Shopping di Natale, spese in calo ma resiste l’extra lusso delle griffe

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“In regalo vorrei un lavoro per mia madre, l’ha perso a due settimane dalle feste”, firmato Dario. È uno dei tanti biglietti sull’albero di Natale nella sala della libreria Mondadori nella galleria Umberto, al centro di Napoli. Due ragazzi si fermano a leggerli tutti, “il quarto scudetto del Napoli”, è il regalo che chiede Antonio.

Su un altro è scritto con una grafia minuta “vorrei che la mia famiglia ritrovasse la serenità dopo una grave perdita subita”, lasciato anonimo. Nello store in tanti sono alla ricerca di regali per amici e parenti. I libri sono una delle scelte preferite dai giovani, a dispetto delle classifiche sul calo drastico di lettori. «Io ne ho comprato uno di fumetti per mio fratello», dice Roberto studente di 17 anni, che stringe il suo pacchetto. File anche alla Feltrinelli di Piazza dei Martiri, una coppia ha in mano 4 volumi. «Sono per noi, i regali migliori sono quelli che ti fai da solo», dice il marito che guarda contento la copertina del romanzo di Stephen King. Alla Feltrinelli il regalo più gettonato, però, è un altro, «quest’anno regalano tutti vinili. Soprattutto la collezione di Pino Daniele».

I prezzi vanno dai 40 ai 100 euro, una signora anziana ha un titolo scritto su un fogliettino di carta,«mi costa 60 euro e non so chi è Taylor Swift. Ma va bene così, devo accontentare uno dei 5 nipoti», racconta alla dipendente Feltrinelli.

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– NAPOLI 21 DIC 2024 – Shopping Natalizio Via Toledo 

Per Napoli e la Campania sono giorni fondamentali per avere un bilancio completo sulle festività 2024. Si tratta di provare a recuperare perchè rispetto all’anno scorso gli acquisti segnano al momento un calo tra il 10 e il 15%. «Vediamo se risaliamo in questi ultimi giorni. Ce lo dobbiamo augurare per la Campania. È chiaro che si tratta di una regione più povera rispetto a quelle del nord, le famiglie soffrono di più. Ma quest’anno è peggio. Tra bollette e altri aumenti, resta pochissimo», dice con preoccupazione Vincenzo Schiavo, presidente Confesercenti Napoli.

Legge uno studio: «Le stime dicono che da noi si spendono tra i 170 e i 190 euro a persona, quasi 100 euro in meno del nord. Nei prossimi giorni sapremo se lo shopping di chi ha aspettato la tredicesima ci aiuta» si augura Schiavo.

È d’accordo Confcommercio che ha identiche previsioni: «Dopo il florido periodo natalizio del 2023 le aspettative erano abbastanza alte. Ma purtroppo sono andate deluse, registrando un -15%», conferma Alfredo Catapano del direttivo dell’associazione di categoria.

«Il calo è dovuto al minore numero di turisti e anche ad un abbassamento del tetto di spesa che ogni famiglia si è data per i regali natalizi. Notiamo infatti una notevole riduzione dello scontrino medio».

Chi compra gioielli o elettronica, settore che resiste alla crisi, prova a rateizzare. Una gioielleria di via Toledo lo propone in vetrina, “paghi a rate in 12 mesi senza interessi”. A soffrire di più è l’abbigliamento.

Nella difficoltà attuale comunque maglioncini e borse vanno per la maggiore.

«Io regalo pigiami a tutti, rossi e a tema natalizio», dice convinta una donna uscendo dal negozio di una grande catena con la vetrina interamente dedicata all’intimo. Seguono i profumi, preferenza nel 42% degli intervistati da Confesercenti, al terzo posto i giocattoli.

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Folla anche ai mercatini di Natale. «Voglio regalare alle mie amiche le pietre al quarzo, costano 15 euro e portano fortuna», dice Antonella, arrivata in via Toledo da Scampia. C’è chi, però, risparmia tutto l’anno per vedere felice la figlia. Anna e Giovanna arrivano da Aversa e sono tra i clienti in attesa della lunghissima fila alle 15 dinanzi all’elegante ingresso di Louis Vuitton, in via dei Mille.

«Spero solo non finisca il tipo di borsa che piace a lei, gliela devono personalizzare con le iniziali», sospira la mamma. Dietro di loro una trentenne in pelliccia si inserisce: «Aspettiamo, ma per una borsa come questa ne vale la pena». Nessuno si fa spaventare dal prezzo, dai mille ai 2.550 euro e anche di più. Sono eccezioni nel mondo dorato dell’extra lusso.

Fila anche da Hermes e Gucci. Ma il quadro generale racconta altro. Neanche al Vomero le cose vanno bene. «Molta folla che non sempre si trasforma in acquisti, in tanti preferiscono lo shopping online o regali low cost. C’è poi una oggettiva difficoltà a raggiungerci considerata la prolungata chiusura della funicolare ed il traffico folle.

Ancora una volta manca un piano viabilità», protesta Georgia Forte, rappresentante Confcommercio del Vomero.



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