PERUGIA – Fumata bianca alla Regione Umbria. La neo presidente Stefania Proietti ha nominato la sua giunta, che è espressione della coalizione larga che l’ha sostenuta alle elezioni del 17-18 novembre: tre assessori al Pd, un o al M5S e uno ad Alleanza Verdi-Sinistra.
Ci ha messo un po’ la governatrice Proietti e ha pure rischiato di trovarsi impantanata nelle sabbie mobili dei veti incrociati e degli appetiti delle varie componenti e – diciamolo pure – ostaggio delle segreterie dei partiti, ma alla fine ne è uscita con decisione, senza troppi lacci e lacciuoli. Insomma non si è lasciaata imbrigliare. Segnale forte in questo senso il fatto che si sia tenuta per sé la delega alla sanità, ovvero le redini della maggiore voce di spesa, e non l’abbia assegnata al segretario regionale del Pd Tommaso Bori, che probabilmente ci puntava. A Bori ha assegnato la vicepresidenza della giunta, piùle deleghe a bilancio, patrimonio, personale, fondi europei strutturali, innovazione digitale, cultura e rapporti con il consiglio e cn gli enti locali… Con questa decisione Stefanoa Proietti ha anche smorzato le èpolemiche che nele ultime settimane hanno investito lo stesso Bori anche all’interno del Partito Democratico, con una parte di militanti che gli hanno rinfacciato di aver giocato più ruoli nella partita, facendo l’arbitro e il giocatore, assegnandosi anche un bel rigore con la candidatura.
A Simona Meloni, capogruppo uscente e candidata più votata alle elezioni (Pd), ha affidato le deleghe ad agricoltura, aree interne, parchi e laghi, turismo, sport, accoglienza, programmazione forestale, caccia, pesca, Afor, Umbriaflor, Parco3a, GAL.
L’altro assessore in quota Pd è Francesco De Rebotti, ex sindaco di Narni che ottiene lavoro, infrastrutture, trasporti, mobilità, competività, commercio, sviluppo economico, politiche industriali, artigianato, cooperazione, Gepafin, opere pubbliche, sicurezza urbana, politiche attive e Arpal.
Fanno parte della squadra di governo anche Thomas de Luca del M5S e Fabio Barcaioli di Avs. A De Luca vanno le deleghe alla tutela e valorizzazione ambientale, protezione dall’inquinamento, gestione dei rifiuti, piano energetico ambientale, rischio idraulico, ciclo idrico, cave e miniere, mitigazione cambiamenti climatici, comunità energetiche, politiche paesaggio, programmazione urbanistica, ARPA; Barcaioli invece si occuperà della filiera della formazione, welfare, politiche sociali, politiche giovanili, anziani e infanzia, politiche sulla disabilità, cooperazione e pace.
Barcaioli è il segretario regionale di AVS e, anche lui, come Simona Meloni viene dalla zona del Trasimeno. E’ romano per la verità, ma la famiglia è di Castiglione del Lago (Panicarola per la precisione) e il territorio lacustre lo conosce bene. Due assessori dell’area Trasimeno-Valnestore non sono poca cosa.
Per quanto riguarda il tema caldissimo della Sanità è evidente che la presidente Proietti abbia intenzione di gestire in prima persona il “cambio di passo e di paradigma” e la “terapia d’urto” per rilanciare la sanità pubblica e ridurre le liste di attesa.
Positivo che a seguire le questioni del lago Trasimeno e delle aree interne sia stata chiamata Simona Meloni, che viene da Piegaro e dunque sa di cosa si parla, così come sembra una scelta rilevante quella di affidare le questioini ambientali e dei rifiuti ad un esponente del M5S (De Luca) che in passato non ha fatto sconti e si è mostrato molto attento a tali problematiche.
Sulla questione infrastrutture e trasporti e in particolare su alta velocità, stazione in linea, collegamento stradale Perugia-Chiusi, di cui si è parlato molto anche in campagna elettorale, invece, la nomina di un assessore ternano (di Narni) come De Rebotti, può rappresentare un punto interrogativo. Non per la figura dell’assessore, ci mancherebbe, quanto per la sua provenienza e per il fatto che da quelle parti si è sempre guardato in altre direzioni. Per il ternano Chiusi e la Toscana sono entità lontane anche se a guardar bene confinano…
Nel programma della coalizione di centro sinistra qualcosa in propsosito c’è scritto. La stessa Proietti si è in qualche modo pronunciata. Ci auguriamo che De Rebotti, pur essendo di Narni, prenda anche lui a cuore la questione e apra una pagina nuova rispetto alla gestione Melasecche anche rispetto alle gestioni precedenti targate centro sinistra, ma folignocentriche…
L’era Proietti comincia adesso. Vedremo se sarà una nuova primavera per l’Umbria. In campagna elettorale a sostenere la neo goveratrice sono scesi in campo la sindaca di Firenze Funaro e il presidente della Toscana Giani e vale la pena ricordare – a proposito di infrastrutture e trasporti – che a sostenere la fermata del Frecciarossa a Chiusi, con relative navette bus per Perugia vennero anche esponenti di primo piano della Regione Umbria: sia di centro sinistra, sia di centro destra e vale la pena ricordare che di recente la Provincia di Perugia ha stanziato 80 mila euro per studiare una soluzione per l’adeguamento della Sp Moianese, opera che consentirebbe un collegamento stradale Perugia-Chiusi in meno di mezz’ora.
m.l.
Nella foto (Perugia Today): la giunta di Stefania Proietti
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