo servizio e ogni settimana se ne aggiungono di nuovi: in media ogni giorno vengono effettuati oltre 70 viaggi nell’arco delle ore 8 ore di attivazione di MOM+. Per il 60%, i vittoriesi predilige la prenotazione via App per smartphone, che consente in pochi click di prenotare il viaggio e di seguire il proprio bus in arrivo. Il restante 40% sta utilizzando la prenotazione telefonica al numero 0422.588611, i cui orari di servizio sono stati ampliati (dalle 7.00 alle 19:00, dal lunedì al sabato). MOM, insieme all’amministrazione comunale, si è messa in queste ultime settimane in ascolto delle esigenze dei passeggeri più anziani, con incontri pubblici e giornate di assistenza con front office. Le iniziative per migliorare il servizio sono già state individuate, si stanno apportando diversi correttivi per andare incontro alle specificità del territorio. Il servizio, quindi, continua la sua fase sperimentale, contando di crescere nella qualità dell’offerta attraverso continui miglioramenti.  «Il DNA di MOM – spiega Corrado Bianchessi, Direttore di Esercizio – è sempre quello di dare risposte ai cittadini dei territori in cui operiamo, migliorando il servizio».

MOM+, inoltre, non sostituisce completamente il trasporto pubblico locale ma si integra con altri gli servizi. Oltre alle linee 31 e 32 che restano attive anche nel pomeriggio fino alle 18:00, sovrapponendosi a MOM+, nelle otto ore in cui è operativo il servizio a chiamata sono fruibili oltre 200 corse extraurbane in transito. Per esempio, da Longhere per andare e tornare dal centro negli orari “di morbida”, è possibile scegliere MOM+ oppure ben 22 corse delle linee 129 e 117. Negli stessi orari, da Serravalle sono disponibili 15 corse in andata verso il centro e altrettante di rientro (30 in totale), da via Perrucchina e Rizzera (Frati) sono addirittura 50 le corse totali disponibili con le linee 120 e 308.  Si rammenta che in ambito urbano con lo stesso biglietto (o abbonamento) sono utilizzabili sia le corse urbane che extraurbane.



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