stabilità economica nel 2024 e possibili sfide per il futuro

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La situazione economica della Liguria si presenta nel 2024 sotto i segni della stabilità, rispecchiando andamenti nazionali e arricchita da risultati significativi in settori chiave come il turismo, le imprese e le costruzioni. Un incontro fra la Commissione regionale ABI Liguria, presieduta da Luigi Zanti, e la Direttrice della Filiale di Genova di Banca d’Italia, Raffaella Di Donato, ha fornito un quadro dettagliato di questa realtà economica, mettendo in rilievo non solo le opportunità ma anche le incertezze legate al contesto geopolitico.

Risultati consolidati e prospettive per il settore turistico

La Liguria mostra segnali di crescita nel settore turistico, un motore fondamentale per l’economia regionale. Numeri incoraggianti nelle presenze turistiche indicano una ripresa post-pandemia, spinta da un’offerta diversificata e da eventi culturali che attraggono visitatori. L’interesse verso le bellezze naturali della regione e l’ospitalità crescente favoriscono una ripresa stabile, tuttavia, gli operatori si mostrano cauti nella previsione di un futuro positivo per il 2025. Le preoccupazioni legate alla geopolitica mondiale, infatti, potrebbero influenzare il flusso turistico e, di conseguenza, ridurre i margini di guadagno per molti.

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La cantieristica navale rappresenta un altro aspetto cruciale, rivestendo un’importanza strategica per l’export ligure. Tuttavia, l’incertezza sulle dinamiche internazionali e un mercato del lavoro sregolato possono ostacolare gli sviluppi attesi in questo settore. I leader locali, consapevoli di questi rischi, stanno lavorando per potenziare i legami tra le varie filiere produttive, cercando di prepararsi a possibili contraccolpi che potrebbero derivare da tensioni geopolitiche.

Domanda di credito e investimenti: un’analisi necessaria

Un’indagine della Banca d’Italia ha rivelato che, nei primi sei mesi del 2024, la domanda di prestiti da parte delle imprese ha mostrato una certa debolezza. Questo trend riflette poche necessità per il sostegno del capitale circolante e un finanziamento scarso per nuovi investimenti. Le banche, dal canto loro, hanno mantenuto criteri stabili per l’erogazione del credito, ciò che significa che non ci sono stati cambiamenti significativi nelle politiche di prestito.

Le piccole e medie imprese sono dunque alle prese con l’esigenza di accedere a finanziamenti per poter investire e crescere, ma si trovano a fronteggiare una situazione non facile. Diverse iniziative governative sono in atto, ma la vera sfida resta quella di stimolare una domanda robusta di prestiti, che possa sostenere gli investimenti produttivi e l’espansione economica. La mancanza di fiducia da parte degli imprenditori unitamente ai costi elevati delle materie prime, stanno gravando negativamente su queste dinamiche.

Le garanzie per le PMI e l’importanza dei confidi

L’incontro tra ABI Liguria e Banca d’Italia ha messo in evidenza il ruolo determinante delle garanzie e della cooperazione pubblico-privato per l’attivazione di nuovi investimenti, specialmente nelle filiere strategiche. Il Fondo di garanzia per le PMI è stato definito uno strumento cruciale per migliorare l’accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese. Questo fondo ha garantito, tra gennaio e settembre 2024, oltre 404 milioni di euro in nuovi finanziamenti su 2.189 operazioni, premiando in particolare i settori del commercio, costruzioni e trasporti.

La necessità di consolidare il rapporto tra banche e confidi si fa sempre più pressante. Le richieste di un aumento della dimensione media dei confidi e la creazione di nuove sezioni speciali regionali mirano a migliorare le percentuali di copertura del fondo. Un passo necessario per supportare le PMI nella fase di accesso ai finanziamenti e potenziare la capacità di risposta a esigenze specifiche del tessuto economico ligure.

Il progresso economico della Liguria dipende dalla capacità di affrontare queste sfide e ottimizzare le risorse disponibili, garantendo così una stabilità duratura per le imprese e un ambiente favorevole alla crescita.

Ultimo aggiornamento il 18 Dicembre 2024 da Donatella Ercolano

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