L’AQUILA – Un viaggio fra nomi storici dello sport aquilano – come Tommaso Fattori e Italo Acconcia – e il presente degli atleti e delle atlete della città: con uno sguardo al futuro, roseo, che vede tanti giovanissimi partire dall’Aquila e portare in alto il suo nome in diverse discipline sportive.
È stata una festa dello sport quella che ieri è stata celebrata al Ridotto del teatro Comunale dove si è tenuto l’evento “L’Aquila cresce con lo sport tra passato e presente”. Ad alternarsi sul palco, campioni di ieri, oggi e domani, accompagnati dalle immagini delle loro gesta che scorrevano sullo sfondo.
Ad aprire la serata, l’inno d’Italia e le riflessioni istituzionali del sindaco Pierluigi Biondi e dell’Assessore allo Sport Vito Colonna. “Stiamo lavorando su investimenti importanti e sulle infrastrutture sportive per dare una risposta agli oltre 11mila tesserati delle società con sede nella città dell’Aquila. Attraverso lo sport i nostri giovani crescono come cittadini più sani e consapevoli di valori importanti per la convivenza civile: diventano cittadini capaci di interpretare al meglio sentimenti come quelli del sacrificio, dell’impegno, della costanza. Elementi di formazione fondamentali nella loro vita e in quella della comunità che li ospita.”
Prima un tuffo nel passato, con il ricordo di Rosa Maria e Francesca Fattori, nipoti di Tommaso, storico rugbista aquilano, e di Antonio Acconcia, figlio di Italo, cui è dedicato lo stadio Gran Sasso D’Italia. Poi, è salita sul palco la storia del pattinaggio cittadino, con Sandro e Roberto Marotta e Corrado Ruggeri. “Cosa ricordo di quegli anni? La fatica”, ironizza Sandro Marotta, dialogando con Francesco Bizzarri, presidente del comitato L’Aquila cresce con lo Sport 2024, che si è alternato alla conduzione con i giornalisti Eleonora Falci e Giovanni Chilante.
Tanta emozione nel rivedere le immagini delle imprese dell’eroe di Special Olympics, Paolo Aquilio, vice campione del mondo ad Abu Dhabi nel 2019: “Facciamo squadra e ci divertiamo. Mentre giochi, senti il calore delle persone che ti sostengono ed è una cosa bellissima” ha aggiunto Aquilio, con un velo di commozione.
Ad alternarsi sul palco atleti delle più disparate discipline: campioni italiani, europei, mondiali che sono partiti dall’Aquila. “L’Aquila è una città unica anche da questo punto di vista: ha sfornato tantissimi campioni e atleti di qualità in moltissime discipline e non solo negli sport di squadra un po’ più blasonati e seguiti” ha sottolineato Vito Colonna, assessore allo sport del Comune dell’Aquila. Aspetto condiviso da Marco Ianni: un passato nell’Oratoriana, di cui va fiero, prima di spiccare il volo verso il Chelsea, la Juve, la Lazio. “Il calcio dà notorietà più immediata agli atleti che lo praticano: ma qui ci sono campioni di sport che meritano molta più visibilità. L’importante è seguire i propri sogni, fin da bambini, e continuare a crederci”.
Credere sempre in sé stessi, anche quando è difficile o quando tutto ti rema contro: così le donne dello sport “in rosa” aquilano salite sul palco del Ridotto. La campionessa di ciclismo Alessandra D’Ettorre, quella di pattinaggio Alessandra Susmeli e la lanciatrice del peso Concetta Milanese hanno fatto dello sport una ragione di vita e continuano a praticarlo e a insegnare ai ragazzi e alle ragazze l’importanza e i valori veicolati dall’attività sportiva.
I ragazzi, il futuro: dalla giovanissima pallavolista Maria Vittoria Vitocco, agli atleti del Paq Center tornati da poco dai campionati europei in Portogallo, passando per il cestista Nicolò Filoni e i giovani rugbisti Nicolò e Lorenzo Casilio. Tanti sacrifici, sia loro sia delle loro famiglie: “A volte è difficile accettare che tuo figlio vada via di casa così giovane per seguire il suo sogno: ma abbiamo sempre appoggiato Nicolò, dandogli il porto sicuro al quale ritornare e dal quale poi ripartire”, hanno detto in coro Elisabetta e Luca Filoni, genitori di Nicolò, impossibilitato a partecipare alla serata per impegni sportivi.
Fra immagini, storie e musica, con gli interventi musicali di Lello Cibelli, è stato celebrato l’importante rapporto fra la città dell’Aquila e la Guardia di Finanza, con i campioni di karate Stefano Maniscalco e il rugbista Bernardo Miccoli. Ma anche la grande scuola di bocce e di tiro a segno che vedono in L’Aquila un punto fermo, con campioni del calibro di Matteo Tarquini, Davide Cirelli, Maria Totani. E ancora: Marco Prosperini, atleta di tennis tavolo che ha raggiunto altissimi livelli, così come il campione di equitazione Piergiorgio Bucci, rappresentato dall’orgoglioso papà Marcello che ne ha ricordato gli inizi, faticosi ma preziosissimi, nella sua Paganica. “Ha fatto tanti sacrifici: ma quando ha cominciato a vincere le sue prime gare, vedevamo gli amici che piangevano dalla felicità, lì abbiamo capito che quella sarebbe stata la sua strada. Anche se a 19 anni ha lasciato casa”
Spazio anche al mondo arbitrale, con Roberto Nardecchia, storico arbitro di basket prima di iniziare l’esperienza alla presidenza del Nuovo Basket Aquilano, e con Federico Dionisi, giovanissimo arbitro di calcio già arrivato in serie A.
A chiudere, le premiazioni di alcune società sportive che hanno particolarmente brillato con i loro risultati ed i loro atleti: la scuola di danza Arte in Movimento, la 99 Sport L’Aquila, la Virtus L’Aquila, la Ruella Endurance Stables e il Paganica rugby.
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