Il bilancio dei primi due anni di Governo Schifani: «I risultati ci sono, la Sicilia sta crescendo»

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Finanziamenti e contributi

 


Pil in risalita, ridotto il disavanzo, aumentano le entrate

La politica economica del governo Schifani si basa su rigore nei conti pubblici e misure espansionistiche per stimolare la crescita. In due anni, ha ottenuto risultati significativi: riduzione delle passività per oltre 3 miliardi di euro, aumento delle entrate di 1,7 miliardi e una performance economica certificata da agenzie di rating. La Sicilia registra una crescita del PIL del +2,2%, la più alta in Italia, accompagnata da miglioramenti negli indicatori occupazionali, aprendo le porte a una nuova fase di investimenti e sviluppo.

Salute, taglio alle liste d’attesa e 750 milioni per nuovi ospedali

Il governo regionale ha sempre dato priorità al miglioramento della sanità pubblica. Grazie a un accordo con il ministero della Salute, in Sicilia arriveranno 750 milioni di euro per la costruzione di nuovi ospedali, incluso il Polo pediatrico di Palermo. Particolare attenzione è rivolta alla riduzione delle liste d’attesa per visite e ricoveri, considerata una questione urgente. Il piano adottato, basato sulla collaborazione tra pubblico e privato, sta dando risultati. Inoltre, i contratti dei nuovi manager prevedono la decadenza automatica in caso di mancato raggiungimento di questo obiettivo entro un anno.

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Lavoro, concorsi pubblici sbloccati. La Regione torna ad assumere

La firma dell’accordo tra Stato e Regione ha sbloccato i concorsi pubblici, portando all’assunzione di 200 nuove figure, con l’obiettivo di raggiungere 750 entro tre anni. Inoltre, sono state completate 500 assunzioni per i Centri per l’impiego, cui se ne aggiungeranno altre 100 nel prossimo anno. Lo sblocco dei concorsi, inclusi ruoli dirigenziali, consentirà di colmare i vuoti di organico causati dai pensionamenti, favorendo l’ingresso di giovani laureati.

Acqua e rifiuti, finalmente i termovalorizzatori e cinque dissalatori

Due termovalorizzatori e la realizzazione di cinque dissalatori sono le misure adottate per affrontare l’emergenza rifiuti e idrica. I termovalorizzatori, finanziati con 800 milioni di euro dal Fondo di sviluppo e coesione, saranno costruiti a Bellolampo (Palermo) e nell’area industriale di Catania. Avvio lavori previsto entro i primi mesi del 2026.

Per l’emergenza idrica, saranno riattivati i dissalatori di Porto Empedocle, Gela e Trapani, dismessi da dieci anni, con un investimento complessivo di 100 milioni di euro, di cui 90 milioni da fondi Fsc e 10 dal bilancio regionale. Altri due saranno realizzati a Palermo in partenariato pubblico-privato, per i quali sono stati già stanziati 20 milioni di euro.

Caro biglietti, Sicilia più vicina coi rimborsi della Regione

La Regione ha ottenuto un grande successo con la campagna contro il “caro voli”, rimborsando un milione di biglietti aerei in un anno. Gli sconti natalizi hanno raggiunto il 50% del costo del biglietto, beneficiando anche i siciliani residenti fuori dall’isola. Con 45 milioni stanziati per i prossimi tre anni, l’iniziativa continuerà. Inoltre, è stato introdotto il “Sicilia Express”, un treno low cost tra Nord Italia e Sicilia, che ha registrato il tutto esaurito in un’ora durante le feste.

“Reddito di povertà”, sostegno per 10 mila famiglie in difficoltà

La Regione introdurrà il “Reddito di povertà”, un sostegno economico una tantum per diecimila famiglie in difficoltà. L’importo, tra 2.500 e 5.000 euro, varierà in base al reddito e alla composizione familiare. Priorità sarà data a nuclei con redditi molto bassi, ragazze madri, vittime di violenza, vedove con figli e famiglie numerose. I beneficiari parteciperanno a progetti di lavoro socialmente utile, coordinati con i Comuni. Il bando, gestito dall’Irfis, sarà pubblicato a inizio 2025, con l’obiettivo di erogare i primi contributi in primavera.

Caro mutui, aiuti a famiglie e imprese contro l’aumento dei tassi

La Regione ha adottato misure economiche uniche in Italia per contrastare il “caro mutui”, stanziando 50 milioni di euro attraverso l’Irfis per sostenere 31mila titolari di mutuo. Quest’anno, la misura è stata estesa alle imprese, con ulteriori 45 milioni disponibili: per presentare la domanda c’è tempo fino al 30 gennaio.

Inoltre, con il pacchetto “Competitività Sicilia” (oltre 200 milioni di euro), sono state introdotte 4 linee d’intervento per sostenere la crescita imprenditoriale: “Fare Impresa” per giovani, donne e neo imprenditori, “Ripresa Sicilia”, “ClusterSicilia” e “Connessioni”. Infine, il bando “Sicilia che piace” mira alla promozione dei prodotti dell’Isola. Sempre l’Irfis gestirà la nuova misura di incentivi al consumo per i quali sono destinati 15 milioni di euro per i prossimi due anni: servirà ad abbattere gli interessi sui prestiti per l’acquisto di beni durevoli.

Terme di Acireale e Sciacca, dopo 10 anni di oblio arriva la svolta

Dopo un decennio di abbandono, le terme di Acireale e Sciacca saranno recuperate e rilanciate grazie a un finanziamento pubblico di 90 milioni di euro dall’Accordo per la coesione territoriale Fsc 2021-2027. Il governo regionale ha acquisito i beni delle terme e avviato bandi per selezionare operatori economici che si occuperanno di progettazione, costruzione e gestione. L’obiettivo è creare un’offerta termale di qualità, valorizzare i territori, attirare nuovi flussi turistici e promuovere la destagionalizzazione del turismo in Sicilia.

Microcredito

per le aziende

 



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