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UNA VERA E PROPRIA mappa virtuale sulla criminalità e sui fenomeni di degrado urbano in Italia. Città per città, quartiere per quartiere, via per via. Ogni fatto è descritto nei particolari, rimanda a dei link del web e permette di capirne di più. Un sistema online nato grazie alla start up MineCrime di Ancona. Al centro di tutto ciò c’è anche l’Intelligenza artificiale che consente di raccogliere, verificare, pulire e geo-codificare i dati, costituendo un vero e proprio osservatorio digitale sulla sicurezza. Ma poi a trasformare e interpretare le componenti ci pensano Giacomo Salvanelli, 33 anni, fondatore e amministratore delegato della realtà (nella foto in alto) insieme ai soci Samuel Piatanesi, 28 anni, e Luca Ruschioni, 27enne. Con sede legale e operativa nel capoluogo marchigiano, MineCrime conta su un ufficio a Milano, dentro l’università Bocconi, con l’ateneo privato che è stato tra i primi clienti della start up e ne è anche un micro investitore. “Siamo un applicativo, un software. Raccogliamo i dati, circa 17mila banche dati su scala europea. Abbiamo sia quelle istituzionali (polizia municipale, associazioni di categoria o grandi aziende) che quelle non istituzionali (web, carta stampata). Così siamo arrivati ad avere milioni di eventi geolocalizzati”, spiega Salvanelli.
Il sito, entrandoci, è molto intuitivo. Sono coperti 107 province e 7.912 comuni (ne mancano circa 150, i più piccoli), per un totale di 65 milioni di eventi a livello complessivo. Roma è la città che conta più casi (202.914), seguita da Milano (85.521), Bologna (82.176), Torino (67.062), Genova (58.059) e Verona (48.212 eventi). Cliccando su “cerca“ è possibile entrare nella dimensione di ogni città, con una mappatura che è dettagliata e puntuale, quasi civico per civico. Il ministero dell’Interno, nel report di aggiornamento sull’andamento della criminalità nelle nostre città del maggio del 2023 afferma che il tasso di denuncia dei reati in Italia è del 43,8%. “Significa che il 56,2% non viene denunciato. Parliamo di scippi, aggressioni, furti o anche crimini violenti. Considerato che in Italia oggi ci sono più di 1.200 piattaforme digitali, alcune più istituzionali di altre, dove i cittadini condividono informazioni e dati su fenomeni di degrado urbano, possiamo affermare che in un anno si verificano circa 2,1 milioni di episodi. Il che vuol dire in media circa cinque segnalazioni ogni minuto. Ci sono registri digitali che non parlano tra loro: banche dati, gruppi social network istituzionali e qualificati come forum o blog”, analizza Salvanelli.
Così, tramite la piattaforma creata dalla start up è possibile scoprire i reati all’interno della mappa, approfondire i dettagli dei singoli eventi, visualizzare e filtrare gli elementi e analizzare i dati con grafici e tabelle. Uno studio quindi del rischio creato ad hoc per i cittadini. Ma non solo. Infatti, “tra i clienti abbiamo grandi aziende che ci usano per capire le aree degli asset. Ovvero, se in una determinata zona dove hanno infrastrutture e mezzi, o dove vogliono investire in futuro, ci siano rischi e minacce”, prosegue Salvanelli. Ecco allora che Tim, Confcommercio Lombardia, Microsoft, Sky, A2A, NTT Data, Moviri, ma anche Ferrovie dello Stato, Italgas e Mediaset, hanno scelto MineCrime. Segno che sul prodotto e sulla tecnologia offerta c’è attrazione, nonostante il progetto sia giovane. La startup però ha vinto il premio Tim Smart City Challenge, che ha selezionato i migliori team impegnati nella creazione delle città del futuro, tra 170 candidature avanzate provenienti da paesi anche al di fuori dell’Unione europea. “Abbiamo piena operatività dal 2022 e nel team oggi siamo in otto – racconta con entusiasmo il fondatore Salvanelli -. Il nostro pensiero è che le città vanno viste come organismi che cambiano nella natura e nella struttura. Questa esigenza nasce quindi da delle necessità di mercato perché le grandi aziende sono obbligate a redigere dei piani di gestione del rischio, con dati che giustificano le scelte aziendali e le strategie. Prima del nostro lancio sul mercato questi dati non c’erano, ma erano solo aggregati a livello provinciale, come quelli che emana l’Istat”.
A Milano per esempio, Taxiblu ha scelto MineCrime come partner per un progetto: ovvero al servizio pubblico “forniamo dei modelli del rischio urbano che c’è, con anche aggiornamenti costanti su quanto avviene, per un fatto di sicurezza. I clienti possono utilizzare anche dei Qr Code per rimanere informati”, prosegue Salvanelli. Se per l’Italia la copertura dei dati è più o meno nazionale, ora l’obiettivo di MineCrime è espandersi anche in altri paesi. Regno Unito, Francia e Germania a livello europeo, ma anche India, Iraq e Afghanistan. “Siamo pronti per allargarci, ma prima vogliamo potenziare ulteriormente il servizio in Italia, ampliando la fonte dei dati e la quantità di quelli a disposizione”, annuncia Salvanelli che diverse settimane fa è stato ospite alla Smau a Milano per raccontare la sua start up, invitato dalla Camera di Commercio delle Marche, il cui presidente è Gino Sabatini.
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