«Il mio presepe racconta la tradizione di Ruvo di Puglia» – RuvoLive.it

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La Generazione Z è affascinata dalle tradizioni natalizie e, in particolare, ama il presepe. Un amore sbocciato osservando riti e gestualità familiari, tramandati di generazione in generazione: un esempio è Orazio De Leo, diciannovenne ruvese che ha realizzato un presepe artigianale, di stile napoletano, inserendo nella scenografia i principali monumenti di Ruvo di Puglia.

«Con materiali semplici ma un grande cuore, ho realizzato un presepe che celebra la mia città d’origine» ci spiega.

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«Il presepe per me – prosegue – è molto più di una semplice tradizione natalizia: è un legame profondo con la mia infanzia, una memoria che mi accompagna da sempre, tramandata di anno in anno dalla mia mamma. Da piccolo, ricordo ancora con emozione i momenti passati insieme a lei a realizzare il presepe.

Ogni anno, a casa nostra, il Natale iniziava con quella magia: le luci soffuse, il profumo della terra, il suono delicato delle statuine che si sistemavano con cura sui letti di muschio e sul terreno di cartapesta. E quella sensazione di pace che solo il presepe sa regalare».

Ma per il giovane De Leo, il presepe, il “suo” presepe assume una valenza anche civica. «Quando avevo 16 anni, però – racconta -, ho sentito il bisogno di fare qualcosa di più. Volevo realizzare il presepe da solo, con le mie mani, per dare forma ai miei ricordi e alle tradizioni che mi erano state insegnate. È stato un passo importante, che mi ha permesso di acquisire sempre più maestria con il passare degli anni, imparando nuove tecniche, sperimentando materiali diversi e arricchendo la scena con dettagli che potessero renderla più viva e realistica. Ogni anno, il presepe che realizzo non è solo un atto di devozione o un omaggio alla tradizione, ma è anche un messaggio che voglio mandare alla mia comunità, quella di Ruvo. Con il mio presepe, ho voluto lanciare un invito a rivivere il centro della nostra città come un tempo: un luogo pieno di vita, di attività e di persone. Come il presepe racconta la nascita di una nuova speranza, così spero che la nostra città possa riscoprire quella vitalità e quella bellezza che sembrano essersi perse nel tempo».

Utilizzando polistirene, gesso, colla, sughero e legno, Orazio ha ricreato una scenografia in cui gente semplice del popolo si muove sullo sfondo di piazza Menotti Garibaldi, sovrastata  dalla Torre dell’orologio, e vive le abitazioni e i locali dove si svolgono gli antichi mestieri.

«Al centro della scena – spiega il giovane -, la grotta della Natività si inserisce armoniosamente tra il Palazzo Caputi e la maestosa Cattedrale di Santa Maria Assunta, simbolo della città. Un’opera di grande bellezza, realizzata con passione e amore, che invita a riscoprire la storia e la cultura di Ruvo di Puglia.

Un presepe, quello di Orazio De Leo, che custodisce speranze. «Realizzare il presepe, per me  – conclude -, è un atto d’amore per la mia famiglia, per le radici culturali che mi sono state insegnate, e per la mia comunità, che voglio vedere sempre più viva, accogliente e piena di speranza. È il mio modo di contribuire alla rinascita del cuore pulsante di Ruvo, unendo passato e futuro, tradizione e innovazione, in un messaggio che è tanto spirituale quanto civile».

mercoledì 25 Dicembre 2024

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