Sorpresa Volkswagen: bonus di Natale da 600 euro per 1.100 addetti di Italdesign di Torino. E altrove licenzia

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di
Christian Benna

Il contratto tra Italdesign (gruppo Vw) e sindacati: un premio di Natale per i buoni risultati

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Torino meglio di Wolfsburg. Il Piemonte più performante della Bassa Sassonia e della Baviera. Nei giorni funesti di «Das auto», con gli scioperi a oltranza contro le chiusure e i tagli annunciati nelle fabbriche tedesche per far fronte alla crisi, c’è un sole che brilla di luce propria nella galassia Volkswagen e si trova nell’orbita di Moncalieri.

Bonus di 600 euro per Natale

I sindacati metalmeccanici Fiom Cgil e Fim Cisl hanno appena firmato un «contratto-ponte» per il 2025 con Italdesign (gruppo Volkswagen) che premia i 1.100 dipendenti con un bonus una tantum di Natale da 600 euro lordi. In pratica l’azienda guidata da Antonio Casu, fondata nel 1968 da Giorgetto Giugiaro e poi assorbita nel 2015 da Vw, mette sotto l’albero un regalo da quasi 700 mila euro per festeggiare un anno decisamente controcorrente nell’ingegneria e nel design per automotive. «Abbiamo acconsentito di rinviare di un anno la discussione sul rinnovo del contratto integrativo in scadenza il 31 dicembre. E abbiamo detto sì per due ordini di ragioni — spiega Pasquale Urbino della Fiom Cgil di Torino —. Intanto c’è la trattativa del contratto nazionale dei metalmeccanici, e poi c’è la crisi dell’auto che morde ovunque. Meglio aspettare un anno». La disponibilità dei lavoratori vale un premio di 600 euro per Natale. Che va ad aggiungersi a bonus di risultato, fino a 5 mila euro, che, se centrati, verranno erogati a maggio ai dipendenti.




















































Italdesign, i numeri

Italdesign ha ingranato la marcia della crescita negli anni in cui tanti altri concorrenti della filiera dell’auto si fermavano con il motore ingolfato. E visti i chiari di luna dell’auto europea e la crisi drammatica del gruppo Volkswagen, la corsa controcorrente di Italdesign dovrebbe mettere la società torinese al riparo di tagli o cessioni o ridimensionamenti. Che non è poco. Anche se di questi tempi il condizionale è d’obbligo. Tuttavia i numeri sono dalla parte della società italiana del gruppo tedesco. Nel 2023 Italdesign, per la prima volta nei 55 anni della sua storia, ha sfondato il tetto dei 200 milioni di euro di ricavi, a quota 220 milioni e in aumento del 23%, con un risultato operativo di 10 milioni. Nel 2024 la società di Moncalieri potrebbe superare questo traguardo avvicinandosi a 300 milioni di giro d’affari. 

Mobilità elettrica

E paradossalmente il successo arriva sull’onda della mobilità elettrica, il killer silenzioso che sta annientando un bel pezzo di indotto, e alle forniture di servizi al grande malato d’Europa: Volkswagen.  L’azienda di progettazione, sviluppo e collaudo del gruppo Vw lavora per quasi il 60% dei ricavi con Audi, poi con altri marchi del gruppo e anche con tutte le altre case automobilistiche. Italdesign, che sta rinnovando il suo quartier generale torinese con un investimento da 40 milioni, ha aperto anche una sede negli Usa e il suo ad Antonio Casu si è fatto promotore, insieme con la Camera di Commercio ed altre aziende, della nascita a Torino di una Vehicle Valley, una sorta di distretto dell’auto 4.0, basato su tecnologie, competenze e la forza di avere prezzi competitivi rispetto a società concorrenti nello stesso settore di altri paesi.

Il «contratto ponte» di Italdesign fissa alcuni punti per la discussione del rinnovo dell’integrativo nel 2026 su «relazioni industriali partecipate» per la gestione dei livelli occupazionali; «revisione della parte normativa», come l’inserimento della banca ore; «competitività nel mercato globale» in termini di produttività; «innovazione tecnologica»; «sostenibilità e inclusione»; «transizione demografica»; «trasformazione delle competenze» e «supporto alle genitorialità e all’assistenza agli anziani».

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17 dicembre 2024 ( modifica il 17 dicembre 2024 | 10:14)

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