Casa delle tecnologie emergenti di Cagliari, due sedi tra Bastione e Pirri: start-up e innovazione al centro del progetto


Inaugurato questa mattina nella sede del Cagliari Digital Lab di Pirri, l’Open Day del Cagliari DLab, una giornata intera dedicata alla presentazione delle due nuove sedi, dei servizi e dei progetti sviluppati in due anni di attività dalla Casa delle Tecnologie Emergenti di Cagliari, che da oggi verranno messi a disposizione del tessuto imprenditoriale esistente e potenziale della città, interessato a far nascere o crescere il proprio business, grazie all’utilizzo delle tecnologie innovative.

Temi questi che hanno suscitato molto interesse, vista la grande affluenza di pubblico. Ad aprire i lavori, l’assessora all’Innovazione e accessibilità digitale Maria Cristina Mancini, che ha richiamato la vocazione tecnologica della città di Cagliari, di cui il progetto della Cte, ed in particolare del DLab, rappresenta la naturale prosecuzione: “Oggi siamo qui per presentare alcune eccellenze dell’innovazione nazionale presso la nostra Casa delle Tecnologie Emergenti, progetto promosso dal ministero del Made in Italy e da Invitalia con il supporto del Comune di Cagliari – ha affermato l’assessora -. Identificare Cagliari come hub significativo nel panorama nazionale dell’innovazione tecnologica dimostra che Cagliari non deve essere conosciuta solo per il bellissimo mare del Poetto o per il prezioso centro storico o per la magnifica celebrazione di Sant’Efisio, ma vanta anche una tradizione forte dal punto di vista dell’innovazione: basti ricordare che, 30 anni fa, a Cagliari, è nato il primo sito web così come il primo quotidiano online. L’importanza che attribuiamo a questo progetto è dimostrata anche dalla scelta dei luoghi nei quali abbiamo deciso di localizzare le attività: presso il Bastione Saint Remy, monumento al centro della città, uno dei luoghi più amati dai cagliaritani e, con la Sella del Diavolo, fortemente simbolico del luogo, e l’Ex distilleria, dove ci troviamo oggi, a significare come luoghi, che hanno avuto altre vite nel passato, oggi possano avere una nuova vita come centri di eccellenza dell’innovazione tecnologica”.

Nella mattinata sono state presentate quindi ufficialmente le due sedi del D-Lab, da oggi attive, e sono stati illustrati i servizi offerti e le modalità di erogazione dal Dirigente del servizio innovazione e tecnologie digitali, Riccardo Castrignanò. Le due sedi saranno aperte al pubblico interessato, come start up, già formate o in via di costituzione, piccole e medie imprese, studenti universitari, per approfondire e sperimentare l’utilizzo delle nuove tecnologie sviluppate dalla Cte, come volano per il business. Funzioneranno come hub di distribuzione di servizi, competenze e supporto, per favorire la creazione di opportunità commerciali, industriali e di investimento per imprese e start-up del territorio, facilitare la collaborazione creando concrete opportunità di sviluppo, promuovendo l’ecosistema dell’innovazione cittadino e regionale e per stimolare il dialogo e la collaborazione tra i vari livelli di governance (territoriale, regionale e nazionale) per promuovere l’innovazione in Sardegna.

Al Bastione Saint Remy saranno disponibili uno showroom, al primo piano, e uno spazio di co-working al secondo. Nello showroom i visitatori potranno trovare i prototipi e dimostratori che i partner della Cte hanno sviluppato all’interno del progetto D Lab. Qui sarà possibile toccare con mano le applicazioni delle tecnologie innovative. Le postazioni dello spazio di co-working del secondo piano saranno messe a disposizione di start up, partner e stakeholder, che potranno usufruire degli spazi e del supporto dei tecnici per sviluppare le loro idee. Lo spazio di Pirri è dedicato ai laboratori veri e propri, dedicati: all’AI, al Quantum computing, alle applicazioni IoT, alla Virtual Reality e al 5G/6G.

In entrambe le sedi, i servizi offerti spazieranno dalla consulenza tecnica al mentoring, dal supporto alla sperimentazione e alle idee di impresa a quello rivolto all’open innovation. Attualmente D-Lab ha sviluppato un catalogo di servizi offerti, a cui ci si potrà accedere previa iscrizione, identificando il settore e l’attività richiesta, direttamente dal sito del DLab. Il vasto programma della giornata ha incluso panel, tavole rotonde, pitch e momenti di networking, in cui i partner del Cagliari DLab e i relatori provenienti da tutta Italia hanno raccontato i progetti che stanno trasformando Cagliari in una Smart City. Quantum tech, intelligenza artificiale, sostenibilità e turismo, dimostrazioni di prototipi e tecnologie avanzate sono stati solo alcuni dei focus su cui si è orientato il lavoro di questi anni e che è stato presentato oggi sul palco dai dieci partner tecnologici, coinvolti, quali: l’Università di Cagliari, il Crs4 Centro di Ricerca e Sviluppo Studi Superiori in Sardegna, WindTre S.p.A., Tim Enterprise, Abinsula S.r.l., Widata S.r.l., Greenshare S.r.l., il Consorzio Artes Advanced Robotics and enabling digital Technologies & Systems 4.0 e l’Associazione Cyber 4.0.





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