Rimborso via PEC per volo in ritardo o cancellato

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Il 2024 è stato l’anno nero dei trasporti aerei: in tutta Europa, Italia inclusa, si sono registrati disservizi senza precedenti, tra voli cancellati e in ritardo. Il periodo peggiore è stato quello estivo, e più precisamente da giugno a settembre 2024, quando si è registrato il 48% del ritardo in più rispetto al 2023.

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Circa 26 mila voli sono stati cancellati, lasciando a terra circa 4 milioni di passeggeri (Fonte: QuiFinanza). I ritardi sono stati causati da maltempo, carenza di personale e difficoltà organizzative delle compagnie aeree. L’incapacità di compagnie aeree e aeroporti di adattarsi alla crescente domanda ha portato a costi significativi, tra cui spese operative aggiuntive, rimborsi e compensazioni, per un totale stimato tra 1,44 e 1,77 miliardi di euro. In questo contesto, le normative per il rimborso di voli cancellati e in ritardo sono state semplificate. In Italia, il Tar del Piemonte ha stabilito che la restituzione del denaro per un volo cancellato o in ritardo si può chiedere tramite posta elettronica certificata. Vediamo quali sono le principali novità e come chiedere il rimborso via PEC per volo in ritardo o cancellato.

Volo in ritardo o cancellato: le nuove regole per chiedere rimborso via PEC

Il Regolamento UE 261/2004 garantisce ai viaggiatori risarcimenti da 250 a 600 euro per ritardi superiori a tre ore, cancellazioni e overbooking. Nonostante ciò, ancora pochi passeggeri chiedono il rimborso rispetto a quanti ne avrebbero diritto, perché magari non conoscono questa possibilità o perché giudicano i procedimenti per la richiesta troppo macchinosi e difficili, soprattutto se non si ha dimestichezza con il digitale.

Fortunatamente, nel 2024 le cose sono cambiate in meglio grazie a una svolta introdotta dal Tar Piemonte, che ha abolito l’obbligo del tentativo di conciliazione per i passeggeri che desiderano ottenere il rimborso per voli in ritardo o cancellati.

Tale obbligo, imposto nel 2023 dall’Autorità di regolazione dei trasporti (ART), comportava costi e tempistiche aggiuntive per i consumatori, scoraggiandoli dal richiedere i rimborsi.

Ma come è cambiata la regola? Tutto è partito da un passeggero che è stato informato del volo cancellato solo pochi minuti prima di partire. Quando la compagnia aerea ha negato il rimborso, l’uomo si è rivolto a uno studio legale, e dopo diversi ricorsi, si è arrivati alla sentenza del Tar Piemonte a Torino che ha stabilito la fine dell’obbligo di tentare una riconciliazione con la compagnia aerea, che rappresenta un vero e proprio ostacolo all’esercizio dei diritti dei viaggiatori. Infatti, molti si sentivano disincentivati a procedere proprio a causa della complicata procedura burocratica da effettuare collegandosi alla piattaforma “Conciliaweb” di AGCOM.

Fortunatamente oggi non è più così: grazie a questa sentenza è possibile inviare una semplice PEC alla compagnia aerea per avviare la procedura di rimborso. Insomma, ecco un altro enorme vantaggio di attivare una casella PEC.

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Questa decisione restituisce ai consumatori una procedura più snella e accessibile, riducendo significativamente i tempi necessari per ottenere una risposta e semplificando l’esercizio dei propri diritti.

Vantaggi del nuovo sistema di rimborso via PEC

I vantaggi della semplificazione sono infiniti. Innanzitutto, la procedura non è solo più semplice, ma proprio immediata proprio grazie al semplice invio di un’email di posta elettronica certificata.

Inoltre, si abbattono i costi: nessuna spesa legata alla procedura di mediazione o ricorsi legali, ma solo i costi di una semplice casella PEC.

A ciò si uniscono i tempi più rapidi poiché le compagnie aeree sono obbligate a rispondere entro pochi giorni alla richiesta di rimborso, e una maggiore trasparenza. Infatti, la PEC rappresenta una traccia documentale chiara e ufficiale, utile per eventuali contenziosi.

Questi aspetti rendono la PEC uno strumento fondamentale per i passeggeri che desiderano far valere i propri diritti senza inutili complicazioni.

Come chiedere il rimborso via PEC per un volo cancellato

Per chiedere con successo un rimborso via PEC è necessario:

  • raccogliere tutti i documenti necessari: prenotazione del volo con il costo sostenuto, carta di imbarco, mail e avvisi di cancellazione o ritardo del volo, con data di invio chiara, per capire qual è stato il preavviso. Questi documenti si dovranno allegare alla PEC.
  • Scrivere l’email di posta certificata, realizzando un testo chiaro e dettagliato. Indicare anche il numero di prenotazione e il numero del volo, il motivo della richiesta di rimborso, ma anche le coordinate bancarie per il pagamento.
  • Citare nel messaggio il Regolamento CE n. 261/2004
  • Indicare l’importo richiesto in base al prezzo sostenuto per il biglietto

È fondamentale assicurarsi di ricevere la conferma di consegna, che rappresenta una prova legale della richiesta. A tal proposito, è importante utilizzare un servizio di posta certificata sicuro e a norma di Legge come Libero Mail PEC.

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