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Porre la famiglia al centro delle politiche regionali, riconoscendola come cellula fondamentale della società e come elemento cruciale per il futuro della Basilicata. E’ la mission della proposta di legge che porta la firma del Vice Presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Angelo Chiorazzo (Bcc) e del presidente del gruppo consiliare Basilicata Casa Comune, Giovanni Vizziello, presentata nel pomeriggio alla stampa alla presenza del coordinatore politico di Bcc, Lindo Monaco.
“Una proposta di legge sulla quale stiamo lavorando dall’inizio della legislatura a conferma dell’attenzione che poniamo su un tema tanto importante per il futuro della Basilicata, quale quello della famiglia – ha esordito il Vice Presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Angelo Chiorazzo. Abbiamo studiato le best-practices europee in materia, verificato i modelli più avanzati di supporto all’istituto famiglia. Modelli di welfare che si caratterizzano per politiche integrate e sostenibili ed abbiamo notato che laddove ci sono misure di sostegno si hanno risposte immediate in termini di incremento delle nascite e rilancio dell’economia”. “Abbiamo deciso di predisporre questo strumento legislativo per due ragioni – ha sottolineato Chiorazzo – la prima è legata ad un motivo di giustizia: dare reale opportunità di parità a uomini e donne, mettendo quest’ultime nelle condizioni di non dover scegliere tra la famiglia e il lavoro, e la seconda per dare un impulso reale all’economia, con la speranza di fermare la continua fuga dei lucani dalla nostra terra. Se c’è economia i giovani restano, certo non scelgono la Basilicata per la sola bellezza del territorio”.
Vizziello, dopo aver ringraziato chi ha collaborato nella predisposizione del testo di legge, ha spiegato la genesi della pdl che nasce dalla volontà di colmare un vuoto rispetto a misure di welfare che il Governo nazionale dovrebbe assicurare e che, invece, non assicura. “L’istituto famiglia, soprattutto in contesti di povertà, e in Basilicata, purtroppo, ce ne sono tanti, si sostituisce laddove le politiche di compensazione sociale sono inconsistenti o inadeguate. Occorre fermarsi a riflettere e convincersi che le politiche familiari necessitano di un particolare spazio d’attenzione, come occorre rendersi conto del peso che alcuni fenomeni quali lo spopolamento e, soprattutto, quello giovanile hanno sulla società. Spopolamento che in questa regione grava più che in altre regioni, forse siamo secondi solo alla Calabria. Se pensiamo che in quasi 20 anni dal 2000 al 2021 sono andati via quasi 50 mila lucani, possiamo ben dire che si è svuotata una città come Matera”. “A ciò si aggiunge – ha concluso Vizziello – il fenomeno del non rientro delle forze giovanili che vanno a formarsi fuori e determinano il pericoloso esodo di competenze strategiche e a tutto ciò si somma l’aumento delle famiglie che vanno via per seguire i figli. Da qui la nostra decisione di ricercare nuove soluzioni per garantire una più efficace tutela della famiglia”.
Il coordinatore politico di Basilicata Casa Comune, Lindo Monaco, ha poi illustrato gli obiettivi principali della pdl che sono quattro: contrastare il decremento demografico attraverso incentivi economici e strategie volte a sostenere la natalità; sostenere la presenza delle donne nel mondo del lavoro, promuovendo una conciliazione equilibrata tra esigenze familiari e professionali; alleviare il peso economico delle famiglie mediante misure di supporto per l’accesso ai servizi educativi, alle cure sanitarie e alle spese universitarie; valorizzare le risorse e le comunità locali, incentivando la permanenza nei piccoli comuni e il rafforzamento del tessuto sociale.
Le misure proposte riguardano: l’assegno di natalità regionale (Art. 3):Contributi economici annuali per i nuovi nati, variabili in base alla popolazione del comune di residenza (fino a 4.000 euro annui); il sostegno per le spese sanitarie odontoiatriche dei minori (Art. 4):Voucher fino a 1.000 euro annui per cure non coperte dal sistema sanitario per famiglie con ISEE inferiore a 25.000 euro; la modifica delle provvidenze per le famiglie con figli affetti da gravi patologie (Art. 5): Incremento del contributo per le spese sostenute dai genitori che devono accompagnare i figli per cure fuori regione; un voucher per l’accesso ai nidi (Art. 6): Contributi fino a 2.000 euro annui per ridurre le spese di asili nido e micronidi; misure di conciliazione famiglia-lavoro (Art. 7):Supporto economico per servizi educativi e attività extrascolastiche (ludoteche, sport, teatro) o per baby-sitter; supporto per studenti universitari lucani (Art. 8): Rimborso fino al 50% delle tasse universitarie per giovani iscritti a corsi dell’Università della Basilicata o dei Conservatori di Musica lucani.
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