si conclude la prima fase del progetto PERCOrSI

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Sono 201 i migranti che hanno partecipato in diversi comuni siciliani a lezioni d’italiano e hanno ricevuto sostegno psicologico e legislativo. In questi giorni la consegna dei primi attestati a Catania. Un percorso di vera integrazione sociale lungo 12 mesi dedicato ai migranti, di diverse fasce d’etĂ , attraverso lezioni base di italiano, sportello psicologico e legislativo e di community building per promuovere attivitĂ  che favorissero l’inclusione. Ăˆ il progetto PERCOrSI – promuovere resilienza, accoglienza, sostegno e inclusione, finanziato dal Ministero del lavoro delle politiche sociale e Regione Siciliana assessorato della famiglia delle politiche sociali e del lavoro, che ha preso il via nel maggio 2024 e che, proprio in questi giorni, raccoglie i primi frutti: 201 migranti che hanno seguito il corso d’italiano di base e che il 12 e il 16 dicembre hanno ricevuto l’attestato di partecipazione nell’istituto comprensivo Vespucci Capuana Pirandello di Catania.

Promotore del progetto è l’associazione La Finestra – Liberi di scegliere Ets in collaborazione con Quo vadis e Lavoratori stranieri Sicilia e la partecipazione dei comuni di Catania, Palermo, San Gregorio, Terrasini, Centuripe, Catenanuova, Agira, Regalbuto, Leonforte, Floresta ed Enna. 

«Il progetto terminerĂ  ad aprile 2025, abbiamo davanti a noi ancora tanto lavoro in diversi comuni della Sicilia – commenta il presidente de La Finestra, Angelo Crimi – possiamo perĂ² fare un bilancio positivo dei primi 6 mesi, soprattutto grazie al coinvolgimento della scuola e per questo ringraziamo l’Assessore alla Pubblica Istruzione di Catania, Andrea Guzzardi, la Dirigente scolastica, Paola Cinquerrui, e la docente referente, Graziella Pulvirenti.  Bambini e adolescenti hanno seguito i corsi d’italiano e hanno coinvolto genitori e parenti in quest’avventura e crediamo sia questa la vera forza del progetto. L’entusiasmo con cui è stato accolto ci dimostra di aver intrapreso la strada giusta». Non solo corsi d’italiano ma anche sostegno psicologico e uno sportello di educazione civica tenuto da un avvocato. 

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«Abbiamo, di fatto, risposto ai piccoli bisogni di queste persone – continua Crimi – spesso chi arriva si trova ad affrontare ostacoli come la lingua e la burocrazia e lo fa da solo. Il nostro progetto, invece, mira all’inclusione sociale reale».  Ed è così che si incontrano le storie di Daba che a 40 anni ha frequentato per la prima volta un corso di italiano o quella di Aziz, un giovane, che grazie al supporto dato dal progetto oggi lavora in una pizzeria di Acitrezza. «Sono felice di aver frequentato il corso di italiano perchĂ© così riesco a capire meglio la lingua e a leggerla – commenta Aziz – adesso lavoro e mi sento piĂ¹ sereno».

PERCOrSI prevede anche momenti di community building con attività che promuovano il dibattito e l’integrazione attraverso cineforum e laboratori interattivi. Il cineforum, in particolare, è stato realizzato nella cornice del Monastero dei Benedettini di Catania grazie alla sinergia con l’Università di Catania e con il dipartimento di Scienze Umanistiche. «Abbiamo potuto apprezzare un impatto positivo sia sui migranti coinvolti sia sulle comunità ospitanti – conclude Crimi – dimostrando come l’inclusione non sia un’utopia ma un obiettivo raggiungibile attraverso il dialogo, la collaborazione e l’empatia». 





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