È il re dei portieri! Para di tutto, fa due assist e segna da centrocampo davanti all’Italia intera

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Da solo in mezzo a tre legni con migliaia di persone che ti guardano, anche se tu non puoi vederle, e un pallone da non far entrare nella rete alle tue spalle. Lì, dove c’è sempre lo spettro di un errore che, nel tuo caso, è un po’ più pesante degli altri perché dopo di te non c’è più nessuno. È la dura legge del portiere, di chi ha lo strano compito di negare il momento più atteso del suo sport: il gol. A volte, però, destino vuole che segnare diventi quasi la tua specialità e la pressione sia un’altra: trovare la tua prima rete, da portiere, sotto gli occhi di decine di migliaia di spettatori. Quelli ammaliati dal destro dalla distanza nell’angolino di Antonio Iuliano, lui che i gol non solo li evita, ma li fa, e li fa bellissimi.

 

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IL GOAT DELLA PORTA DIVENTA RE

 

Da Cologno alla Base 96, passando per la Vibe Ronchese: il nome di Iuliano è legato al dilettantismo lombardo, ma non solo. Sì, perché se tra giovanili, Promozione ed Eccellenza le parate sono state il suo marchio di fabbrica, le qualità da bomber emergono tramite i social. Quelli iniziati per gioco insieme a Luca Carrara  – preparatore dei portieri della Folgore Caratese, ex Rappresentativa Regionale Under 19 e figura di riferimento per tanti altri colleghi -, quelli che fanno conoscere Antonio a tutta Italia con il nome di Instakeeper.

Merito dei suoi contenuti dedicati al ruolo tra i pali, ma anche di quanto fatto in alcune competizioni seguitissime sul web, ovvero la Goa7 League e la YouTuber League. Portiere insuperabile nella seconda vestendo i panni della Juventus nel calcio a 7, è nella prima – giocata sempre a 7, ma con alcune regole particolari – che mette in mostra un destro da bomber, segnando gol e spalmando assist pesanti che portano in trionfo i Red Lock per quattro volte su quattro tornei, con tanto di titoli di MVP ricevuti a ripetizione.

 

 

Qualità che lo rendono tra i portieri più attesi nella regina delle competizioni social: la Kings League di Gerard Piqué, nata in Spagna e arrivata con un campionato tutto suo anche in Italia. Un palcoscenico impareggiabile, in grado di offrire non solo la possibilità di condividere il campo con ex calciatori di Serie A (Caputo su tutti), ma anche quella di qualificarsi a un Mondiale per Club (l’ultimo disputato in Messico) seguito a livello internazionale. L’ennesima esperienza fuori dal normale per chi è cresciuto sui campi di provincia, l’ennesima conferma del valore di Iuliano, che vince il titolo di migliore in campo nella prima vittoria degli Zebras grazie ai soliti miracoli e poi si ripete nel terzo successo di fila dei bianconeri. 

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Come? Parando di tutto con mani, spalla e piedi, ma anche servendo due assist e trovando il suo primo gol in campionato: destro da poco oltre centrocampo, palla bloccata in aria e spedita nell’angolino. «Sentivo un po’ la pressione di non aver ancora segnato, però non avevo neanche mai calciato. – spiega il numero 1 della squadra di Luca CampolunghiQuesta settimana ci siamo allenati, l’ho presa un po’ più alla leggera, quando ho visto la porta ho provato a calciare e sono contento del gol perché mi sono levato un peso. Spero di essermi sbloccato e di farne un po’ di più». Anche perché Iuliano è conscio della grandezza di questa nuova avventura: «È una di quelle competizioni belle da giocare e che so in tantissimi vorrebbero fare. Io ne ho la fortuna, quindi ci metto tutto l’impegno e tutto me stesso».

 

 

IL MURO DIVISO: DA COMPAGNI AD AVVERSARI

 

Una parte di sé, però, ha preso un’altra strada. Una parte che si chiama Matteo Citterio, suo compagno di squadra sia in Promozione alla Vibe Ronchese sia in Goa7 League nei Red Lock, nonché capitano ed MVP della terza edizione proprio insieme ad Antonio, nominato miglior portiere. Un duo letale ritrovatosi in Kings League, ma da avversari. Black Lotus-Zebras è infatti la sfida che li mette uno di fronte all’altro, quella in cui Instakeeper appoggia l’assist dell’1-1 a Berra, poi eroe nel finale segnando il rigore della prima storica vittoria bianconera.

Il titolo di MVP, però, finisce tra le manone di un fondamentale Iuliano, che su Citterio conclude: «Mi manca tantissimo. Quella partita per lui era l’esordio, doveva conoscere il campo, però ha fatto bene, e io ho fatto il mio». Parate e assist, serviva solo il gol, ma anche quello è arrivato e adesso gli Zebras possono sognare in grande. La classifica, infatti, parla chiaro: terzo posto a -1 dalla coppia in vetta. Una cima messa nel mirino per assicurarsi un posto al Mondiale per Club e qualificarsi direttamente alle semifinali per vincere la prima Kings League Lottomatica.sport, fantasticando magari su un’altra sfida contro il compagno con cui tutto questo è iniziato.

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