di Mauro Giustozzi (Foto di Fabio Falcioni)
Studenti in gioco nell’avventura della prevenzione. E’ il progetto Podcastle del Dipartimento dipendenze patologiche dell’Ast Macerata, diretto da Gianni Giuli e rivolto alle scuole, progetto di durata biennale che è stato selezionato a livello nazionale e sostenuto dal Dipartimento per le politiche antidroga (Dpa) della Presidenza del Consiglio dei ministri.
Oggi alla biblioteca scolastica del liceo Classico Linguistico ‘Leopardi’ di Macerata è stata illustrata l’iniziativa che coinvolgerà inizialmente due classi del quarto e quinto di Classico e Linguistico per poi ‘contaminare’ tanti istituti scolastici della provincia.
Podcastle prevede un percorso formativo e laboratoriale che punta a prevenire l’uso di droghe e dipendenze: gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado saranno coinvolti in un approccio che integra education, gamificazione e produzione multimediale offrendo un’esperienza educativa estesa e profonda.
«Il tema delle tossicodipendenze e delle dipendenze patologiche sta acquistando nelle Marche una dimensione veramente preoccupante, riguarda fasce giovanile sempre di un età più bassa – ha detto l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini -. Con il dottor Giuli e il Dipartimento prevenzione della regione e con la presidente del Consiglio dei ministri abbiamo avviato un percorso diretto a verificare in che forma e in che termini si può contenere questo fenomeno. Voglio ricordare che sono presi in carico dal nostro sistema sanitario regionale 5500 ragazzi per droghe pesanti, oltre 1200 per droghe leggere tipo cannabis ed è preoccupante il fenomeno delle dipendenze patologiche dovute al computer alla playstation e da altri comportamenti che vede in carico oltre 1000 persone. Il progetto Podcastle della Regione, uno dei pochi finanziato dalla presidenza del Consiglio dei ministri sta a testimoniare l’impegno che mettiamo su queste tematiche ed è importante parlarne con gli studenti per affrontare il problema sempre più crescente del disagio giovanile».
Nel primo anno si terranno corsi di formazione e laboratorio podcast con gli studenti del classico: formazione su fenomenologia delle sostanze, effetti e rischi connessi e laboratori attraverso i quali i giovani allestiranno contenuti multimediali destinati all’informazione, sensibilizzazione e prevenzione destinati ai coetanei.
«Una proposta che abbiamo accolto con grande interessa questa dell’iniziativa Podcastle – ha sottolineato la dirigente scolastica del Leopardi, Angela Fiorillo – perché si sposa bene con iniziative già in atto nella nostra scuola. Soprattutto con il curricula dell’Educazione civica e con tutto il lavoro sull’orientamento perché si tratta di un progetto che esplora questi due versanti nell’anbito della prevenzione e per lo sviluppo di competenze trasversali.
Questo progetto coglie appieno queste due finalità visto che sono previsti lavoratori, il peer to peer ovvero l’apprendimento da pari che rinforza la dimensione motivazionale e di partecipazione dei nostri studenti. Sono le due le classi del liceo coinvolte nell’iniziativa con gli studenti che poi dissemineranno in tante altre scuole il progetto Podcastle». Nell’anno scolastico 2025/26 verrà implementata la seconda fase con gli studenti del Leopardi che apprenderanno le tecniche del peer to peer, ossia educazione tra pari, e porteranno messaggi di prevenzione e prodotti multimediali realizzati negli altri istituti scolastici della provincia. Progetti che saranno veicolati e rilanciati pure attraverso la piattaforma skillsgalaxy.it e profili social del progetto Stammibene.
«I dati delle dipendenze sono preoccupanti, c’è un abbassamento dell’età dei ragazzi che fanno uso di sostanze – ha ribadito il direttore del Dipartimento dipendenze patologiche dell’Ast Macerata, Gianni Giuli -. La prima dipendenza che si incontra nel territorio è l’abuso di alcol sotto i 18 anni, la droga più usata è la cannabis, la disponibilità di sostanza è elevatissima, circa 4000 tipi. Il web fa la sua parte in quanto la maggior parte di queste viene acquistati tramite internet non su strada dallo spacciatore. Poi ci sono gli allucinogeni che ritornano e aumenta l’uso di cocaina, con all’orizzonte l’allarmante pericolosissimo fentanyl. In questo progetto c’è un’alleanza tra soggetti diversi che è fondamentale per la prevenzione».
Il prefetto Isabella Fusiello ha rimarcato come in «Podcastle sia importante il coinvolgimento diretto dei ragazzi che hanno bisogno di esempi. Ai miei tempi alla scuola media o al liceo portavi un panino o una focaccia oggi purtroppo entrano altre sostanze. Bisogna anche implementare l’utilizzo gratuito di palestre e luoghi dove far incontrare e confrontare i nostri giovani» mentre la vice sindaca Francesca D’Alessandro ha detto che «senza informazione e formazione non c’è prevenzione. Questo deve coinvolgere pure gli insegnanti e le famiglie oltre agli studenti». Silvia Agnani, dirigente sociologico dell’attività di prevenzione del Ddp ha ricordato come «Podscastle si inserisce in una strategia complessiva che questo Dipartimento porta avanti da anni e che tocca tutte le scuole dell’Ast. Questo progetto è un tassello molto innovativo che si incastra in questo puzzle di iniziative che sono già in campo. L’attività di prevenzione deve usare il linguaggio ed un metodo adeguato altrimenti non arriva. Tutti gli interventi che facciamo devono essere sempre vicini ai ragazzi ed alle loro esigenze».
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