La Regione Umbria istituisce la delega alla pace

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La Regione Umbria istituisce la delega alla pace

La Regione Umbria – La nuova presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, ha deciso di affidare al segretario regionale di Alleanza Verdi e Sinistra, Fabio Barcaioli, la delega alla pace e alla cooperazione, un’iniziativa che punta a valorizzare i principi di solidarietà e dialogo internazionale. In aggiunta, Barcaioli si occuperà anche di welfare e istruzione, due settori cruciali per il benessere della comunità regionale.

Durante una recente intervista con ANSA, Barcaioli ha espresso la sua soddisfazione per l’incarico ricevuto, sebbene abbia anche sottolineato la triste necessità di una delega incentrata sulla pace, dato l’instabile contesto internazionale. Il riferimento va alla guerra in Ucraina e ai conflitti in Palestina, che continuano a destare preoccupazione globale. “Purtroppo c’è questa delega, perché il mondo in cui viviamo è segnato dalla guerra”, ha dichiarato Barcaioli, evidenziando come i conflitti internazionali abbiano un impatto diretto sulla sicurezza, sull’economia e sulle politiche sociali.

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L’assessore ha poi commentato le scelte politiche del governo centrale, definendo quella attuale come una “finanziaria di guerra”, che ha visto un incremento esponenziale delle spese militari, a scapito degli investimenti in politiche sociali. “Il nostro compito – ha continuato Barcaioli – è quello di riportare l’attenzione su questi temi e far sì che le politiche sociali, la pace e il welfare possano tornare ad essere prioritari, anche in tempi difficili.”

Uno degli aspetti più significativi di questa nomina riguarda il legame storico della Regione Umbria con i temi della pace. Barcaioli ha ricordato che l’Umbria è la terra che ospita la famosa Marcia Perugia-Assisi, un evento che, fin dagli anni ‘60, ha rappresentato un simbolo di lotta per la pace e contro il militarismo. Inoltre, è proprio in questa regione che nacquero le prime riflessioni su un mondo “smilitarizzato”, un concetto caro a Aldo Capitini, fondatore della marcia.

L’Umbria è un luogo che ha una grande tradizione legata alla pace e alla cooperazione internazionale”, ha detto Barcaioli. “Dobbiamo riprendere quel filo che si è interrotto e far diventare questi temi una priorità politica per il nostro futuro”. La sua intenzione è di lavorare sin da subito per promuovere una politica che favorisca la cooperazione internazionale, la solidarietà e l’inclusione sociale, temi che si riflettono anche nelle competenze riguardanti il welfare e l’istruzione, di cui Barcaioli sarà responsabile.

In questo contesto, la delega alla pace non è solo un atto simbolico, ma un impegno concreto che si inserisce in una visione più ampia di sviluppo della regione. Barcaioli ha sottolineato la necessità di perseguire politiche che possano offrire una risposta alle sfide globali, promuovendo la pace come strumento per il superamento delle disuguaglianze sociali e per una maggiore equità nel welfare.

Nel futuro, quindi, il lavoro dell’assessore si concentrerà su questi aspetti. Non solo la pace, ma anche la crescita di una società più equa che ponga al centro della propria azione sociale le politiche di educazione e di inclusione. La Regione Umbria, infatti, dovrà affrontare non solo le sfide globali, ma anche quelle locali, legate a povertà, disuguaglianze e a un sistema di istruzione che deve evolvere in modo da rispondere alle necessità del mondo moderno.

La nomina di Fabio Barcaioli a questa nuova delega ha quindi un valore doppio. Non solo un atto di attenzione verso i conflitti che segnano la scena mondiale, ma anche una risposta alle necessità di coesione sociale all’interno della Regione Umbria, che da sempre ha visto nella solidarietà e nella pace le sue fondamenta politiche e ideologiche. L’intenzione di riportare l’Umbria al centro del dibattito internazionale sulla pace e sulla cooperazione è un obiettivo ambizioso che, secondo l’assessore, necessita di un impegno condiviso, con la partecipazione attiva di tutte le forze politiche e della cittadinanza.

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Concludendo, Barcaioli ha dichiarato di sentirsi orgoglioso della fiducia riposta in lui dalla presidente Proietti, riconoscendo l’importanza di continuare a far crescere l’Umbria come un luogo di dialogo e costruzione di ponti piuttosto che di muri. La strada che lo attende, quindi, è una sfida di grande rilevanza, dove la politica dovrà rinnovarsi e rispondere a una società sempre più globalizzata e interconnessa.



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