Il Metromare Rimini-Riccione è un’opera inutile

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Il Metromare è un’opera inutile, dice qualcuno

Lo pensano gruppi di cittadini e alcuni “maître a penser” locali. Opinione radicata soprattutto in chi non prende normalmente il servizio pubblico ed usa l’auto privata. Io al contrario, penso che sia un’opera strategica a maggior ragione ora che si sta prolungando il Metromare verso la Fiera e con i nuovi progetti di arrivare a Santarcangelo (strategico) e Cattolica nella zona sud.

Questa idea dell’inutilità del Metromare ha origine anche in un funzionamento non sempre adeguato.

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  • Problemi di sicurezza, denunciati più volte. Un’indagine sulla soddisfazione della clientela 2023 colloca il servizio urbano di Rimini all’ultimo posto in Romagna per quanto riguarda la sicurezza
  • Non sempre gli orari vengono rispettati
  • Nessun controllo (o comunque inadeguati) sui mezzi per il pagamento dei ticket

Tutto questo porta a sconsigliare di usare il mezzo anche da parte di chi vorrebbe utilizzarlo soprattutto in certi orari.

Ma non vi è solo questa criticità. Il Metromare, essendo una struttura rigida che viaggia in sede propria aveva ed ha la necessità di riorganizzare il trasporto pubblico in funzione di questa nuova infrastruttura della mobilità. Per questa ragione era stata pensata una circolare con il percorso Chiabrera (stazione Metromare Toscanini) con Ospedale, Centro Studi, Marina Centro. Oppure una riflessione seria sulla linea 11. Non si è fatto nulla.

A questo va aggiunto che il piano di parcheggi scambiatori in coincidenza con importanti stazioni del Metromare non sono ancora partiti dopo anni di annunci. Era l’aprile del 2022, tre anni fa, quando veniva annunciato il finanziamento nazionale di 13 milioni di euro per la realizzazione di “5 nuovi hub di sosta interconnessi alle fermate del Metromare”. Ad oggi nessuna realizzazione è in corso e neanche in un prossimo futuro, consultando le opere pubbliche in programma del Comune di Rimini.

Mi pare interessante la proposta (unica vera novità) dell’assessore alla mobilità Morolli di prevedere una navetta che colleghi l’aeroporto con la fermata del Metromare vicina. È la soluzione più semplice e meno dispendiosa. Ricordo che la giunta di Rimini aveva approvato uno studio di fattibilità (settembre 2023) per realizzare  un “percorso meccanizzato” coperto e protetto, meglio conosciuto come tapis roulant, volto a coprire una distanza di circa un chilometro. Un’opera costosa e fuori scala.

Ora è evidente che un’opera come il Metromare, messa in funzione, senza una riorganizzazione del trasporto pubblico, ad iniziare dal doppione della linea 11, senza garantire la sicurezza, ha i problemi che vengono evidenziati e sminuite le grandi potenzialità. Alla politica e alle amministrazioni competenti intervenire rapidamente e con decisione.

 

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‘Liberiamo il Serpieri’ era scritto sullo striscione appeso alla recinzione della scuola il 3 marzo scorso. Fuori dal cancello c’erano circa 300 studenti, che hanno aderito allo sciopero autoproclamato dai ragazzi del liceo in segno di protesta contro la dirigenza scolastica.

Altra protesta il 7 marzo quando una cinquantina tra studenti, professori e genitori del liceo Serpieri di Rimini sono tornati davanti alla sede del provveditorato in corso D’Augusto, in pieno centro storico.

Sono mesi che va avanti questo scontro con dirigenza e Ufficio scolastico provinciale.

La dirigente scolastica, Francesca Tornatore, giunta a settembre 2023, secondo gli studenti “ha creato moltissimi disagi, dalla disorganizzazione per le gite, fino a cose più gravi come porte di emergenza chiuse con catenacci. La situazione è degenerata al punto che la preside ha emesso un provvedimento disciplinare nei confronti di due professori; uno, addirittura, per il solo fatto di aver mandato una mail agli altri professori dove delineava i problemi della scuola”. Gli studenti lamentano “abusi di potere” e “incompetenze”.

A fronte di questa situazione normalmente si risolve il problema spostando il dirigente scolastico ad altro incarico e nominandone un altro dirigente. Non significa dichiarare una colpevolezza a senso unico, ma prendere atto di una incompatibilità ambientale tra la dirigente scolastica, buona parte del corpo docenti, studenti e genitori. Sarebbe grave, in questo caso in capo al dirigente scolastico provinciale e a quello regionale, che questa protesta proseguisse senza soluzioni o, peggio ancora, continuando con le sanzioni disciplinari cotro chi denuncia la situazione in cui versa l’Istituto. In questo modo si mina la credibilità di un liceo come il Serpieri che è stato negli anni un istituto scolastico tra i più accreditati in provincia di Rimini.

La protesta del liceo Serpieri

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Strane proposte: Lanzetti chiede l’intervento del governo per il calo del consumo dell’alcool nei ristoranti

Sono rimasto senza parole nel leggere le proposte di Giuliano Lanzetti, imprenditore di primo piano della nostra riviera e gestore del Bounty, per far riprendere il consumo di alcool nei ristoranti dopo le pene più severe, per chi supera il limite, introdotte dal nuovo codice della strada.

Lanzetti propone praticamente la liberalizzazione delle navette gestite dai ristoratori senza la necessaria licenza di NCC.

Conducenti privati che possono portare i clienti a casa senza licenza di NCC\Taxi tipo Uber (per altro già esistente).

La proposta prevede anche incentivi economici e sgravi fiscali per le aziende che operano nel settore del trasporto digitale e per i ristoratori che adottano soluzioni di mobilità sostenibile.

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Comprendo le ragioni di questa proposta: il calo dei consumi di alcool in modo significativo nei pubblici esercizi. Ma non condivido le soluzioni. Faccio notare a Giuliano Lanzetti che la stragrande maggioranza dei Paesi europei ha i nostri stessi limiti se non più restrittivi: qualcuno a chi guida chiede il grado zero di alcool.

Ora sinceramente che debba intervenire lo Stato per portare a casa in sicurezza chi decide di bere di più del consentito è a dir poco diseducativo e fuorviante.

Chi ha la responsabilità di guidare, deve avere sempre, dico sempre, garantire la sobrietà e il rispetto delle regole. Questo vale  sia di giorno che alla sera o alla notte.

Un metodo esiste da tempo. Quando si esce in compagnia, uno a turno non beve alcoolici. Non mi pare complicato. Oppure tutti bevono il consentito, che è anche più sano.

Giuliano Lanzetti

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