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“Ancora un sopralluogo di un’infrastruttura all’avanguardia molto importante – ha dichiarato Acquaroli –. Domani inaugureremo il raddoppio della Direttissima del Conero, viabilità a servizio del nuovo ospedale INRCA e stanno iniziando i primi lavori propedeutici alla realizzazione del nuovo Ospedale di Pesaro. Sta procedendo anche l’ospedale di Macerata, con tempi molto veloci, e partirà la nuova bretella sempre a Macerata. Contiamo tantissime opere che da qui a qualche mese avranno la possibilità di essere cantierate, oltre a quelle che sono già in fase avanzata, come oggi il nuovo ospedale di Fermo, che si stanno completando. Con questi investimenti, la Regione Marche conferma il suo impegno per il rafforzamento del sistema sanitario e infrastrutturale, restituendo al territorio opere strategiche per il benessere e lo sviluppo della comunità – . In particolare questo ospedale di nuova concezione, così come quello di Amandola inaugurato la scorsa settimana, sarà un punto di riferimento essenziale per il territorio, perché risponde puntualmente ai bisogni sanitari dell’AST di Fermo. Si tratta di un’opera sicura dal punto di vista sismico, dotata di spazi e attrezzature tecnologicamente avanzate. Fermo, con questo nuovo ospedale, sarà un punto di riferimento per tutta le Marche. Siamo orgogliosi del lavoro svolto, ma dobbiamo guardare avanti a quanto c’è ancora da fare per dare una spinta decisiva alla competitività del sistema Marche, necessaria per attrarre giovani, sostenere le imprese e garantire un futuro occupazionale e di sviluppo”.
L’assessore Baldelli ha evidenziato l’importanza degli investimenti realizzati: “Per migliorare l’opera e adeguarla alle più recenti normative di sicurezza e ai nuovi manuali di accreditamento, rispetto alla dotazione iniziale di 100 milioni di euro, come giunta Acquaroli abbiamo stanziato ulteriori 80 milioni di euro per il nuovo ospedale di Fermo – ha sottolineato -. Stiamo correndo per consegnare questa infrastruttura alla comunità del Fermano entro il prossimo anno. Questo sarà il primo ospedale di nuova generazione nelle Marche dopo quello dei Sibillini inaugurato ad Amandola solo pochi giorni fa. Oltre agli investimenti dedicati al nuovo presidio, abbiamo destinato 60 milioni di euro per potenziare la viabilità della Valle del Tenna e circa 90 per migliorare la viabilità tra Amandola e Servigliano. Questi progetti sottolineano il ruolo centrale della provincia di Fermo e sono il segnale della visione della giunta di unire la regione dal nord al sud, dalla costa all’entroterra usando lo straordinario collante rappresentato dalle infrastrutture. Parlando della grande opera di rinnovamento del patrimonio immobiliare ospedaliero delle Marche, il merito va sicuramente all’intuizione del presidente Acquaroli che ha voluto un assessorato espressamente dedicato all’Edilizia sanitaria e ospedaliera all’interno del quale abbiamo creato una task force dedicata competente e determinata. Un ringraziamento va poi certamente alle maestranze, ai tecnici e alle imprese per il lavoro straordinario che stanno facendo a Fermo e in tutte le Marche“.
I dettagli del progetto
Il nuovo ospedale di Fermo rappresenta un esempio di eccellenza architettonica e ingegneristica, articolato in 11 corpi di fabbrica che sorgono da una piastra di base unica. Il complesso è strutturato in 4 blocchi destinati ai diversi servizi sanitari e non, separando nel contempo le funzioni ricettive (degenze high e low care) dalle aree dedicate alla diagnosi e cura e prevedendo al suo interno una struttura (blocco A) che si può identificare come l’ospedale per gli esterni, destinata alle attività in Day Care (Day Hospital e Day Surgey).
Tra i dati tecnici principali:
• Superficie lorda: 68.000 mq;
• Volume lordo: 230.000 mc;
• Posti letto totali: 372 (287 degenze ordinarie, 53 in regime diurno, 32 intensive);
• Sale operatorie: 10;
• Posti auto: 760
L’ospedale è progettato con una tecnologia antisismica avanzata: la struttura è integralmente isolata alla base tramite oltre 480 isolatori sismici e 40 dissipatori viscosi, garantendo sicurezza anche in caso di eventi tellurici significativi.
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