Tecnologia e natura procedono in sintonia

Tutti quanti sogniamo un nuova mobilità.

Più moderna ed ecologica, confortevole e razionale. In grado di soddisfare le nostre necessità di spostamento, integrandosi nel miglior modo possibile con l’habitat che ci circonda, senza inquinare e senza far rumore. L’esigenza è maggiormente sentita se si è a contatto della natura dove l’esigenza di rispettare l’ambiente diventa un desiderio ancora più sentito. Uno dei posti più ambiti d’Italia, e quindi del pianeta vista l’unicità della nostra Penisola, sono la Alpi, la catena montuosa regina d’Europa. Fra queste montagne mozzafiato svettano le Dolomiti di cui una della gemme più rigogliose è senz’altro Madonna di Campiglio. I panorami in grado di togliere il fiato sono un dono che va amorevolmente preservato, dando lo stesso, a visitatori e residenti, l’immenso piacere di vivere a contatto con certe meraviglie. 
Proprio nella località del Trentino è partito quest’anno uno dei progetti più interessanti, frutto della collaborazione ormai più che decennale del paese alpino con Audi, il premium brand automobilistico che ha messo al centro della sua visione proprio l’ambiente montano visto che è storico partner della Federazione internazionale di sci. E non certo soltanto perché le sue vetture sono state le prime ad adottare la trazione integrale ribattezzata ad Ingolstadt “quattro”. La condivisione dei valori, che sono gli stessi dei propri clienti, è molto più profonda e collaborativa. L’anno che volge al termine è il primo del progetto Mountain Progress Lab (MPL) presentato a Madonna di Campiglio nel mese di gennaio durante la seconda edizione di “Campioni in pista” e l’ufficializzazione dei team Ducati (marchio di proprietà di Audi AG) per la stagione dei motori. Un’annata parecchio ricca dal punto di vista dei risultati in cui la casa di Borgo Panigale ha lasciato agli avversari poco più che le briciole.

CONOSCENZA E INNOVAZIONE

L’iniziativa, nel segno di un rinnovato impegno supportato dalla ricerca, dalla conoscenza e dall’innovazione, incoraggia l’idea di una località all’avanguardia nella mobilità e sempre più “e-destination”. Un luogo che diventi da un lato modello virtuoso nella gestione degli spostamenti veicolari e, dall’altro, esempio di destinazione guidata da un approccio digitale e innovativo per migliorare l’offerta turistica, gestire i flussi e rendere la vacanza un’esperienza più interattiva, personalizzata e accessibile. Il progetto, supportato da Audi, è condotto in collaborazione con Azienda per il Turismo, gli enti territoriali (Comune di Pinzolo, Comune di Tre Ville, Comune di Bocenago, Comunità delle Regole Spinale e Manez, Parco Naturale Adamello Brenta) e Trentino Marketing che assumono insieme ogni decisione. In più ci sono il contributo scientifico dell’Università degli Studi di Trento e di H-Farm, uno dei principali hub europei di innovazione che, nel suo campus situato tra Treviso e Venezia, integra start-up, imprenditoria, tecnologia e formazione. Nel 2024, quindi, Madonna di Campiglio si è così trasformata in un laboratorio a cielo aperto dotato di tecnologia diffusa per la raccolta di dati sulla qualità ambientale e i flussi delle automobili. 
Cuore pulsante della proposta una flotta di veicoli “full electric” (BEV, Battery Electric Vehicles) di Audi Q4 e-tron equipaggiate con rilevatori mobili capaci di registrare dati lungo quattro Eco-routes scelte per questa funzione e individuate nelle direzioni Vallesinella, Malghette, Patascoss, piana di Nambino. Lo sport utility compatto totalmente a batterie del costruttore bavarese si è comportato come una “sentinella del territorio” e, attraverso specifici sensori posizionati in un contenitore sopra il tetto, ha rilevato indicatori fondamentali per conoscere lo stato di salute dell’ambiente. Sugli altri spiccano: l’evoluzione della temperatura, l’andamento barometrico, l’umidità dell’aria, la presenza di biossido di azoto, la concentrazione di polveri sottili (PM2.5 e PM10). Questi dati hanno integrato altre informazioni raccolte da sensori fissi posizionati lungo le Eco-routes. Il monitoraggio proseguirà nell’inverno 2024/25 lungo le aree accessibili anche nella stagione fredda mentre i dati, una volta elaborati, saranno condivisi con appositi canali.

SMART HUB DEI QUATTRO ANELLI

L’esperienza di guida elettrica ha avuto come punto di partenza il nuovo Smart Hub griffato Audi posizionato sulle sponde del Laghetto di Campiglio che, oltre a ospitare una stazione di ricarica Ewiva ad alta potenza, è il punto di partenza per l’esperienza, oltre che spazio polifunzionale, elegante e confortevole, per lo smart working in montagna. Ospiti e residenti della località alpina hanno avuto un ruolo attivo e dato un rilevante contributo al progetto partecipando all’esperienza interattiva nell’abitacolo dell’innovativo Suv a elettroni. Nel salotto viaggiante delle “Audi-sentinella” i passeggeri sono stati invitati a dialogare con l’intelligenza artificiale che, oltre a fornire informazioni utili sui punti d’interesse ambientale, poneva alcune domande su abitudini, stili di vita e percezione della sostenibilità. MPL sta dimostrando che i flussi veicolari e l’ambiente possono essere niente affatto in antitesi. I dati forniti su base scientifica possono indirizzare le scelte, migliorare la mobilità, implementare la vivibilità e assumere decisioni di tutela per il territorio che superino questo dualismo soltanto apparente.
Intanto, cosa fondamentale, nel percorso di progetto si studia e si fa crescere la consapevolezza ambientale nell’ampio pubblico di ospiti e residenti. La mole di informazioni rilevate saranno divulgate e impiegate per decidere in maniera più consapevole ed efficiente la gestione dei flussi turistici e sviluppare un turismo diffuso nel tempo e nello spazio, ovvero che valorizzi periodi più lunghi rispetto alle stagioni consuete e luoghi diversi dai percorsi abituali. In conclusione per Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio, MPL-Mountain Progress Lab rappresenta un passo rilevante verso il miglioramento della vivibilità, tema prioritario nel “Piano strategico pluriennale”. Per l’azienda bavarese, invece, è l’approfondimento di un modello finalizzato a creare un ecosistema di mobilità sostenibile potenzialmente esportabile.