Il genio fiorentino. Un brevetto al giorno. Ma invenzioni in calo. Vincono servizi e web


di Rossella Conte

, culla del Rinascimento, ha sempre rappresentato un epicentro di innovazione e creatività. Dai tempi di Brunelleschi fino alle moderne invenzioni, il capoluogo toscano ha visto nascere idee che hanno influenzato il mondo. Se in passato artisti, scienziati e ingegneri hanno rivoluzionato il sapere con intuizioni geniali, oggi la città continua a essere laboratorio di innovazione, anche se i dati mostrano una tendenza al ribasso nella registrazione dei brevetti, inferiore alla media italiana. , dunque, regge meglio rispetto al resto dello Stivale. Secondo i dati dell’Ufficio Marchi e Brevetti della Camera di commercio , nel 2020 sono stati concessi 564 brevetti, ma già l’anno successivo i numeri hanno subito un calo con 472 domande effettivamente riconosciute.

La contrazione è proseguita negli anni seguenti: nel 2022 le concessioni sono state 405, lo stesso numero registrato nel 2023. Il 2024 segna il dato più basso dell’ultimo quinquennio, con 399 concessioni. A livello nazionale, il calo è ancora più evidente: nel 2020, in Italia, erano stati concessi 54.923 brevetti, mentre nel 2024 il numero è sceso a 33.143, segnando una contrazione del 39,8%. In Toscana la riduzione è stata meno drastica, passando da 972 brevetti nel 2020 a 698 nel 2024 (-28,2%). , pur registrando un calo del 29,3%, mostra una tenuta migliore rispetto alla media italiana. Ma cosa sta determinando questa diminuzione? Secondo gli esperti, il fenomeno è legato all’introduzione del brevetto europeo con effetto unitario. Questo nuovo sistema, entrato in vigore di recente, consente ai titolari di brevetti di ottenere protezione simultanea in più Stati membri dell’Unione Europea senza dover registrare singole convalide nei vari paesi.

Di conseguenza, molte aziende e inventori hanno scelto di ricorrere a questa modalità invece di depositare le tradizionali convalide di brevetto europeo, facendo diminuire il numero complessivo di registrazioni presso l’Ufficio italiano brevetti. Oltre a questo fattore, entrano in gioco anche altri elementi come la crisi economica e internazionale che ha reso più difficoltoso per molte realtà sostenere ulteriori costi. Nonostante la flessione, continua a distinguersi in alcuni settori chiave dell’innovazione.

La manifattura e i servizi si confermano i principali ambiti di attività brevettuale, con aziende e start-up che portano avanti un dinamismo che lascia intravedere segnali positivi per il futuro. E non ha mai smesso di scrivere pagine importanti nella storia dell’innovazione. Tra le invenzioni più celebri legate alla città c’è il motore a scoppio, sviluppato nel 1853 dal sacerdote Eugenio Barsanti insieme all’ingegnere Felice Matteucci. Il loro progetto rappresentò un passo fondamentale verso lo sviluppo dei moderni motori a combustione interna. Un altro nome illustre è quello di Antonio Meucci, l’inventore del “telettrofono”, considerato da molti il precursore del telefono moderno.

“La tutela della proprietà industriale è una competenza istituzionale della Camera di commercio. Bisogna tutelare e valorizzare idee e creatività che sa sempre caratterizzano ” commenta Massimo Manetti, presidente della Camera di commercio . “È sempre più opportuno sensibilizzare le imprese sui temi della tutela della proprietà industriale, per questo come Camera di commercio abbiamo lanciato un servizio di consulenza personalizzata e un programma di seminari specialistici” prosegue il segretario generale Giuseppe Salvini. , dunque, non smette di innovare, ma le regole del gioco stanno cambiando. Per affrontare questa nuova sfida, sarà fondamentale continuare a investire nella valorizzazione delle idee e nella tutela della creatività, garantendo che il capoluogo toscano resti un punto di riferimento per l’innovazione anche nel futuro.



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