Made in Italy Circolare e Sostenibile (https://www.mics.tech/), Partenariato Esteso finanziato dal MUR (Ministero dell'Università e della Ricerca) con fondi PNRR, ha fatto tappa a Bari per la terza tappa del suo roadshow, realizzata con il supporto organizzativo delle Case del Made in Italy, presso l’Aula Magna del Politecnico di Bari.
Bari e il suo Politecnico sono stati così protagonisti di una giornata che si inserisce nell’ambito di un progetto più ampio, quello del roadshow di MICS, che punta a promuovere l’innovazione e la sostenibilità nel settore manifatturiero, anche attraverso la presentazione e l’analisi di progetti di ricerca trasversali nei settori di Abbigliamento, Arredamento e Automazione-Meccanica, realizzati grazie a una dotazione di 125 milioni di euro – di cui 114 milioni provenienti dai fondi del PNRR e 11 milioni da investitori privati. Gli investimenti fatti sul territorio pugliese fino ad ora, grazie a partner come il Politecnico di Bari e il gruppo
industriale italiano Natuzzi, player mondiale nella produzione e distribuzione di arredamento di design, ammontano a un valore pari a 18.419.788,86 €, grazie al 40% dei fondi pubblici destinati al Mezzogiorno.
L’evento si è aperto con i saluti istituzionali del Magnifico Rettore del Politecnico di Bari Francesco Cupertino, l’Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Bari Vito Lacoppola, il Presidente della 2° Commissione Bilancio e Fiscalità locale, Sviluppo locale e Blue Economy, Aziende Partecipate del Comune di Bari Nicola Loprieno e il Vice Presidente Confindustria Bari e Barletta-Andria-Trani Vincenzo Fiore. Ad aprire i lavori il presidente di MICS Marco Taisch. Attraverso i tre panel che si sono susseguiti durante l’arco della mattinata, a partire da “Circolarità e sostenibilità per la competitività delle imprese”.
“Realtà aumentata, una realtà per le imprese” è tato il secondo appuntamento e infine l’ultimo “Mondo, Europa, territori: le iniziative per la sostenibilità”, sono emersi temi fondamentali come la necessità di implementare nei modelli di business delle aziende nuove tecnologie e processi sostenibili al fine di costruire il futuro delle eccellenze italiane del manifatturiero, la crucialità della sinergia del partenariato e quella di realizzare un ambiente di ricerca pubblico-privato condiviso, sicuro e sostenibile che possa rendere il nostro Paese sempre più competitivo a livello globale.
“Il concetto di Made in Italy deve necessariamente includere le diverse realtà regionali del nostro Paese -ha detto Marco Taisch – e il vero Made in Italy si realizza solo attraverso la progettazione di prodotti, filiere, fabbriche e nuovi materiali, integrando le specificità dei territori. Per questo motivo MICS ha avviato il suo roadshow per tutta l’Italia con l’obiettivo di avvicinarsi ai territori, valorizzando le loro peculiarità e contribuendo alla produttività nazionale. È fondamentale coinvolgere ogni singolo territorio per rafforzare l’Italia come nazione produttrice”.
“Il nostro obiettivo, portato avanti dai progetti di ricerca ha sottolineato Ilaria Giannoccaro, Direttrice del Dipartimento di Meccanica, Matematica e Management del Politecnico di Bari e Leader dello Spoke 7 di MICS, è definire il nuovo Made in Italy, non più esclusivamente sinonimo di design, estetica, qualità del prodotto, ma anche sinonimo di sostenibilità e circolarità al fine di identificare nuovi fonti di vantaggio competitivo per le imprese e quindi definire un nuovo effetto paese riconosciuto a livello globale. Ad esempio, stiamo investigando sui modelli di business di simbiosi industriale: nello specifico stiamo utilizzando gli scarti dei rifiuti tessili per identificare nuovi materiali assorbenti da implementare nella produzione di poltrone e divani, così che gli scarti di un settore possano diventare nuovi materiali per un altro. Il punto di forza di questi progetti è la multidisciplinarietà, il connubio tra il mondo accademico e quello delle imprese che è il punto di forza del sistema paese Italia: questo da la forza per riscoprire nuove fonti di valore, coniugando tradizione e innovazione”.
Mentre il Rettore del Poliba, Francesco Cupertino, ha ribadito: “È fondamentale riflettere su quanto realizzato finora dal partenariato nel contesto del PNRR, ma è ancor più cruciale concentrarsi sulle azioni che intraprenderemo in futuro, come interlocutori tra il mondo della ricerca e quello produttivo, nonché nei confronti dei decisori politici. È necessario guidare una politica industriale italiana che riparta dalla capacità di mettere insieme ricerca e innovazione. Questo rappresenta un passo significativo in una direzione orientata al dialogo e alla progettualità orientata al futuro”.
E Vito Lacoppola ha precisato: “Oggi siamo qui non solo per riconoscere i meriti di Mics, ma per sottolineare e dare prova dell’attrattività di Bari e della Puglia come regione per le imprese impegnate nella transizione del manifatturiero verso le nuove tecnologie. Come amministrazione locale, esprimiamo la nostra piena soddisfazione e ci impegniamo a implementare tutte le misure necessarie per favorire la crescita del tessuto socio-economico della nostra città”.
“Oggi sono qui a rappresentare Confindustria, a portare il suo contributo e sottolineare l’importanza del progetto Mics – ha aggiunto Vincenzo Fiore Vice Presidente Confindustria Bari e Barletta-Andria-Trani -nonché il valore che il partenariato offre alle imprese associate. Ci auspichiamo che questo progetto possa assurgere ad esempio per quelli futuri grazie alla stretta collaborazione tra università, pubbliche istituzioni e aziende.”
Dopo Roma, Napoli e ora Bari, il Roadshow di MICS attraversa tutta la Penisola, unendo idealmente il Paese anche in termini di condivisione dei risultati di ricerca.
(gelormini@gmail.com)
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