CeDAC: in tournée nell’Isola da DOMANI (mercoledì 4 dicembre) Debora Villa con “TILT – Esaurimento Globale”
La “comicità terapeutica” di Debora Villa in “TILT – Esaurimento Globale”, il nuovo spettacolo ideato, diretto e interpretato dall’eclettica artista milanese, scritto a quattro mani con Carlo Gabardini (produzione Si può fare productions – distribuzione Terry Chegia), in cartellone mercoledì 4 dicembre alle 21 al Teatro San Bartolomeo di Meana Sardo, giovedì 5 dicembre alle 20.30 al Teatro Comunale di Dorgali, venerdì 6 dicembre alle 21 al Cine/Teatro “Olbia” di Olbia, sabato 7 dicembre alle 21 al Teatro Comunale di Ittiri e infine domenica 8 dicembre alle 20.30 al Teatro Comunale “Akinu Congia” di Sanluri sotto le insegne della Stagione di Prosa 2024-2025 organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna.
Un divertente e coinvolgente one-woman-show costruito sulla verve e sul talento dell’attrice e comica originaria di Pioltello, nell’area metropolitana di Milano, per una riflessione sulla condizione umana all’inizio del terzo millennio: nel flusso incessante di notizie su guerre e pandemie, crisi economiche e catastrofi ambientali, che generano incertezze e paure, provocando vere e proprie psicosi collettive, è difficile orientarsi e conservare il proprio equilibrio, senza lasciarsi travolgere. «Un esaurimento globale sta prendendo il sopravvento sulla nostra capacità cognitiva e relazionale» – avverte Debora Villa – «dal traffico a tiktok, dai politici disonesti allo sfruttamento sul lavoro, dalle beauty routine al bullismo, dai complottisti agli ignoranti trasformati in opinionisti, i motivi per fare TILT sono davvero tanti».
Volto noto del piccolo schermo e esponente di punta della nuova comicità al femminile, conosciuta dal grande pubblico per il ruolo di Patrizia “Patti” D’Imporzano, la segretaria-archivista di Camera Café e per la partecipazioni a programmi come Zelig e Colorado Cafè, Sputnik, Super Ciro, Rido e Scatafascio, oltre a serie tv come “Così fan tutte”, “Alex & Co.” e “Matrimoni e altre follie”, Debora Villa ha all’attivo un’intensa carriera teatrale: formatasi alla scuola della compagnia Quelli di Grock e nel laboratorio di Raul Manso, ha seguito i seminari di Hal Yamanouchi e Marcel Marceau, Maria Consagra, Manuel Ferreira e Donatella Massimilla, perfezionandosi nel canto con Germana Giannini e Daniela Panetta e dal 2008 frequenta la MasterClass di John Strasberg. Nel cast di “Questa sera si recita Molière” di e con Paolo Rossi, in scena con Max Pisu in “Anche alle balene piacciono le carezze” di Valerio Peretti Cucchi, con la regia di Daniele Formica, l’artista lombarda è autrice e interprete con Francesca Micardi e Alessandra Torre di “Donne che corrono dietro ai lupi”, cui seguono “Sogno di una notte di mezz’età” e “I Sette vizi capitali: Viaggio all’inf(t)erno dell’uomo”; protagonista di “Matilde e il tram per San Vittore”, una pièce scritta e diretta da Renato Sarti, dopo la tournée de “Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere” dal saggio di John Gray, debutta con il nuovo lavoro “TILT – Esaurimento Globale”.
Tra umorismo e satira, Debora Villa e Carlo G. Gabardini cercano di spiegare le cause di un ipotetico e prossimo “corto circuito”, frutto delle derive pericolose e delle acque agitate in cui si cerca faticosamente di navigare a vista, giorno dopo giorno, in un drammatico crescendo tra tensioni politiche internazionali e aumenti dei prezzi, patologie sconosciute e armi di distruzione di massa, fondati (e ingiustificati) timori per l’avvenire, in un turbinio di pensieri che sconvolgono la mente e tolgono il sonno e la tranquillità.
“TILT – Esaurimento Globale” rappresenta un’indagine sulla società contemporanea, nel segno dell’ironia, tra paradossi e contraddizioni della civiltà dell’immagine, nell’era dei social media e delle fake news, dove l’apparire conta più dell’essere: in un alternarsi di monologhi e canzoni, come il brano freestyle scritto per lei da Shade e musicato da Jaro, dove sottolinea che “la forza delle donne non la uccidi”, Debora Villa propone «un viaggio interiore alla ricerca della felicità». L’artista si interroga sul significato della vita e sull’importanza della serenità e della gioia, in una costante interazione con il pubblico, «invitato ad entrare metaforicamente nel suo cervello» e analizza le conseguenze dello stress e delle angosce di un’umanità confusa e smarrita, sommersa da notizie preoccupanti, costretta a fare i conti con problemi e questioni su cui i singoli cittadini non hanno davvero potere di intervenire, con la consapevolezza di una catastrofe imminente. Tra le piccole grandi tragedie e i dilemmi del quotidiano, si insinuano sottili inquietudini sul destino della specie umana, con la devastazione del pianeta e l’accentuarsi del divario tra le ricche élites e le masse sempre più impoverite, mentre continuano i conflitti bellici e le guerre di religione, si diffondono nuove malattie, si scatenano tempeste e uragani come manifestazioni della forza distruttrice della natura.
«Nel turbinio incessante di notizie catastrofiche, la risata diventa un faro di speranza, un atto di sopravvivenza emotiva» – sottolinea Debora Villa –. «La capacità di ridere rappresenta un modo per riaffermare la nostra umanità, per ritrovare la connessione tra le persone. Perché esiste ancora una possibilità: ridere insieme delle nostre disgrazie. Del resto “una risata vi seppellirà” si diceva tempo fa e mai come adesso questo detto può essere attuale. Anche perché… se proprio me ne devo andare… Preferisco farlo ridendo!».
mercoledì 4 dicembre – ore 21 – Teatro San Bartolomeo – Meana Sardo
giovedì 5 dicembre – ore 20.30 – Teatro Comunale – Dorgali
venerdì 6 dicembre – ore 21 – Cine/Teatro “Olbia” – Olbia
sabato 7 dicembre – ore 21 – Teatro Comunale – Ittiri
domenica 8 dicembre – ore 20.30 – Teatro Comunale “Akinu Congia” – Sanluri
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