Consolidare il presente per continuare a essere protagonista migliorando il proprio posizionamento attraverso investimenti, nuove visioni e progetti innovativi.
Il Porto di Taranto si proietta verso un futuro caratterizzato da sostenibilità e innovazione, seguendo le linee guida del Piano Operativo Triennale 2023-2025 dell’Ente.
La strategia dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio (AdSPMI) guidata da Sergio Prete punta a una transizione energetica e ambientale all’avanguardia, con un impegno concreto verso la riduzione delle emissioni e l’adozione di tecnologie green, superando le criticità legate alla crisi siderurgica e logistica. I progetti chiave del Porto di Taranto viaggiano nel segno delle energie rinnovabili, puntando alla diversificazione delle attività portuali ma anche al consolidamento dei traffici crocieristici e a nuove sinergie con la Città e gli stakeholder.
Tra le iniziative messe in campo, vi è la candidatura del Porto di Taranto per l’insediamento della cantieristica dedicata alla realizzazione di floaters per l’eolico off-shore, con cui l’Ente, congiuntamente all’AdSP del Mare Adriatico Meridionale, ha candidato Taranto quale hub energetico del Mediterraneo, promuovendo lo sviluppo della tecnologia eolica offshore nello scalo jonico, già presente con il grande stabilimento della Vestas Blades Italia s.r.l..
La recente concessione accordata alla stessa Vestas, per la gestione della piattaforma logistica, rafforza inoltre, il ruolo del porto nell’innovazione industriale e logistica. A Taranto, infatti, è in fase di produzione la pala eolica più grande al mondo, la V236, che sarà spedita via mare verso siti internazionali, dimostrando la centralità di Taranto nella produzione e logistica delle rinnovabili .
Parallelamente, il parco eolico offshore Beleolico, già operativo, rappresenta un esempio concreto di produzione energetica sostenibile direttamente collegata al porto .
Tra gli ulteriori progetti green vi sono gli interventi programmati nell’ambito del PNRR per l’elettrificazione (OPS) di tre banchine del porto di Taranto, tra cui quelle pubbliche dello scalo, con l’obiettivo di intercettare, tra l’altro, la crescente richiesta del segmento crocieristico rispetto all’uso di banchine green.
Sempre in ambito di transizione energetica, il porto di Taranto è stato identificato come hub strategico per l’idrogeno verde, grazie al progetto Puglia Green Hydrogen Valley che vedrà la realizzazione di un impianto di produzione di idrogeno su larga scala . Inoltre, l’AdSP è tra i partner di Energie Salentine Srl nell’ambito di un progetto IPCEI (Important Projects of Common European Interest) che si propone di installare in ambito portuale un impianto per la produzione di idrogeno verde alimentato da energia prodotta con fonti rinnovabili e generato dal processo di elettrolisi dell’acqua avente una potenza in assorbimento elettrico di 400 MW.
La transizione verde si accompagna all’innovazione, come nel caso di FAROS, il primo acceleratore italiano nato a Taranto e dedicato a startup in ambito blue economy. Innovazione è anche sviluppo tecnologico che l’Ente sta concretizzando con l’adozione del 5G e l’avvio di un sistema di monitoraggio ambientale integrato per valutare l’impatto delle attività portuali su tutte le matrici ambientali di interesse: acqua marina e acqua sotterranea, aria, rumore, suolo, sedimenti, flora e fauna, organismi filtratori, benthos.
Questi strumenti non solo accelerano l’iter autorizzativo, ma promuovono la creazione di un ecosistema portuale intelligente e responsabile.
Con il mandato del Presidente Prete – ormai prossimo alla conclusione – il bilancio è chiaro: la visione strategica ha trasformato Taranto in un modello di porto aperto, multifunzionale e sostenibile, la cui attrattività è aumentata anche grazie agli incentivi della ZES e della Zona Franca Doganale. Lo scalo ionico, con il supporto delle comunità locali e internazionali, tende a consolidare il suo ruolo di hub intermodale del Mediterraneo, preparandosi a sfide e opportunità sempre più green e in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile a livello UE e globale.
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