Export, il Piemonte guarda oltre gli Stati Uniti


“I dazi spaventano perché sono una variabile di rischio che crea incertezza e quando c’è incertezza le imprese fanno difficoltà a fare gli investimenti. Però la diversificazione geografica in tante altre aree del mondo che stanno crescendo e che hanno voglia d’Italia sono un fattore di competitività e opportunità”. Parole di Regina Corradini D’Arienzo, amministratore delegato di SIMEST, la società di Cassa Depositi e Prestiti che sostiene la crescita delle imprese italiane nel mondo.

In Piemonte l’export vale 65 miliardi all’anno, ma solo il 9% delle aziende esporta all’estero. Questa mattina SIMEST e Regione Piemonte hanno sottoscritto un protocollo d’intesa che punta a dare una nuova spinta con contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati per aprirsi ai mercati. America Latina, Africa, Paesi del Golfo, India: non solo aerospazio e agroalimentare, anche le aziende dei settori tessile e automotive – che in Italia fanno fatica – qui possono trovare nuove opportunità.

Nel frattempo il Piemonte si conferma territorio fertile per le aziende estere. Domani il Financial times la premierà come sesta regione europea per la capacità di attrazione di investimenti. Con Torino per la prima volta nella top ten tra le città.

Nel servizio le interviste a Regina Corradini D’Arienzo, amministratore delegato di SIMEST ed Elena Chiorino, vicepresidente della Regione Piemonte 
 

 



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