Le imprenditrici agricole italiane rappresentano un elemento chiave per il settore, contribuendo per il 17,5% alla produzione nazionale. Le donne che operano in questo ambito si distinguono per un elevato livello di istruzione: due su tre sono laureate, con una spiccata propensione verso la digitalizzazione e la sostenibilità ambientale. L’Umbria segue questa tendenza, con una crescente partecipazione femminile nel settore agricolo.
L’importanza della Giornata Internazionale della Donna
In occasione dell’8 marzo, Confagricoltura Donna ha ribadito il ruolo essenziale delle donne nell’agricoltura. Grazia Maccherani, presidente di Confagricoltura Donna Umbria, ha sottolineato come le imprenditrici contribuiscano in modo determinante allo sviluppo sostenibile del settore. Tuttavia, rimangono ostacoli significativi, tra cui la difficoltà di accesso al credito e la persistenza di stereotipi di genere. Maccherani ha evidenziato l’importanza di politiche inclusive, affinché alle donne siano garantite pari opportunità nel mondo agricolo.
Anche Alessandra Oddi Baglioni, presidente nazionale di Confagricoltura Donna, ha ricordato che la Giornata Internazionale della Donna non è solo un momento di celebrazione, ma un’opportunità per riflettere sui risultati raggiunti e sulle sfide ancora da affrontare. Il settore agricolo, storicamente a prevalenza maschile, necessita di un cambiamento culturale per garantire una maggiore inclusione.
I comparti agricoli a guida femminile
Secondo un’analisi del Centro Studi di Confagricoltura, alcuni comparti del settore agricolo vedono una netta prevalenza femminile. L’agriturismo e le fattorie didattiche rappresentano il 60% delle imprese a conduzione femminile. Negli ultimi dieci anni si è registrato un aumento significativo della presenza delle donne negli allevamenti zootecnici, che ha superato il 43%, mentre nel settore floricolo le imprenditrici rappresentano quasi il 52%.
Nonostante questi progressi, le donne continuano a incontrare difficoltà nel loro percorso professionale, tra cui scarsa accessibilità ai finanziamenti e limitate opportunità formative. Gli stereotipi di genere influenzano la percezione delle capacità delle imprenditrici agricole, ostacolando la loro crescita nel settore.
Le richieste di Confagricoltura Donna
Secondo Oddi Baglioni, è essenziale affrontare queste criticità con misure concrete. Le donne in agricoltura non solo gestiscono aziende, ma spesso si occupano anche della famiglia, diventando un punto di riferimento sia nel lavoro che nella vita privata. Confagricoltura Donna chiede quindi maggiori aiuti a livello nazionale ed europeo, nonché un’attenzione più incisiva da parte del Governo per supportare le imprenditrici agricole.
L’associazione ha inoltre lanciato la campagna social #coltiviamoparità, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della parità di genere e sulla valorizzazione del contributo femminile nel settore agricolo.
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