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PISTOIA – Guardare al futuro con fiducia, investire nei giovani, nella sostenibilità e nella comunità, puntare sull’aspetto sociale, fare rete all’interno di un settore di nicchia ma di assoluta eccellenza e in buona salute.
Al Nursery Campus di via Bonellina a Pistoia si sono tenuti oggi pomeriggio i tradizionali auguri di buon Natale alla città e agli esponenti del mondo politico, istituzionale e imprenditoriale da parte dell’azienda Vannucci Piante, una delle imprese leader nel comparto vivaistico del territorio.
Un’occasione di incontro, di scambio di auguri e regali, ma anche e soprattutto un appuntamento sempre utile per tracciare un bilancio generale dell’anno che si sta per concludere e per lanciare appelli, idee e progetti per l’anno a venire, in vista delle sfide da affrontare in un futuro assai vicino.
Il momento conviviale dell’evento è stato infatti preceduto, come di consueto, da alcuni interventi di rappresentanti di enti e istituzioni, a partire dai saluti del sindaco Alessandro Tomasi. “Dobbiamo fare un sincero augurio soprattutto a chi fa impresa – ha esordito – e tutti i giorni si alza con i propri pensieri su come sviluppare nuovi business, aprire nuovi mercati, far crescere la propria azienda, su come arrivare alla fine del mese e pagare gli stipendi dei dipendenti. Dobbiamo rendere grazie agli imprenditori qui presenti che rappresentano il motore del tessuto economico della nostra comunità e che si impegnano perché la città cresca e il lavoro sia sicuro. Quest’anno è stato molto impegnativo ma il prossimo lo sarà ancora di più nell’ottica di costruire e fare cose importanti insieme”.
Dopo un ricordo di Luigi Bardelli, al quale la famiglia Vannucci ha voluto tributare un omaggio per il suo impegno sociale a favore della città, Andrea Massaini, marketing manager di Vannucci Piante, ha illustrato i principali elementi che ispirano l’attività dell’azienda e che sono rivolti verso l’ambito sociale, aspetto primario nella visione imprenditoriale di Vannucci.
In primo luogo un ideale di benessere aziendale ripreso dall’esperienza di Adriano Olivetti, oggi definito come “sicurezza psicologica”, ovvero il clima che si respira al lavoro quando ci si sente tranquilli di potersi esprimere liberamente anche con punti di vista diversi da quelli del “capo”. Poi la sicurezza nei luoghi di lavoro, tema di drammatica e scottante attualità, che l’azienda intraprende con politiche di prevenzione attraverso la formazione dei lavoratori che deve avvenire anche in maniera “orizzontale” tra colleghi. E ancora i processi di inclusione rivolti a ragazzi che stanno dando all’azienda bellissimi esempi di umanità, insieme all’aspetto legato alla responsabilità nei confronti dell’ambiente e del territorio.
“I temi della sostenibilità e del verde – ha sottolineato Massaini – non devono essere solo uno slogan a parole, ma devono spingere ad agire nel segno di una rinnovata consapevolezza. Il nuovo catalogo delle piante di Vannucci e il suo claim vogliono proprio sottolineare il fatto che le piante non hanno più una funzione puramente estetica e ornamentale, ma incidono sulla nostra salute e portano benefici ai privati e alle comunità tramite il verde pubblico e urbano”.
“Apparteniamo a un settore che ha attraversato un ultimo anno complicato – ha poi evidenziato Vannino Vannucci, CEO dell’azienda, nel suo messaggio – il vivaismo ha bisogno di essere tutelato e incentivato anche con interventi da parte delle istituzioni, per poter sviluppare una visione che nel nostro caso guarda ai prossimi vent’anni.
Ci vogliono strumenti adeguati per leggere i cambiamenti del prossimo futuro, ma al presente non mancano le note positive: il vivaismo di Pistoia ha iniziato a riflettere sulla possibilità di dare al settore una prospettiva ancora maggiore, ci siamo riuniti anche con aziende estere e dai nostri incontri sono venuti fuori spunti molti interessanti. Però ci vuole programmazione, abbiamo firmato un protocollo e siamo orgogliosi del fatto che il vivaismo pistoiese e in particolar modo la nostra azienda abbia avuto il riconoscimento di una leadership a livello internazionale, a breve parteciperemo alla fiera di Essen in Germania per sviluppare ulteriormente tali sollecitazioni.
Fondamentale è inoltre il concetto di filiera: ormai le aziende vivaistiche non lavorano più da sole ma fanno rete, il vivaismo è una produzione di nicchia ma a differenza di altri settori ha questa caratteristica peculiare.
Per il prossimo anno continueremo a lavorare sui giovani dal punto di vista professionale e formativo, perché essi rappresentano il nostro futuro. Non è un settore facile o particolarmente ambito, però stiamo collaborando con altre associazioni e aziende per progetti condivisi a beneficio di tutti, come quello sul riciclo della plastica usata nei vivai.
A Pistoia c’è un vivaismo vivo e sano, che può ancora esprimere potenzialità”.
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