Foggia, 14 dicembre – Tensioni alle stelle e accuse incrociate hanno caratterizzato il Consiglio comunale convocato d’urgenza oggi pomeriggio presso il Comune di Foggia. La seduta, nata tra polemiche e incomprensioni, si è trasformata in una bagarre tra i membri della maggioranza progressista guidata dalla sindaca Maria Aida Episcopo.
Dopo la mancata partecipazione di molti consiglieri, per non dire che ne maggioranza ne opposizione si sono presentati, potrebbe far pensare che ci sia un accordo tra i due schieramenti, alla seduta di ieri, giustificata da alcuni come “assenze motivate” ma interpretata da altri come segnale di malessere interno, oggi i lavori sono ripresi in un clima di forte contrapposizione. Le discussioni sono esplose quando si è sollevata la questione della convocazione urgente del Consiglio in un giorno di chiusura dell’Ente, un evento che ha sollevato dubbi sulla reale necessità di tale urgenza.
Maggioranza divisa e accuse sui concorsi pubblici
Secondo quanto emerso, uno dei temi più caldi al centro delle polemiche riguarda la gestione dei concorsi pubblici. Alcuni consiglieri della maggioranza hanno denunciato una presunta mancanza di trasparenza e di coinvolgimento decisionale da parte della sindaca Episcopo e dei suoi alleati più stretti, tra cui il consigliere regionale Raffaele Piemontese. Questi concorsi, definiti “di interesse particolare” da alcuni esponenti, sono diventati oggetto di scontro tra chi ne difende la legittimità e chi sospetta favoritismi.
La sindaca, presa di mira dalle critiche, ha reagito duramente, respingendo ogni accusa e difendendo le modalità di gestione dei concorsi. “Non sono mal consigliata,” ha dichiarato con tono acceso. “I bandi sono stati pubblicati nel rispetto delle normative, e chi mi accusa dovrebbe prendersela con chi ha introdotto riforme che hanno accelerato i tempi di svolgimento, come il decreto Brunetta del 2022.”
Un Consiglio acceso tra grida e sospensioni
La seduta è degenerata in un tumulto quando il consigliere civico Antonio De Sabato ha preso la parola, non ufficialmente, denunciando quello che ha definito un “grave attacco al principio di legalità” e accusando la maggioranza di non aver adeguatamente motivato l’urgenza della convocazione. “È inaccettabile procedere senza un confronto politico e senza il dovuto preavviso,” ha dichiarato. La tensione è ulteriormente cresciuta quando De Sabato ha accusato la sindaca e la maggioranza di gestire la cosa pubblica “in maniera irrispettosa e arbitraria.”
Dalle parole si è passati a toni sempre più accesi. Lia Azzarone, presidente del Consiglio comunale, ha tentato invano di riportare l’ordine, fino a decidere di sospendere temporaneamente la seduta a causa del tumulto, come previsto dall’articolo 21 del regolamento comunale. Tuttavia, la pausa non ha placato gli animi. Al rientro in aula, un acceso scontro tra De Sabato e la sindaca Episcopo ha riacceso le polemiche, portando a ulteriori battibecchi con altri consiglieri.
La crisi del “campo largo” progressista
L’episodio odierno ha messo in luce le fratture interne alla maggioranza progressista, un’alleanza che sembra sempre più incapace di mantenere l’unità mostrata agli esordi. Alcuni consiglieri hanno lamentato l’assenza di dialogo e la gestione centralizzata della coalizione, definendo la situazione “insostenibile.” L’ex candidato sindaco Antonio De Sabato ha tuonato contro la mancanza di coesione: “Non si può andare avanti così, servono compromessi e rispetto per il confronto politico.”
I temi caldi all’ordine del giorno
Nonostante le tensioni, il Consiglio doveva prendere atto di alcuni punti cruciali, tra cui la presa d’atto della variante urbanistica per la riconversione dell’ex Cara di Borgo Mezzanone in una foresteria regionale per braccianti stranieri, e il riconoscimento di debiti fuori bilancio. Tuttavia, il clima di conflitto ha spesso distolto l’attenzione dai temi tecnici, lasciando spazio a scontri personali e recriminazioni.
Quali prospettive per il futuro?
La crisi interna alla maggioranza progressista del Comune di Foggia rappresenta una sfida per la sindaca Episcopo, che dovrà lavorare per ricucire i rapporti con i consiglieri e ristabilire un clima di collaborazione. Tuttavia, gli scontri di oggi e le accuse di scarsa trasparenza pesano come un macigno sulla credibilità dell’amministrazione.
Mentre il “campo largo” rischia di implodere, i cittadini guardano con preoccupazione a una classe politica incapace di garantire stabilità e concentrazione sui problemi reali della città. Il futuro del Comune di Foggia passa, ora più che mai, dalla capacità di ricostruire il dialogo e di mettere da parte divisioni personali e lotte di potere.
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