Tabagismo, nel Lazio il 26% dei cittadini fuma sigarette. I consigli degli esperti per provare a smettere

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Redazione Roma

Mohre Academy promuove un corso di formazione Ecm  dedicato a medici e professionisti sanitari per sconfiggere la dipendenza da tabacco

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Nel Lazio il 26% degli adulti con età compresa tra i 18-69 anni fuma sigarette. L’abitudine al fumo è più diffusa negli uomini (31%) rispetto alle donne (21%). E il 6.2% degli intervistati fuma tabacco riscaldato (Htp) mentre il 5.6% fa uso di sigaretta elettronica. Sono i risultati del sistema di sorveglianza Passi (Progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia) che si riferiscono al biennio 2022-2023 per un problema che riguarda milioni di italiani e causa 90mila vittime l’anno nel nostro Paese. In risposta alla crescente sfida delle malattie croniche, che secondo l’Oms sono responsabili del 74% dei decessi globali registrati nel 2019, nasce Mohre Academy, un innovativo hub di formazione Ecm dedicato a medici e professioni sanitari. L’iniziativa, sotto la direzione scientifica del dottor Fabio Beatrice e della dottoressa Johann Rossi Mason, si pone come punto di riferimento nell’ambito della formazione continua in medicina, con particolare focus sulla promozione di stili di vita salutari e sulle strategie di riduzione del rischio.

Gli obiettivi del corso di formazione

Oltre a provare ad aiutare chi consuma tabacco a smettere, i promotori dell’iniziativa vogliono sottolineare che il primo obiettivo è la cessazione del consumo, ma non bisogna sottovalutare la necessità di aiutare a diminuire il rischio nei forti fumatori che non riescono a smettere. Gli esperti, però, ribadiscono che «non esiste fumo sano – spiegano Beatrice e Rossi Mason – ma esistono prodotti a rischio modificato perché senza combustione e non è la nicotina a causare il cancro ma la combustione del tabacco».  Il primo corso partirà il 10 gennaio 2025, per un totale di 25 ore di lezione e sarà disponibile per 12 mesi: «Abbiamo scelto di parlare di tabagismo trattandolo per quello che è: una dipendenza. 




















































I danni dal consumo di tabacco

I dati sono allarmanti: oltre 7,1 milioni di decessi l’anno nel mondo sono stati correlati al consumo di tabacco (con più di 80mila solo in Italia), 10,1 milioni all’alimentazione scorretta, 2,84 milioni al consumo di alcol e 1,26 milioni all’inattività fisica. È evidente che le attuali politiche per la dissuasione e la cessazione non sono sufficienti a far smettere i fumatori, specialmente quelli con una storia di eventi cardiaci acuti e malattie oncologiche. La sola raccomandazione di smettere non è sufficiente a motivare le persone a percorrere la strada della cessazione. «Il corso si propone di fornire ai sanitari le più moderne indicazioni per la cessazione e per l’aiuto ai fumatori incalliti seguendo le indicazioni delle linee guida e della letteratura scientifica prevalente», precisa il dottor Beatrice. Mohre Academy risponde a questa emergenza offrendo ai medici strumenti avanzati di counseling, superando l’approccio tradizionale basato su semplici raccomandazioni.

Le strategie di comunicazione e i fattori di rischio

La piattaforma si distingue per un corpo docente di alto profilo e un ambiente di apprendimento collaborativo, dove i professionisti sanitari possono accedere a contenuti costantemente aggiornati e condividere esperienze cliniche. I corsi saranno erogati sotto forma di Fad asincrone per facilitare l’accesso e la fruizione personalizzata. «Mohre Academy, vuole essere un l’hub formativo per medici che rivoluziona la prevenzione ponendo l’accento su strategie di comunicazione, ricevibilità delle proposte e conoscenza a 360 gradi delle strategie di riduzione del rischio» spiega il  Beatrice, direttore del board scientifico dell’omonimo osservatorio.
Particolare attenzione viene dedicata all’identificazione precoce dei fattori di rischio per le patologie croniche, come obesità, tabagismo, ipertensione, diabete e stress solo per citarne alcuni. 

Le sfide emergenti

«In un contesto dove l’urbanizzazione, la globalizzazione e le disparità socio-economiche stanno profondamente influenzando gli stili di vita della popolazione, è fondamentale fornire ai professionisti sanitari strumenti efficaci per affrontare le sfide emergenti, come la riduzione del rateo di fumatori e strategie efficaci per sensibilizzare le persone, soprattutto le donne giovani ad un consumo responsabile di alcol» sottolinea la dottoressa Johann Rossi Mason, direttrice dell’Osservatorio Mohre e responsabile scientifica della Academy. Il dialogo con le istituzioni continua invece con il lavoro dell’Intergruppo parlamentare «Stili di vita e riduzione del rischio, presieduto dall’onorevole Simona Loizzo, con una serie di incontri e convegni su cancro, stress e salute cerebrale. 

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