In Piemonte un villaggio di case sugli alberi

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Sono molti quelli che, anche da adulti, sognano di avere una casa sull’albero. Quando si pensa alle case sugli alberi, il pensiero vola subito verso scenari fiabeschi, pieni di echi di storie di avventure. In Piemonte, nella zona nord-est, tra i Monti Pelati e Castellamonte, esiste un piccolo villaggio che ha trasformato questa fantasia in realtà quotidiana.

Un villaggio arboricolo nascosto tra gli alberi di castagno

Qui, tra la natura incontaminata e la tranquillità delle colline, il villaggio arboricolo sorge come un angolo nascosto, dove le case non sono poggiate sulla terra, ma tra i rami degli alberi. Non si tratta solo di un’architettura innovativa, ma di un modo di vivere che si fonde perfettamente con l’ambiente circostante, in un equilibrio che invita al rispetto e alla simbiosi con la natura. Ogni abitazione è costruita per non disturbare il paesaggio, ma per inserirsi armoniosamente tra le fronde degli alberi, come se fossero sempre state lì.

Le case, piccole e accoglienti, sono fatte di materiali naturali e sostenibili, in sintonia con la filosofia che ispira questo villaggio. qui la vita scorre lentamente, seguendo i ritmi della natura, dove l’aria è fresca e pulita e il contatto con l’ambiente è totale. Non è solo un luogo dove vivere, ma un vero e proprio rifugio per chi cerca una connessione profonda con il mondo naturale. In questo angolo di Piemonte, il sogno di un’infanzia che sembrava impossibile, da tempo è diventato realtà.

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Una casa sull’albero scattata in un qualche luogo nel mondo Foto [apichart609]/stock.adobe.com

Un magico luogo, dove privacy e comfort sono garantiti

Questo villaggio tiene segreta la sua posizione dove le case sono costruite a diversi metri di altezza da terra. Tanto per proteggere la privacy delle famiglie che ci vivono, quanto per salvaguardare l’ambiente da un’invasione di turisti. Non fa che affascinare questa scelta di vita che sembra uscita direttamente da un racconto a metà strada tra il fantasy e le atmosfere del Bosco vecchio di Dino Buzzati.

Tuttavia, a differenza di quanto si potrebbe facilmente immaginare, queste case sugli alberi e la vita di chi ha scelto questo sentiero, non è affatto priva di comfort o tecnologia. Sin dalle prime abitazioni, risalenti al 2002, è stato deciso di unire il desiderio di vivere in modo più sano, a stretto contatto con la natura, alle comodità dei tempi moderni.

Le case non sono rifugi rustici, ma vere e proprie abitazioni ben progettate, con tutti i comfort necessari per vivere in modo sostenibile senza rinunciare alla modernità. Impianti solari, sistemi di raccolta dell’acqua piovana e strutture che permettono di mantenere l’autosufficienza energetica. La connessione con il mondo esterno è garantita dalla tecnologia, ma non a scapito della serenità e del rispetto per l’ambiente che circonda queste abitazioni.

Questo villaggio rappresenta dunque una fusione unica tra il sogno di vivere sospesi tra gli alberi e la realtà di una vita contemporanea, in cui la sostenibilità e il benessere quotidiano sono al centro della scelta abitativa. Un luogo dove la natura è protagonista, ma non in modo romantico o idealizzato: qui, gli abitanti vivono una vita equilibrata, moderna e rispettosa, tra l’efficienza delle tecnologie di oggi e la bellezza di un paesaggio che sembra appartenere a un’altra epoca.

Un altro capolavoro di falegnameria costruito in un bosco in qualche luogo nascosto [Daderot, CC0, Wikimedia Commons]

Libertà, natura e comunità

Le persone che abitano in questo villaggio non sono eremiti o visionari, ma professionisti di vario genere. Hanno scelto di lavorare in città ma di addormentarsi in una casa di legno, con il solo frusciare delle foglie a far da sottofondo ai propri sogni. Ognuno di loro ha deciso di costruire la propria abitazione, assumendosi la responsabilità di realizzare uno spazio che rispecchi i propri desideri e bisogni. Tuttavia, questo non significa che siano soli. Gli abitanti più esperti e i veterani del villaggio sono sempre pronti a offrire il loro aiuto e la loro esperienza, facendo di questa comunità un luogo dove la collaborazione è essenziale, ma senza rinunciare alla libertà individuale.

L’idea di fondo di questo villaggio non è solo quella di allontanarsi dalla frenesia e dalla vita frenetica delle grandi metropoli, ma anche riscoprire un senso di comunità che sembra essersi perso nella corsa al successo e nella solitudine delle città moderne. Qui, infatti, la vita è fatta di gesti condivisi e di relazioni autentiche. Una delle tradizioni più significative è quella di condividere i pasti: ogni volta è un momento di incontro, di dialogo e di condivisione. Il pranzo, in particolare, è preceduto dal suono squillante di una conchiglia, che annuncia l’inizio del pasto. Richiama tutti a riunirsi, creando un rituale collettivo che celebra il legame tra gli abitanti e la natura che li circonda.

Questo luogo non è solo un rifugio fisico, ma un luogo in cui si riscopre il valore della solidarietà e dell’aiuto reciproco. La vita quotidiana si intreccia con la bellezza di un mondo naturale ancora intatto. Non è solo un esperimento di vita alternativa, ma un vero e proprio ritorno a un modo di vivere più semplice, ma più ricco di significato.

[CaseGrillot, CC0, Wikimedia Commons]

In Piemonte le persone vivono in fusione con la natura

Le case sono collegate fra loro da passerelle e ponti e, in questo contesto in cui le abitazioni si fondono con la semplicità della natura circostante, non esistono strade o asfalto e la vita quotidiana si svolge a un ritmo diverso. Le passerelle che si snodano tra gli alberi permettono agli abitanti di spostarsi senza mai toccare terra, creando una rete di connessioni che unisce ogni abitazione senza interferire con l’ambiente.

Questo villaggio, dunque, è una piccola e rara comunità che si trova a soli quattro chilometri dal primo centro abitato, ma sembra appartenere a un altro mondo. Nascosta tra le chiome di alberi di castagno, protetta da un sentiero che ne preserva la privacy. La comunità vive immersa in un’atmosfera di serenità, lontano dal caos e dall’inquinamento delle città. Ogni abitante ha trovato la propria dimensione, riscoprendo un legame profondo con la natura e una nuova forma di felicità, più semplice ma sicuramente più autentica.

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