Quali sono le tradizioni natalizie in Sicilia? La nostra Isola è una terra ricca di usanze, in particolare nelle occasioni legate alle celebrazioni religiose. In questo periodo c’è spazio per cibo e convivialità, giochi di carte, novene, presepi e tanto altro.
Il Presepe: arte e devozione nelle tradizioni natalizie in Sicilia
Il presepe è forse l’elemento più rappresentativo del Natale siciliano. Seppure non sia una prerogativa esclusiva dell’Isola, la tradizione, introdotta nel XVI secolo, ha visto l’evoluzione di questa rappresentazione fino a diventare un’arte vera e propria. I presepi siciliani possono essere fissi o semoventi e vengono realizzati con i più svariati materiali: legno, osso, avorio, madreperla, terracotta, corallo, cera, pane, argento e oro. Spesso la produzione delle figure è artigianale, ad opera dei maestri pasturari.
I presepi includono scene di vita quotidiana e personaggi legati alla cultura contadina, come il venditore di broccoli o il fornaio, rendendo omaggio alle radici popolari dell’isola. Possiamo trovare alcuni personaggi tipici della tradizione siciliana come “u scantatu ra stidda”, il primo pastore che ha avvistato la stella cometa, e “susi pasturi”, il pastore addormentato.
Mostre e presepi viventi animano ancora oggi le città siciliane durante il periodo natalizio. A Caltagirone, ad esempio, la mostra del presepe espone opere che spaziano da presepi tradizionali a installazioni moderne, riflettendo la vitalità della cultura locale. Ma sono tanti altri i luoghi in cui poter vedere questa antica tradizione da Scicli a Castelvetrano, da Modica a Bronte fino a Mineo.
Le novene: un patrimonio culturale siciliano
Le novene natalizie in Sicilia sono un genere musicale pastorale che si svolge nei nove giorni precedenti il Natale, dal 16 al 24 dicembre. In alcuni casi si prolungano anche fino all’Epifania. Questa tradizione natalizia è stata descritta ampiamente anche dall’etnologo Giuseppe Pitrè. Nel suddetto periodo, cantastorie e suonatori, noti come ciaramiddari, visitavano le case intonando le ninareddi e suonando strumenti tradizionali come le ciaramedde (zampogne siciliane). Spesso, il loro accompagnamento musicale si svolgeva davanti a piccoli altarini chiamati figuredda, decorati con agrumi, alloro e candele. Le differenze tra la ciaramella e la zampogna sono significative. La ciaramella è un piffero tipico siciliano, mentre la zampogna è dotata di una sacca d’aria e diffusa in tutta Italia. Questi strumenti, simboli di una cultura musicale che si rinnova, hanno caratterizzato per secoli le celebrazioni natalizie isolane. Le esibizioni un tempo culminavano con la richiesta di un compenso.
Tra i canti più noti:
- “A ‘lli tempi freddusi” narra la nascita di Gesù in una grotta fredda (ascolta la novena);
- “Aqua, nivi e ventu forti” descrive la difficoltà di trovare riparo a Betlemme (ascolta la novena);
- “Balla, balla, Bambinellu” celebra il Bambino Gesù e il suo destino divino (ascolta la novena).
Questi canti, ispirati al Vangelo di Luca, sottolineano il ruolo dei pastori, simboleggiando la semplicità e la spiritualità del Natale.
Le pastorali natalizie in Sicilia
Le sacre rappresentazioni della Natività in Sicilia riflettono anche una tradizione ricca di spettacoli teatrali, canti e preghiere, alimentata dai Vangeli canonici e apocrifi, e messa in scena in chiese, teatri, piazze e talvolta abitazioni private. Nato dalla devozione religiosa, questo patrimonio è oggi anche oggetto di interesse folclorico e turistico, con i presepi viventi come esempio emblematico.
Giuseppe Pitrè documentò le Pastorali, rappresentazioni che dal XVII secolo mettevano in scena episodi della Nascita, come l’omaggio dei Magi e dei pastori, corredate da interventi di angeli e demoni. Questi spettacoli erano alternati a dialoghi comici o in dialetto, come nella pastorale agrigentina ancora rappresentata oggi. Accanto alle versioni popolari, si trovano opere più letterarie, come quelle di G.B. Castagnola e P. Francesco Alagna, o i drammi che affrontavano temi come i dubbi di Giuseppe sulla gravidanza di Maria.
Tradizioni natalizie in Sicilia culinarie e non
Il cibo è un elemento imprescindibile delle festività natalizie siciliane. Dolci come il buccellato, ripieno di fichi secchi e frutta candita, accompagnano pranzi ricchi e conviviali. Durante la vigilia, era inoltre usanza riunirsi per giocare a carte, con giochi come minicheddu e trentunu, descritti anch’essi da Giuseppe Pitrè come parte integrante delle celebrazioni.
Evoluzione delle tradizioni natalizie in Sicilia
Con il passare del tempo, molte delle antiche tradizioni natalizie in Sicilia si sono adattate ai cambiamenti della società. Oggi, accanto ai presepi tradizionali, appaiono decorazioni più moderne e personalizzate. Eventi culturali, mercatini e villaggi natalizi arricchiscono il panorama delle celebrazioni siciliane, offrendo un mix di tradizione e innovazione.
Il Natale in Sicilia è insomma un caleidoscopio di ritualità e simboli, che continua a unire passato e presente. Tra novene, presepi e piatti tipici, l’Isola celebra questa festività con un calore unico, preservando tradizioni secolari e reinterpretandole alla luce della modernità.
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