Come si poteva prevedere, il nuovo governo costituito dagli ex terroristi salafiti dei gruppi di al Nusra e Hay’at Tahrir al-Sham (HTS), una volta al potere si sono dedicati alla repressione delle minoranze alawite e cristiane compiendo massacri di civili, donne bambini compresi, esecuzioni e saccheggi dei beni. Questo ha causato la rivolta delle popolazioni a cui è seguita una dura repressione con altri nuovi massacri e spargimento di sangue.
Da quanto si è saputo la stragrande maggioranza dei civili uccisi in Siria il 7 marzo sono stati giustiziati dalle forze del nuovo regime siriano, quello che è presieduto da al Golani, un personaggio etichettato come terrorista dagli Stati Uniti, poi riabilitato e presentatosi in giacca e cravatta agli osservatori inernazionali. l’Osservatorio siriano per i diritti umani (SOHR) ha confermato che gli autori dei massacri sono tutti appartenenti alle nuove autorità siriane.
Al Golani, il capo dei terroristi al governo in Siria
Cinque massacri hanno causato la morte di 162 civili nelle province costiere della Siria, tra cui donne e bambini, ha affermato l’SOHR.
La maggior parte di loro è stata sottoposta a esecuzioni sommarie da parte di personale affiliato al Ministero della Difesa siriano e alle Forze di sicurezza interna.
L’organizzazione ha affermato che tali azioni segnano “una pericolosa escalation delle violazioni in corso contro i civili”.
Filmati grafici sono stati ampiamente diffusi sulle piattaforme dei social media, documentando crimini di guerra eclatanti. Alcuni video hanno documentato il momento in cui diversi cittadini siriani disarmati sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco dalle forze di sicurezza, molti dei quali sono stati anche umiliati prima di essere giustiziati.
Segue elenco dei massacri commessi in Siria il 7 marzo 2025
Inoltre, il SOHR ha pubblicato un elenco dettagliato dei luoghi in cui sono state commesse queste atrocità, fornendo un resoconto completo della crescente violenza in Siria. I siti documentati sono i seguenti:
Baniyas, campagna di Tartus
Nella città di Baniyas sono stati uccisi 60 civili, tra cui 10 donne e 5 bambini.
Secondo l’SOHR, le vittime sono state giustiziate a colpi di arma da fuoco in un “attacco intenso”.
Dweir Baabda, Beit Aana, campagna di Jableh, Latakia
7 civili sono stati uccisi direttamente.
Villaggio di Al-Shir, campagna di Latakia
24 civili furono uccisi in un’esecuzione sommaria di massa.
Villaggio di Al-Mukhtariyah, regione di Al-Haffa, Latakia
38 civili sono stati colpiti da colpi d’arma da fuoco a distanza ravvicinata.
Città di Al-Haffa, Latakia
7 civili sono morti a causa delle gravi ferite da arma da fuoco riportate alla testa e al petto.
Yahmour, campagna di Tartus
Due giovani che tentavano di fuggire dal villaggio sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco.
Salhab, campagna di Hama
Secondo l’SOHR, lo sceicco Shaaban Mansour e suo figlio sono stati giustiziati dopo essere stati arrestati dalle autorità.
Vale la pena notare che il cadavere dello sceicco alawita di 90 anni è stato trovato disteso sulla strada venerdì.
Villaggio di Qarfis, Latakia
22 civili sono rimasti uccisi in un attacco contro le case del villaggio.
L’SOHR invita la comunità internazionale ad agire
L’SOHR ha descritto tali azioni come gravi violazioni dei diritti umani, invitando la comunità internazionale ad agire immediatamente inviando squadre investigative specializzate per documentarle.
Esortando le autorità siriane a chiamare a rispondere il personale di sicurezza e di difesa coinvolto nelle esecuzioni, l’Osservatorio ha avvertito che “l’impunità non farà che incoraggiare la ripetizione di tali crimini in futuro, rappresentando una seria minaccia alla stabilità politica e sociale della Siria nell’era post-Assad”.
Il ministro Tajani incontra il premier siriano al Golani
D’altra parte il regime installatosi in Siria è stato sostenuto e appoggiato dai paesi occidentali, in particolare dagli Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna e Italia, che chiedevano ripetutamente la rimozione del regime di Assad, quello che, con tutti i suoi difetti, garantiva la convivenza tra i vari gruppi etnci e religiosi del paese. I rappresentanti dei governi europei (incluso il ministro Tajani) si sono recati in Siria a prendere contatto con le nuove autorità e ad assicurare il loro appoggio. Si vedono adesso i risultati.
I “valori dell’occidente” devono essere difesi, ci avevano detto più volte per giustificare la rimozione del regime di Assad, sottoposto per anni a sanzioni e occupazione da parte delle forze USA. Il regime di Assad era considerato un dittatura autocratica e doveva essere sostituito da un governo aperto all’occidente e sostenuto anche dalla Turchia e da Israele che ha occupato e bombardato buona parte della Siria meridionale, per “la sua sicurezza” naturalmente.
L’Iraq mette in guardia dalla violenza in Siria e chiede la protezione dei civili
Fonti: Al Mayadeen – Hispan Tv
Traduzione e commento: Luciano Lago
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