Da oggi al 16 marzo e dal 25 marzo al 13 aprile, all’Arezzo Equestrian Centre è protagonista il grande salto ostacoli. Il Toscana Tour 2025 è un prestigioso evento internazionale, organizzato con il patrocinio di Regione Toscana, Comune di Arezzo e la collaborazione di Jumping Verona.
Ospiterà per cinque settimane, 2mila cavalieri e amazzoni provenienti da più di 30 nazioni. Tutti in lizza per un montepremi complessivo di 900mila euro. Riflettori puntati sul francese Roger Yves Bost, oro olimpico a Rio 2016, e Ludo Philippaerts, leggenda belga del salto ostacoli e padre di Olivier e Anthony, anche loro attesi protagonisti.
Tra i nomi di spicco anche il brasiliano Carlos Ribas, veterano delle Olimpiadi e dei World Equestrian Games, lo svizzero Niklaus Schurtenberger, bronzo olimpico a squadre a Pechino 2008 e i cugini Jack e Thomas, eredi della grande e numerosa dinastia dei Whitaker. Non ultima, l’astro nascente del salto ostacoli tedesco Sophie Hinners.
L’Italia sarà rappresentata da un team di altissimo livello, guidato dalla campionessa italiana in carica Giulia Martinengo Marquet, seconda nell’ultimo Gran Premio Rolex di Ginevra. Insieme a lei, campioni del calibro di Emilio Bicocchi, Luca Marziani, Alberto Zorzi, Giacomo Bassi, Natale Chiaudani e il giovane talento Giacomo Casadei, 22 anni.
Attesi anche Emanuele Camilli, unico azzurro del salto ostacoli ai Giochi di Parigi 2024, i fratelli Francesca e Federico Ciriesi e, per rimanere in tema familiare, Arnaldo e Filippo Marco Bologni, padre e figlio.
La presentazione del Toscana Tour Arezzo
La 19esima edizione del Toscana Tour Arezzo è stata presentata a palazzo del Pegaso. Il vicepresidente del Consiglio regionale, Marco Casucci ha sottolineato “un continuo e fattivo collegamento tra la macchina del Consiglio regionale e il territorio, in questo caso aretino, terra di ospitalità e accoglienza”. Il vicepresidente ha ribadito l’importanza del supporto del Consiglio regionale che tutto, in modo bipartisan, ha sostenuto questa iniziativa.
“Una manifestazione importante e affermata – ha detto il consigliere regionale Vincenzo Ceccarelli, portando anche i saluti della consigliera Lucia De Robertis – di grande richiamo in Toscana, non solo per gli appassionati, ma anche per le famiglie di chi gareggia che visitano il territorio e ne apprezzano la cultura, la bellezza e l’enogastronomia. Credo che il Centro ippico sia una realtà consolidata e merita uno sforzo per collegare la sua attività con la città di Arezzo”.
“Sono orgoglioso che le istituzioni diano il giusto valore ed apprezzamento ad una manifestazione come questa – ha continuato il consigliere regionale Gabriele Veneri – che diffonde i valori dello sport, dello stare all’aria aperta e insieme agli animali, della competizione sana e di un bello stile di vita perché è questo che il cavallo rappresenta”.
La presentazione di Toscana Tour 2025
Un evento sportivo, un grande indotto economico
“Con i suoi numeri – ha aggiunto Riccardo Boricchi, titolare e organizzatore Toscana Tour e internazionali tra cui fiera cavalli Verona – il Toscana Tour alimenta anche un rilevante indotto dall’importantissima ricaduta su tutta la Toscana confermando di essere un volano capace di promuovere al meglio le ricchezze ambientali, artistiche, storiche e culturali della Regione. Anche per questo TT è molto più che un evento sportivo. È la dimostrazione di come attraverso lo sport possa innescarsi un significativo circolo virtuoso per la filiera economica di un territorio”.
“Lo testimonia – ha continuato l’assessore allo sport del Comune di Arezzo, Federico Scapecchi – il valore dell’evento – un vero e proprio moltiplicatore di opportunità – che, nel corso degli anni è arrivato a superare i 10 milioni di euro e, considerando le presenze in tutte e cinque le settimane, quasi 60mila pernottamenti in strutture ricettive di Arezzo e del circondario”.
Marco Di Paola, presidente Fise Toscana è intervenuto per ribadire l’importanza del centro aretino “ritenuto un’eccellenza a livello europeo, una struttura all’avanguardia sia come spazi che come livello organizzativo e come campi, una struttura – ha detto – che ci invidia tutta Europa”.
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