Vediamo insieme a Stefano Luccisano, Ceo di Macoev, come l’azienda sta trasformando l’esperienza culturale
Negli ultimi anni, la tecnologia ha trasformato profondamente il mondo della cultura e dell’esperienza museale, rendendola più dinamica, accessibile e coinvolgente. I musei, tradizionalmente considerati luoghi di contemplazione statica, stanno evolvendo in spazi interattivi e multisensoriali, dove la narrazione e la fruizione culturale si intrecciano con strumenti digitali avanzati.
In questo contesto, Macoev si colloca all’avanguardia, proponendo soluzioni innovative che ridefiniscono il rapporto tra visitatori e patrimonio culturale. Attraverso l’integrazione di tecnologie come applicazioni mobili, audioguide interattive, realtà aumentata e virtuale, l’azienda crea esperienze personalizzate e immersive che non solo arricchiscono la comprensione delle opere, ma trasformano l’intero percorso di visita in un viaggio unico e memorabile. Ne abbiamo parlato con il Ceo Stefano Luccisano.
Come Macoev utilizza la tecnologia per migliorare l’esperienza del visitatore nei musei?
«Lavoriamo in questo settore da molti anni e sicuramente la nostra forte contaminazione nel mondo industriale ci ha consentito di portare molte novità anche in questo campo, rendendole solide ma allo stesso tempo divertenti e utili.
Cerchiamo di portare soluzioni innovative per trasformare l’esperienza museale, integrando tecnologie come applicazioni mobile, audioguide interattive, realtà aumentata e virtuale, beacon e molto altro, mettendo tutto al servizio del contenuto che rimane il grande padrone e il vero focus dei progetti.
La tecnologia sta rivoluzionando l’esperienza museale, consentendo ai visitatori di esplorare il patrimonio artistico e culturale in modi nuovi e coinvolgenti. Strumenti digitali come le ricostruzioni virtuali o le guide personalizzate permettono di creare percorsi interattivi e approfondimenti che rispondono alle esigenze e agli interessi di ciascun visitatore.
Inoltre, la digitalizzazione non solo arricchisce la fruizione, ma aiuta anche a preservare il nostro patrimonio artistico e culturale. Attraverso la creazione di archivi digitali, la scansione 3D delle opere e la gestione ottimizzata dei flussi turistici, la tecnologia contribuisce a proteggere i beni culturali, garantendo che possano essere tramandati alle future generazioni senza compromettere la loro integrità».
Macoev vanta collaborazioni con importanti player come CoopCulture in contesti come i Musei Reali di Torino e il Parco Archeologico del Colosseo. Quali sfide e opportunità avete incontrato lavorando con queste istituzioni? Cosa avete realizzato?
«L’esperienza di Macoev nel lavorare con importanti istituzioni come musei nazionali e siti archeologici ha portato alla creazione di soluzioni digitali che combinano funzionalità user-friendly con tecnologie avanzate.
Tra i progetti di spicco, sicuramente la collaborazione con CoopCulture, il primo player operante nel settore della cultura in Italia; grazie alla loro visione e alle loro grandi competenze, soprattutto nella creazione dei contenuti, abbiamo realizzato AudioCulture, un grande catalogo di audioguide ed esperienze che racchiude tantissimi progetti e da lì moltissimi progetti ad hoc come MArRC (Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria), il MANN (Museo Archeologico Nazionale di Napoli), Capodimonte, MRT (Musei Reali di Torino), Valle dei Templi, Parco Colosseo e tanto altro.
La vera sfida sta sempre nell’immergersi nel contesto e capire l’utente: la tecnologia è solo uno strumento per migliorare o ampliare l’esperienza, non deve mai essere un esercizio di stile. Per Macoev, lavorare in questo settore rappresenta una straordinaria opportunità per confrontarsi con un ambito di eccellenza, che in Italia è non solo fondamentale ma anche in costante crescita, sia in termini di numeri che di domanda.
Questo ci consente di contribuire attivamente allo sviluppo e alla valorizzazione del patrimonio culturale, rendendolo sempre più accessibile e fruibile per un pubblico ampio e diversificato».
In che modo le vostre soluzioni digitali contribuiscono a rendere la cultura più accessibile e inclusiva? E qual è il ruolo di queste tecnologie digitali nello sviluppo sostenibile del turismo culturale?
«Le soluzioni digitali proposte da Macoev contribuiscono a rendere la cultura più inclusiva, abbattendo barriere fisiche, linguistiche e sensoriali. L’automazione dei contenuti tramite beacon e GPS è particolarmente utile per visitatori con disabilità motorie o difficoltà tecnologiche, mentre tecnologie come la realtà aumentata offrono esperienze che possono essere adattate a diverse esigenze, incluse quelle di persone con disabilità visive o uditive.
In particolare, il mondo beacon e GPS per l’erogazione automatica dei contenuti delle audioguide, consente ai visitatori di accedere alle informazioni relative alle opere e ai percorsi senza necessità di interagire fisicamente con un dispositivo, migliorando l’accessibilità e riducendo il bisogno di attrezzature aggiuntive. Sul tema dello sviluppo sostenibile, la digitalizzazione del turismo culturale rappresenta un passaggio cruciale per garantire una fruizione responsabile, equilibrata e non invasiva dei siti storici.
Attraverso l’adozione di tecnologie avanzate come applicazioni mobili, guide interattive e sistemi di realtà aumentata, è possibile migliorare l’esperienza dei visitatori senza compromettere l’integrità del patrimonio culturale. Inoltre, la digitalizzazione consente una gestione più efficace dei flussi turistici, riducendo il sovraffollamento e minimizzando l’impatto ambientale, grazie alla possibilità di programmare ingressi e percorsi in modo più efficiente.
Questo approccio non solo tutela i beni culturali, preservandoli per le future generazioni, ma favorisce anche la creazione di un modello di turismo più sostenibile, in cui tecnologia e rispetto per il patrimonio si integrano armoniosamente».
Quali innovazioni possiamo aspettarci da Macoev nel settore del turismo e della cultura nei prossimi anni?
«Guardando al futuro, l’azienda si concentra sull’integrazione di tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale, per rendere le esperienze museali e turistiche sempre più personalizzate e coinvolgenti. L’intelligenza artificiale può essere impiegata per analizzare le preferenze e i comportamenti dei visitatori, offrendo percorsi su misura e suggerendo contenuti specifici in base agli interessi individuali.
Ad esempio, un sistema IA potrebbe proporre a un visitatore amante dell’arte rinascimentale un percorso dedicato attraverso un museo, fornendo approfondimenti dettagliati su opere selezionate o mettendo in evidenza dettagli difficilmente percepibili a occhio nudo. Una delle idee che abbiamo in testa da tempo è la possibilità di creare una visita digitale personalizzata cross-museo, mettendo insieme tutte le informazioni tra un sito e l’altro.
L’obiettivo di queste innovazioni è continuare a sviluppare tecnologie che coniughino accessibilità, sostenibilità e coinvolgimento emotivo, rendendo il patrimonio culturale fruibile per un pubblico sempre più vasto e diversificato. Per esempio, applicazioni mobili che integrano realtà aumentata e contenuti interattivi potrebbero trasformare un semplice percorso archeologico in un viaggio immersivo nel passato, ricostruendo virtualmente edifici, ambienti e scene di vita quotidiana.
Allo stesso tempo, l’inclusione di funzionalità specifiche per persone con disabilità visive o uditive rafforza l’impegno dell’azienda verso l’accessibilità universale, ampliando le possibilità di partecipazione e fruizione culturale.
In questa visione, ogni innovazione tecnologica non è solo uno strumento, ma diventa un mezzo per raccontare storie, emozionare e creare un legame più profondo tra il visitatore e il patrimonio culturale. Coniugando tecnologia e umanità, l’azienda si propone di essere un punto di riferimento per il futuro del turismo e della cultura, promuovendo un modello in cui innovazione e rispetto per il passato convivono armoniosamente».
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