Il Parlamento è pronto a discutere il disegno di legge (ac 2173) dedicato alla rimozione degli svantaggi derivanti dall’insularità. Il testo definisce gli obiettivi di una strategia nazionale mirata a contrastare le difficoltà strutturali delle isole italiane, con particolare attenzione alle realtà minori, e prevede interventi concreti per garantire equità e sviluppo sostenibile.
Al centro delle misure proposte c’è l’introduzione formale del “fattore insulare” nella normativa nazionale, che obbligherà il governo a tenere conto degli svantaggi geografici delle isole in settori chiave come sanità, mobilità, istruzione, lavoro, energia, politiche sociali e fiscalità.
È quanto spiega il Centro studi di Unimpresa, secondo cui il ddl prevede inoltre una legge annuale specifica per rimuovere tali svantaggi, che dovrà essere presentata dal governo entro il 30 gennaio di ogni anno e potrà includere finanziamenti aggiuntivi, benefici fiscali mirati, deroghe normative specifiche e interventi di perequazione territoriale per garantire una reale continuità territoriale e l’accessibilità ai servizi essenziali.
«Il ddl dedicato alla rimozione degli svantaggi derivanti dall’insularità è un intervento strategico che da tempo aspettavamo. Si tratta di un segnale forte e concreto da parte delle istituzioni, finalmente sensibili ai problemi specifici delle piccole e medie imprese che operano nelle realtà insulari italiane. Le pmi delle isole affrontano quotidianamente costi di gestione più elevati, difficoltà logistiche e criticità infrastrutturali che limitano significativamente la loro capacità competitiva rispetto alle aziende della terraferma. Le misure proposte, che vanno dai finanziamenti aggiuntivi alle agevolazioni fiscali, passando per interventi specifici in materia di mobilità sostenibile e infrastrutture digitali, sono essenziali per garantire la sopravvivenza e la crescita delle imprese locali. Non dimentichiamo, infatti, che sono proprio queste aziende a rappresentare il vero tessuto economico e sociale delle comunità isolane, generando occupazione e contribuendo in maniera determinante al mantenimento del presidio territoriale. È dunque fondamentale che gli interventi legislativi previsti dal dossier siano rapidamente approvati e adeguatamente finanziati, affinché possano tradursi tempestivamente in strumenti efficaci e immediatamente operativi. Continueremo a vigilare affinché l’attenzione del governo verso le pmi delle isole resti alta, e saremo pronti a collaborare per assicurare che queste misure diventino la base solida per un futuro di sviluppo equilibrato e sostenibile dei territori insulari italiani» commenta il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara.
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