Meccanica, moda e calzature: licenziamenti e i posti perduti nelle industrie del Veneto

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di
Federico Nicoletti

Veneto Lavoro: focus sui comparti in difficolatà. Manifattura, assunzioni giù del 7%

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Più posti di lavoro perduti nei comparti in difficoltà, dove crescono i licenziamenti collettivi. Si approfondisce, nei dati sul mercato del lavoro dipendente in regione, aggiornati a novembre, riportati nel report «La Bussola», la crisi dell’industria in Veneto. All’indomani della conferenza di fine anno del presidente di Confindustria Veneto, Enrico Carraro, che aveva lanciato l’allarme sulla crisi, tra aumento della cassa integrazione e mancanza di segnali di ripresa entro il primo semestre 2025, i dati che escono dal report dell’agenzia regionale Veneto Lavoro confermano queste indicazioni, con un approfondimento dei trend di difficoltà già emersi.

I posti persi

Questo nei comparti industriali – automotive, tessile-abbigliamento e concia-calzature – più in difficoltà e che Veneto Lavoro ha iniziato ad osservare da vicino. Così, tra gennaio e novembre, questi tre comparti hanno perso 1.842 posti di lavoro, tra i 59 bruciati nell’automotive, dove il bilancio dell’occupazione «è divenuto negativo da giugno», i 907 persi dal tessile-abbigliamento e gli 876 da concia e calzature. Numeri in crescita di mese in mese, quelli delle ultime due categorie: ad ottobre, il saldo negativo per la prima era stato di 851 posti perduti, di 782 per la seconda; la somma sale di 150 posti in un mese, da 1.633 a 1.783. Situazione ricollegabile «ad una flessione della domanda di lavoro, nello specifico alla diminuzione delle nuove attivazioni contrattuali, soprattutto dei reclutamenti a termine», scrivono gli esperti di Veneto Lavoro.




















































La meccanica e la cassa

E poi, oltre l’automotive, c’è l’ampio capitolo della meccanica in crisi. Qui il saldo tra assunzioni e cessazioni nei contratti dipendenti resta positivo, tra gennaio e novembre, per 1.900 posti, 3.400 in meno, tuttavia, dei 5.400 di solo un anno fa. E va anche considerato il ruolo della cassa integrazione. Come spiegano gli stessi analisti di Veneto Lavoro, «l’elevato ricorso, come suggeriscono i dati riferiti alle ore autorizzate, potrebbe aver mitigato, soprattutto nel metalmeccanico, gli impatti nel mercato del lavoro delle difficoltà che interessano il settore. Al momento la base occupazionale è preservata». In effetti a settembre le ore di cassa integrazione ordinaria richieste nella meccanica sono vicine ai 4,8 milioni,contro i 3,8 del 2023. Un tentativo, per quanto possibile, nelle imprese di salvare gli organici in un’epoca di difficoltà nel reperire le professionalità più critiche: «Ci aspettiamo un suo importante aumento a partire dall’inizio del nuovo anno – aveva avvertito l’altro ieri Carraro -. Per gli imprenditori lasciare a casa i propri collaboratori è l’extrema ratio, anche perché è sempre più difficile trovare le competenze giuste». Resta la domanda di quanto potrà reggere la situazione nei prossimi mesi, senza segnali di ripresa. «Terremo aperta una finestra di attenzione su questi settori», dice il direttore di Veneto Lavoro, Tiziano Barone.

Le crisi aziendali e i licenziati

Vale poi la pena guardare nei comparti in crisi i licenziamenti economici e collettivi, effetto delle crisi aziendali. Da gennaio a novembre, tra metalmeccanico (2.173) e tessile-abbigliamento-concia-calzature (2.237) sono 4.763 i posti di lavoro cessati, 729 in più, +15% sul pari periodo 2023 (quando erano stati 4.034: 2.173 e 1.861 le voci nelle due categorie). Ma la voce aumenta anche del 10% tra fine ottobre e fine novembre 2024: sono 435 i rapporti chiusi in più registrati in un solo mese, considerando la differenza tra i periodi cumulati,rispetto ai 4.328 di fine ottobre.
Il quadro riflette la frenata dell’industria, che tra gennaio e novembre, dice Veneto Lavoro, ha visto diminuire le assunzioni del 7%, a 141 mila, diecimila in meno di un anno fa. Il saldo positivo dei posti creati scende di un terzo, tra 2023 e 2024, da 18 mila a 11.600.

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