27 marzo 2024, l’ultima volta in campo della Rappresentativa Under 19. Erano i quarti di finale del Torneo delle Regioni, era la quasi rimonta contro l’Emilia-Romagna di Frimpong e compagni, era un’altra amarissima eliminazione dopo quella in Piemonte, sempre ai quarti, contro Bolzano. «Era» giustamente, perché 267 giorni più tardi è tempo di un nuovo inizio, quello di Biassono e del primo raduno di selezione con vista TDR 2025, la Sicilia e il tanto desiderato riscatto. Un appuntamento che si conclude con le reti di Yao e Kante, che mettono il punto esclamativo sulla contesa tra squadra verde e squadra arancione, ma soprattutto sui 42 giocatori visionati da Medici.
DA DI NOI A MORO, PASSANDO PER I SOLITI BUZZETTI E RENNER
Partire dalle basi, d’altronde per costruire anche il più alto dei grattacieli bisogna iniziare dalle fondamenta. Quelle di Matteo Medici sono il 4-3-3, scelto per le prime due formazioni in maglia arancione e verde chiamate ad affrontarsi. Da un lato Negri a dirigere tra i pali la difesa formata da Brambilla, Maffi, Boni e Duca, il duo di marca Rhodense Renner-Moro a centrocampo, Belingheri più avanzato, Ragni e Di Noi ai lati di Morotti, dall’altro porta affidata a Leoni, retroguardia con Conconi, De Rosa, Hasanaj e Doldi, Amissini e Giuliani in mezzo, Buzzetti più sulla trequarti, Osnato e Zambelli sulle fasce e Faye riferimento offensivo.
I titolari della squadra in verde: Leoni, Conconi, Doldi, Amissini, Hasanaj, De Rosa, Zambelli, Giuliani, Faye, Buzzetti, Osnato
Formazioni a specchio che danno vita a 45 minuti intensi, accesi al 10′ dal destro da fuori dell’«Ape» Buzzetti su tocco di Osnato, liberato da Giuliani dopo la verticalizzazione rasoterra di Hasanaj, che spicca nelle retrovie grazie alla sua fisicità. Per un 10 che chiama, quello della Lentatese e campione d’Italia nella scorsa stagione con la Rapp Under 17, però, c’è un 10 che risponde, ovvero Belingheri. Fresco di gol del pareggio contro l’AltaBrianza nell’ultima giornata di campionato, il 2006 dell’Olginatese si mette in mostra con un paio di accelerazioni palla al piede con cui taglia il campo e ribalta il fronte d’attacco. Come al 14′, quando parte in solitaria e allarga a sinistra per l’altro grande protagonista in maglia arancione: Di Noi. L’ala della Concorezzese controlla bene, si crea lo spazio per il tiro con un doppio passo e viene però murato da un puntuale Conconi.
Sempre il numero 11, poi, va vicino alla rete del vantaggio su una mischia da calcio d’angolo (16′), segnale che gli orange premono di più in fase offensiva. Merito anche della spinta a sinistra di Duca, oltre che del solito Belingheri, che al 21′ parte da centrocampo, si vede intercettare un filtrante da Hasanaj e poi cerca il jolly dalla lunetta, bloccato solo dall’onnipresente Conconi (21′). Invertito il campo, il copione non cambia troppo. Morotti conclude alto al volo su un cross di Brambilla (29′), poi gli arancio concedono giusto due tentativi agli avversari. Il più pericoloso il primo, quando Boni fa un retropassaggio un po’ troppo corto per Negri, costretto in uscita a chiudere lo specchio a Faye (36′). Il secondo, invece, è un mancino alto di Doldi su schema da calcio di punizione (40′), ultimo segnale prima dell’assalto orange nel finale, con Di Noi che si fa tutto il campo in contropiede prima di accentrarsi per provare un destro a giro murato (41′), Ragni che costringe alla respinta Leoni su punizione (43′) e Duca che si crea lo spazio per un cross teso su cui Moro non arriva in tempo (45′).
I titolari della squadra arancione: Negri, Brambilla, Duca, Renner, Boni, Maffi, Ragni, Moro, Morotti, Belingheri, Di Noi
Una sfida che mette in mostra proprio le qualità del terzino dell’Olginatese e del 2007 della Rhodense, molto bravo nella gestione della sfera e preciso nei passaggi, oltre che la rapidità di Belingheri, la pericolosità di Di Noi, preciso anche nel servire un paio di palloni d’esterno, e la naturalezza di Renner, che ondeggia a centrocampo come se non fosse il più giovane in campo. Sponda green, in un equilibrio che sottolinea anche Medici nel postgara, difficile non notare le movenze di Buzzetti, ma anche la personalità di un Osnato che si fa sentire con voce e scatti, la possenza di Hasanaj e la conduzione di Giuliani.
YAO-KANTE, DA BRESCIA ARRIVANO I PRIMI DUE GOL
Finito il tempo per i primi 22 convocati, Medici tiene ancora in campo Renner per gli arancio e Zambelli, autore di un paio di bei dribbling con l’uomo addosso, per i verdi, preparando altri due 4-3-3 a specchio. Al fianco del 2007 della Rhodense, campione d’Italia insieme a Buzzetti, a centrocampo prende posto Tomaselli, con Cavalli tendente alla trequarti. In difesa, invece, Gaverini, Cerone (primo giocatore nella storia della Tiranese a essere chiamato da una Rappresentativa regionale, nonché unico proveniente da una Seconda Categoria), Bisicchia e Bettanello si affidano all’instancabile guida di Andreoni dalla porta, mentre davanti nasce il trio Rapone-Kante-Colinati. Lato green, Braga indossa i guantoni alle spalle della retroguardia composta da Ziliani, Vismara, Facchinetti e Guida, Tartaro e Vavassori si prendono il centrocampo con Congia, Deldossi la fascia opposta a quella di Zambelli e Yao il cuore dell’attacco.
Secondo tempo in verde: Braga, Guida, Ziliani, Vismara, Facchinetti, Vavassori, Yao, Tartaro, Congia, Deldossi
Cambiati gli interpreti, la sostanza si modifica leggermente: ritmi elevati, ma anche qualche occasione in più. Tra gli arancio spicca subito per qualità Rapone, che al 3′ ne salta tre sul fondo dell’area di rigore e mette in mezzo un pallone a rimorchio non sfruttato dai compagni, mentre tra i verdi si accende l’asse del BSV Garda, con Congia che si accentra e cede a Yao la sfera da scaricare al centrocampista (5′). Proprio il numero 19, poi, chiude troppo il piattone sullo sfondamento a sinistra di Deldossi (7′), suonando un campanello a cui gli avversari rispondono con un’imbucata di Rapone per Kante, bloccato solo dall’ottima uscita di Braga (9′).
Un’occasione a testa prima del gol che sblocca la partita: palla in verticale a sinistra e bellissimo assist di prima intenzione di Congia per il compagno di club Yao, che questa volta il piattone lo apre eccome e batte il portiere sul primo palo. Al 18′ è quindi 1-0 per i verdi, che non tolgono il piede dall’acceleratore. Tuttavi, il destro di Congia su una mischia in area è troppo lento e impreciso (22′) e quello di Yao dopo il grande uno-due con Deldossi viene stoppato da Bisicchia (26′). Una volta riassestati, gli arancio tornano a farsi sentire con il destro a giro di Cavalli respinto in tuffo da Braga (32′), prima di segnare il definitivo 1-1, inventato da Kante: l’attaccante della RovatoVertovese gestisce benissimo un pallone sull’out di destra, scatta sul fondo, guadagna un rigore sul contrasto con Facchinetti e lo trasforma spiazzando il portiere avversario (42′).
Secondo tempo arancio: Andreoni, Bisicchia, Cerone, Bettanello, Gaverini, Tomaselli, Kante, Rapone, Colinati, Cavalli
È la rete che riconsegna una perfetta parità sotto tutti i punti di vista, e anche altre indicazioni utili a Medici. Se i due bomber della bergamasca, Yao e Kante, gol a parte, si mettono in mostra per accelerazioni e doti fisiche, tra i verdi non passano inosservate le imbucate di Deldossi, il mancino di Congia e le letture difensive di Vismara, bravo sia in anticipo che ad agire alle spalle dell’attaccante, mentre gli orange vantano un Bisicchia che spesso legge bene i tempi di gioco e cerca di alzare il baricentro (anche da difensore centrale, nonostante la posizione di terzino nella Fucina), oltre a un Rapone qualitativamente impressionante, al di là di qualche scelta rivedibile.
IL TABELLINO
ARANCIONE-VERDE 0-0
ARANCIONE (4-3-3): Negri, Brambilla, Duca, Renner, Boni, Maffi, Ragni, Moro, Morotti, Belingheri, Di Noi.
VERDE (4-3-3): Leoni, Conconi, Doldi, Amissini, Hasanaj, De Rosa, Zambelli, Giuliani, Faye, Buzzetti, Osnato.
ARBITRO: Davenia di Monza.
ARANCIONE-VERDE 1-1
RETI: 18′ Yao (V), 42′ rig. Kante (A).
ARANCIONE (4-3-3): Andreoni, Bisicchia, Renner, Cerone, Bettanello, Gaverini, Tomaselli, Kante, Rapone, Colinati, Cavalli.
VERDE (4-3-3): Braga, Guida, Ziliani, Vismara, Facchinetti, Vavassori, Zambelli, Yao, Tartaro, Congia, Deldossi.
ARBITRO: Davenia di Monza.
LE PAROLE DI MATTEO MEDICI
«Non vedevamo l’ora. – e non la vedevano un po’ tutti, ma in particolare Matteo Medici, allenatore della Rappresentativa Under 19, che commenta così il ritorno in campo della selezione lombarda – L’attesa è stata lunga, non poter rientrare in campo prima ci ha allungato i tempi, ma forse ha messo più in difficoltà l’Under 15 e 17. Io bene o male con l’Under 19 ritorno su un discorso vecchio, senza aprire polemiche, ovvero che di 2006 ne giocano tendenzialmente pochi ed è più facile tenerli controllati. Mancava il campo, mancava ai ragazzi e sicuramente è stato bello». Un primo raduno che arriva a fine dicembre, periodo solitamente di amichevoli e prime scelte fatte, non di selezioni appena iniziate. Come rimettersi dunque in pari con il tabellino di marcia? Secondo il ct «non si recupera il tempo perso, diventa difficile. Credo che probabilmente ci rivedremo a gennaio con il secondo raduno e poi inizieremo le amichevoli».
Da segnare sul calendario, dunque, un ipotetico 16 gennaio per il secondo giro di selezioni, inizialmente previsto per il 28 dicembre. Quello appena concluso, invece, lascia buone sensazioni a Medici: «A differenza degli altri anni, oggi è stato difficile poter definire qualcosa di super perché il livello era veramente alto, ed è positivo. Non si è evidenziato un fenomeno perché nel contesto faceva fatica a fare il fenomeno». Un gruppo in cui spiccano anche tre classe 2007, una novità rispetto agli ultimi anni: «Ho sempre cercato di giocare con l’annata di riferimento, ma sono ragazzi che se lo meritavano. Li conoscevo, hanno vinto il loro Torneo delle Regioni e li ho portati in Molise (Torneo di Corpus Domini), quindi c’era qualche profilo interessante da vedere, anche perché si sono ritagliati uno spazio importante già da quest’anno in prima squadra in Eccellenza piuttosto che in Promozione, quindi era giusto rivederli, poi vedremo cosa succederà da qua ad aprile».
Assenti invece i 2005, che non dovrebbero poter prendere parte al prossimo TDR. In programma, infatti, ci sarebbe un cambio di regolamento che toglierà l’impiego dei fuoriquota.
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