Morto Gian Paolo Barbieri, il fotografo poeta di moda

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Il mondo della moda piange  Gian Paolo Barbieri, scomparso il 18 dicembre 2024 a Milano, sua città natale. Fotografo di moda diventato una figura di spicco nel panorama internazionale, ha trasformato l’obbiettivo in uno strumento di narrazione. Regalando al mondo scatti dalla bellezza elegante.

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Davanti a lui hanno posato tutte le donne più iconiche della storia, alla quale è riuscito a strappare l’essenza restituendola in lavori precisi ma al contempo anti-convenzionali.

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Dai teatri ai set fotografici: l’arte di raccontare

Cresciuto tra le trame e i colori di una famiglia di commercianti di tessuti, Barbieri scoprì presto la magia delle arti sceniche, dal teatro al cinema, che sarebbero poi diventate la spina dorsale della sua fotografia.

Dopo aver collaborato con il visionario Tom Kublin, Barbieri aprì il suo studio a Milano nel 1964. Iniziando collaborazioni con riviste come Vogue Italia e affermandosi rapidamente come uno dei fotografi più richiesti. 

Audrey Hepburn attraverso la lente di Gian Paolo Barbieri. (courtesy of Fondazione Gian Paolo Barbieri)

Gian Paolo Barbieri, la moda italiana vista attraverso i suoi occhi

«Le immagini di Gian Paolo Barbieri sono – nell’ordine – occhio, cuore e mente» diceva Gianfranco Ferré. Di fatti, se Valentino, Armani, Versace e Ferré sono oggi sinonimi del Made in Italy, è anche grazie a Gian Paolo Barbieri che fu capace di tradurre il loro genio creativo in immagini immortali. La ricetta del suo successo? Set architettonicamente minimalisti, alti contrasti e un sapiente utilizzo degli abiti e dei tessuti per creare geometrie teatrali. Quelle da lui firmate non erano semplici campagne moda, ma attimi catturati e incorniciati nella memoria collettiva, per sempre.

Il ritratto di Vivienne Westwood di Gian Paolo Barbieri. (courtesy of Fondazione Gian Paolo Barbieri)

Più avanti nella sua carriera Barbieri spostò poi il suo sguardo oltre la moda, esplorando mondi lontani con la stessa passione per il dettaglio. I suoi lavori dedicati a culture esotiche, dalle isole della Polinesia ai deserti africani, sono ricordati per il loro carattere cinematografico e la capacità di raccontare storie di umanità, tradizioni e spiritualità.

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Uno scatto in Piazza Duomo a Milano.  (courtesy of Fondazione Gian Paolo Barbieri)

Eterne icone di bellezza

Audrey Hepburn, enigmatica, avvolta in un velo di mistero. Veruschka, emergente da un drappo di seta. Jerry Hall sensuale, immersa in una luce dorata. O Monica Bellucci, senza veli, con un abito bustier trasparente e sigaretta in bocca. Ogni donna, davanti all’obiettivo di Gian Paolo Barbieri, diventava l’incarnazione della bellezza universale. Quei ritratti, che hanno occupato le copertine di Vogue Italia, Francia e Stati Uniti per poi fare il giro del mondo, sono il suo lascito più prezioso. Insieme alla sua omonima fondazione, dedicata alla promozione della cultura fotografica attraverso il sostegno di giovani talenti e la salvaguardia della fotografia come mezzo d’espressione. Che continuerà a portare avanti la sua missione, ora anche in onore dell’artista.

Monica Bellucci in bianco e nero. (courtesy of Fondazione Gian Paolo Barbieri)

L’addio della Fondazione Gian Paolo Barbieri

La scomparsa del fotografo è stata annunciata dalla sua Fondazione: «Barbieri, classe 1935, lascia un’eredità artistica senza pari, che ha segnato la storia della moda e della fotografia internazionale. Con il suo obiettivo, Barbieri ha saputo raccontare non solo l’eleganza e il fascino delle sue modelle, ma anche l’anima della moda italiana, elevandola a forma d’arte», hanno scritto, aggiungendo: «Con la sua scomparsa, perdiamo non solo un maestro, ma anche un uomo che ha dedicato la vita alla bellezza, alla creatività e alla ricerca della perfezione artistica.

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Autoritratto. (Courtesy of Fondazione Gian Paolo Barbieri)

La Fondazione Gian Paolo Barbieri continuerà a portare avanti la sua missione, onorando la memoria e il lavoro di un artista che ha saputo rendere eterno ciò che fotografava.

Addio Gian Paolo.
La tua arte continuerà a ispirare il mondo».

L’addio nella nipote

Ciao zio,

Sei stato per me un secondo padre, una guida preziosa che mi ha accompagnata in tanti momenti della mia vita. Mi hai trasmesso la tua passione per le cose belle come la natura e la bellezza estetica.
Oltre ai valori morali, mi hai donato un’immensa eredità estetica, insegnandomi a guardare il mondo con occhi curiosi e pieni di meraviglia.

Quelle lezioni, quei momenti condivisi, li custodirò nel cuore per il resto dei miei giorni.
Sei stato non solo un maestro di vita ma anche una parte fondamentale di me. Il tuo amore, i tuoi insegnamenti e il tuo ricordo vivranno in me e in tutti quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerti
Ti porterò sempre con me zio. Ti amerò per sempre.

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Buon viaggio

Tua Giada

La moda sentirà la mancanza di Gian Paolo Barbieri, ma il suo lavoro continuerà a testimoniare l’eleganza che ha saputo infondere in ogni scatto. Profondo, incisivo ed elegante: rimarrà a lungo un punto di riferimento per le generazioni future. Nonché uno dei più grandi creativi nazionali.

iO Donna ©RIPRODUZIONE RISERVATA





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