guida rapida e cosa fare

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Conto e carta

difficile da pignorare

 


Il fermo amministrativo auto, una misura cautelare utilizzata per riscuotere debiti insoluti, continua a essere una realtà con cui molti contribuenti devono confrontarsi. Questa guida offre un approfondimento sulle regole aggiornate per il 2025, analizzando in quali casi si può applicare, come difendersi e quali novità recenti lo riguardano. Dalla possibilità di sospensione temporanea alla procedura per la cancellazione definitiva, passando per i costi e le eccezioni, ecco tutto ciò che c’è da sapere per tutelare i propri diritti e gestire efficacemente il fermo amministrativo sui veicoli.

Cos’è il fermo amministrativo e quando si applica

Il fermo amministrativo auto è una misura cautelare adottata dall’Agenzia delle Entrate Riscossione (AdER) o da altri enti per garantire il recupero di debiti fiscali o amministrativi. Si applica attraverso il blocco del veicolo, che non può circolare né essere venduto, demolito o esportato fino al saldo del debito.

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

  • Il fermo viene notificato al debitore con un preavviso che offre 30 giorni di tempo per saldare il debito o dimostrare che il veicolo è strumentale all’attività lavorativa o al trasporto di persone disabili.
  • Importo minimo: Si applica generalmente per debiti superiori a 800 euro, ma la Corte di Cassazione ha chiarito che non esistono limiti espressi per legge.
  • Numero di veicoli bloccabili:
    • Per debiti tra 800 e 2.000 euro, il fermo può riguardare un solo veicolo.
    • Per debiti tra 2.000 e 10.000 euro, fino a 10 veicoli.
    • Oltre 10.000 euro, tutti i veicoli intestati al debitore possono essere sottoposti a fermo.

Cosa comporta il fermo amministrativo

Un veicolo sottoposto a fermo amministrativo:

  • Non può circolare, pena una multa da 1.984 a 7.937 euro e il sequestro del veicolo.
  • Deve essere custodito in un’area privata o in garage, non su suolo pubblico.
  • Non può essere radiato dal PRA, demolito o venduto senza il saldo del debito.
  • Può essere venduto, ma i vincoli restano validi per il nuovo proprietario.

Come verificare un fermo amministrativo sull’auto

Per sapere se un veicolo è sottoposto a fermo amministrativo:

  1. Visura PRA: Si può richiedere online tramite il sito ACI, l’app ACI Space o presso le delegazioni ACI e le agenzie di pratiche auto. Il costo ufficiale è di 6 euro.
  2. Certificato di Proprietà Digitale: Disponibile sul portale ACI per verificare la presenza di vincoli o gravami sulla targa.

Quando il fermo non si applica

Esistono eccezioni che impediscono l’applicazione del fermo amministrativo:

  • Veicoli strumentali all’attività lavorativa: È necessario dimostrare che il veicolo è indispensabile per il lavoro, presentando il modello F2 e la documentazione richiesta all’AdER.
  • Veicoli utilizzati per il trasporto di persone disabili: Bisogna inviare il modello F3, insieme alle certificazioni mediche e ai documenti richiesti.

Come cancellare il fermo amministrativo

Dal 1° gennaio 2020, la cancellazione del fermo è stata semplificata:

  • Una volta saldato il debito o pagata la prima rata in caso di rateizzazione, l’AdER invia telematicamente al PRA il provvedimento di revoca del fermo.
  • Per i provvedimenti antecedenti al 2020, il contribuente deve richiedere personalmente la cancellazione, presentando al PRA:
    • Certificato di pagamento rilasciato dall’AdER.
    • Certificato di proprietà del veicolo o modulo NP-3.
  • Costi:
    • 32 euro per l’imposta di bollo.
    • 48 euro in assenza del certificato di proprietà.

Cosa fare in caso di rateizzazione

Con la rateizzazione del debito, il fermo viene sospeso al pagamento della prima rata e cancellato definitivamente solo con il saldo completo. Durante la sospensione, il veicolo può circolare e essere utilizzato, ma non venduto o demolito.

Novità 2025: discarico dei crediti e riforme fiscali

Il Decreto Legislativo 110/2024 introduce un nuovo sistema di discarico dei crediti per ridurre i costi di riscossione in caso di debiti non esigibili:

  • Il discarico sarà graduale, in base all’anno di affidamento dei crediti:
    • Entro il 31 dicembre 2025 per carichi dal 2000 al 2010.
    • Entro il 31 dicembre 2027 per carichi dal 2011 al 2017.
    • Entro il 31 dicembre 2031 per carichi dal 2018 al 2024.

Questa riforma potrebbe incidere sui provvedimenti di fermo, alleggerendo il carico gestionale dell’AdER e riducendo i casi di fermo amministrativo.

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Conto e carta

difficile da pignorare