Grazie alla sua posizione centrale nel Mediterraneo, l’Italia si configura come un importante snodo energetico tra Europa, Nord Africa e Medio Oriente. Nel contesto del piano di sviluppo 2025, Terna ribadisce l’importanza di potenziare le interconnessioni con i Paesi esteri, con l’obiettivo di garantire sicurezza, sostenibilità ed efficienza. Questo approccio consente un supporto reciproco tra i sistemi interconnessi. Inoltre, tali infrastrutture rappresentano uno strumento cruciale per ottimizzare la condivisione delle risorse di generazione e delle capacità di accumulo, in risposta alla variabilità delle fonti rinnovabili.
Tra i progetti principali previsti, Terna menziona ‘Sa.Co.I.3’, che mira a modernizzare e potenziare l’attuale interconnessione tra Sardegna, Corsica e Toscana. Un altro progetto significativo è ‘Elmed’, che prevede l’interconnessione tra Italia e Tunisia, insieme al raddoppio della connessione Italia-Grecia. Quest’ultima iniziativa permetterà una gestione sicura dell’intera Zona Sud e faciliterà approvvigionamenti energetici più efficienti, grazie alla possibilità di attivare nuove risorse attraverso il coupling del mercato elettrico, mantenendo attivo lo scambio di energia tra i due Paesi anche durante le operazioni di manutenzione.
Il piano di sviluppo 2025 include anche ulteriori progetti di interconnessione, noti come ‘Merchant lines’, promossi da soggetti diversi da Terna e non titolari di concessioni di trasporto. Negli ultimi anni, il numero di queste iniziative ha visto un notevole incremento. Attualmente, sono in fase di consultazione 11 richieste per oltre 12 GW di capacità. Terna sottolinea che la gestione delle richieste di connessione alla rete ad alta tensione, prevalentemente concentrate nel sud e nelle isole, consente di avere una visione complessiva delle future evoluzioni degli impianti rinnovabili e dei sistemi di accumulo, favorendo uno sviluppo sinergico delle infrastrutture e garantendo la massima efficienza nella realizzazione delle opere di rete.
Secondo i dati forniti da Terna, al 31 dicembre 2024, ci sono 348 GW di richieste di connessione per impianti rinnovabili, di cui 152 GW per il solare, 110 GW per l’eolico on-shore e 86 GW per l’eolico off-shore, oltre a 277 GW per sistemi di accumulo. Questi numeri, che superano di gran lunga il fabbisogno nazionale indicato nel documento di descrizione degli scenari 2024 di Terna-Snam e nei target nazionali, evidenziano come il Paese rappresenti un’opzione di investimento significativa, anche grazie a meccanismi legislativi che supportano la realizzazione di impianti a fonti rinnovabili e a una regolamentazione favorevole al loro sviluppo.
In aggiunta, negli ultimi due anni si è registrato un aumento delle richieste anche da parte degli utenti di consumo, che prelevano energia direttamente dalla rete di trasmissione nazionale, inclusi impianti ad alto consumo energetico. Le richieste di connessione per questi utenti possono contribuire a una gestione più efficiente della rete.
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