Cedolino della pensione di gennaio 2025, tutte le istruzioni dell’Inps — idealista/news

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Anche con il nuovo anno l’Inps mette a disposizione dei pensionati uno strumento per chiarire ogni tipo di dubbio sul rateo in pagamento ogni mese. Si tratta del cedolino della pensione, disponibile anche per la mensilità di gennaio 2025. Scopriamo, nello specifico, da quando è visibile online e come è possibile consultarlo (con Spid, ma non solo). 

Come consultare il cedolino della pensione

Il cedolino Inps della pensione di gennaio 2025 è online sul sito dell’Istituto e consultabile dai pensionati, in modo da poter comprendere le ragioni per cui l’importo può variare di mese in mese.

Si può consultare il cedolino della pensione di gennaio 2025 con Spid. Come? Dal menu della pagina iniziale del portale Inps, basta cliccare su “Tutti i servizi” per accedere, con codice fiscale e PIN o credenziali SPID, al servizio Cedolino pensione e servizi collegati, che consente di consultare i cedolini mensili della pensione e verificare l’importo lordo percepito oltre alle voci che lo compongono.

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Pagamento delle pensioni di gennaio 2025

Il pagamento delle pensioni, di consuetudine, è previsto sempre il primo giorno bancabile del mese, eccetto proprio nel caso di gennaio, con un unico mandato di pagamento comprensivo di tutte le prestazioni pensionistiche e assistenziali del titolare.

Nel dettaglio, le pensioni di gennaio 2025 verranno erogate con valuta 3 gennaio. L’Inps ha ricordato anche che il pagamento in contanti è ammesso solo per gli importi complessivi fino a mille euro netti. Pertanto, se l’importo che spetta al beneficiario supera questo limite, l’interessato è tenuto a comunicare all’Inps il rapporto finanziario sul quale ottenere il pagamento.

Indice di rivalutazione

L’Inps, in merito al cedolino della pensione di gennaio 2025, ha ricordato anche che l’indice di rivalutazione delle pensioni per il 2024 è stato confermato nella misura del 5,4%, già attribuito dal 1° gennaio 2024 in via provvisoria; pertanto, nessun conguaglio è dovuto a titolo di rivalutazione.

Rinnovo delle pensioni

L’Inps ricorda che sono state effettuate le operazioni di rinnovo delle pensioni per l’anno 2025. L’indice provvisorio di rivalutazione delle pensioni per il 2025 è pari allo 0,8%, salvo conguaglio da effettuarsi l’anno successivo; le prestazioni di accompagnamento alla pensione (assegni straordinari, isopensione, indennità di espansione, APE sociale) non vengono rivalutate, poiché non hanno natura di prestazione pensionistica.

Si precisa che le operazioni di rinnovo possono aver generato conguagli a credito o a debito a vario titolo relativi all’importo di pensione erogato nell’anno 2024. Tali importi sono stati riportati nel cedolino di pensione di gennaio 2024, con la descrizione “Conguaglio Pensione da Rinnovo”.

Trattenute fiscali

È stato effettuato il ricalcolo a consuntivo delle ritenute erariali relative al 2024 (IRPEF e addizionale regionale e comunale a saldo) sulla base dell’ammontare complessivo delle sole prestazioni pensionistiche erogate dall’Inps.

Se le trattenute sono state effettuate in misura inferiore rispetto a quanto dovuto su base annua, l’Inps, in qualità di sostituto di imposta, deve recuperare le differenze a debito sulle rate di pensione di gennaio e febbraio 2025 anche con azzeramento dell’importo di pensione in pagamento, laddove le imposte siano pari o superiori all’importo del rateo mensile in pagamento.

Nel solo caso di pensionati con importo annuo complessivo dei trattamenti pensionistici fino a 18mila euro, per il quali il ricalcolo dell’IRPEF ha determinato un conguaglio a debito di importo superiore a 100 euro, la rateazione viene estesa fino alla mensilità di novembre (articolo 38, comma 7, decreto legge n. 78/2010, convertito nella legge n. 122/2010).

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Per quanto riguarda le prestazioni fiscalmente imponibili, inoltre, a decorrere dal rateo di pensione di gennaio, oltre all’IRPEF mensile, vengono trattenute le addizionali regionali e comunali relative al 2024. L’Inps ricorda anche che queste trattenute sono effettuate in 11 rate nell’anno successivo a quello cui si riferiscono; le somme conguagliate verranno certificate nella Certificazione Unica 2025.

Le prestazioni di invalidità civile, le pensioni o gli assegni sociali, le prestazioni non assoggettate alla tassazione per particolari motivazioni (detassazione per residenza estera, vittime del terrorismo) non subiscono trattenute fiscali.



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