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Mostre a Roma dicembre 2024: 13 mostre scelte dalla redazione per capire cosa fare a Roma questo weekend
Mostre Roma dicembre 2024, il weekend della Capitale. 13 proposte
Cosa fare a Roma questo weekend?
Per l’arte contemporanea, Roma pullula come sempre di proposte culturali per i vostri giorni di svago e leggerezza.
The Parallel Vision segue molto attentamente soprattutto quegli spazi piccoli e medi che scoppiano di creatività e iniziative da non lasciarsi sfuggire.
Tra le tantissime mostre a Roma aperte in questi giorni ne abbiamo scelte 13 che ci sembravano particolarmente interessanti.
Vi auguriamo uno splendido fine settimana romano pieno di arte e cultura.
Mostre a Roma dicembre 2024: le nostre proposte
“Gli oggetti rivelati”, mostra personale di Veronica Della Porta – Maja Arte Contemporanea
In mostra 30 opere inedite (acrilici su stampe fotografiche) che ci conducono all’interno di un atelier.
Qui a fine giornata si ripongono gli oggetti utili alla creazione:
- forbici e pennelli di dimensioni varie
- spilli
- recipienti
È all’interno di questo universo estetico che si posa lo sguardo sensibile di Veronica Della Porta.
Dapprima li fotografa, successivamente li anima attraverso il tocco del colore che dona loro una nuova identità visiva.
Rendendoli materia che contribuisce alla creazione artistica.
Non più strumenti dunque ma entità rivelate nel loro nuovo significato, portatrici di storia, funzione e estetica.
Informazioni
“Monet e gli Impressionisti, digital experience” – Next Museum
In questa mostra Next Exhibition introduce a Roma l’utilizzo dell’intelligenza artificiale.
Il tutto in collaborazione con la start-up internazionale MORGHY.AI.
La mostra celebra i 150 anni dalla prima mostra degli Impressionisti, realizzata nella primavera del 1874 nello studio parigino del fotografo Nadar.
Ogni stagione vede un colore predominante che gli Impressionisti colgono assieme al movimento.
Per cui le figure perdono definizione, i contorni sono imprecisi e mutevoli e l’immagine è fuggevole.
Uno stile pittorico che si sposa perfettamente con la moderna tecnica del videomapping, protagonista del salone centrale della location.
Pareti e pavimento prendono vita immergendo il visitatore a 360 gradi in un viaggio nelle opere paesaggistiche più significative.
Cullati dalla musica classica de “Le Quattro Stagioni” di Vivaldi.
Gli oltre 1200 metri quadri di esposizione sono suddivisi in diverse aree che seguono una narrazione semplice, adatta a tutta la famiglia.
Perseguendo sempre l’obiettivo dell’edutainment, ossia educare intrattenendo.
Informazioni
“Music on the Wall”, mostra collettiva – Rosso20Sette Arte Contemporanea
Rosso20sette Arte Contemporanea presenta la mostra collettiva “Music on the Wall“.
In mostra 45 opere di 14 artisti internazionali:
- Amanda Arrou-Tea (Spagna)
- Shepard Fairey (Usa)
- Alex Senna (Brasile)
- Dina Saadi (Siria)
- Laika (Italia)
- Demetrio Di Grado (Italia)
- Marco Rèa (Italia)
- Neve (Italia)
- Alessandra Carloni (Italia)
- Koz Dos (Venezuela)
- Daniele Tozzi (Italia)
- Jacqueline de Montaigne (Portogallo)
- Jana & JS (Austria-Francia)
- Samina (Portogallo)
“Music on the Wall” è un excursus nella street art che diventa cover di dischi.
Il curatore ha chiamato gli artisti selezionati presentandosi come produttore discografico.
Alla ricerca di idee per la copertina di un singolo, un LP o un poster promozionale di un gruppo musicale.
Il percorso creativo di ogni artista è stato molto variegato.
Le opere realizzate si presentano in alcuni casi come opere di denunci.
Oppure hanno preso vita da una singola canzone e dai ricordi ed emozioni che essa suscitava.
Per altri street artist da una vera e propria passione per la musica per determinati generi, gruppi o album particolari.
Informazioni
“When in Rome”, mostra collettiva – AlbumArte
“When in Rome. Al di là della periferia della pelle” presenta le opere inedite e site specific di:
- Verdiana Bove
- Guglielmo Maggini
- Pietro Moretti
- Caterina Sammartino
- Adelisa Selimbašic
I lavori indagano il tema della marginalità, intesa come “confine che separa”.
Esattamente come la pelle che delimita il corpo dall’esterno.
Ma che al contempo costituisce il primo contatto con l’ambiente circostante, la prima possibilità di conoscenza.
“When in Rome” è un progetto itinerante che prevede una mostra a Roma e a Bologna.
Oltre a dibattiti e incontri a Firenze, Milano, Napoli, Torino e Venezia.
Informazioni
“deafnotdead”, mostra personale di Diana Anselmo – Galleria Eugenia Delfini
Alternando storia ufficiale a storie minori, Anselmo espone e manipola immagini d’archivio dell’Istituto Nazionale dei giovani Sordi di Parigi.
Queste documentano trattamenti di “cura” e “guarigione” della sordità imposti ai bambini sordi e alle bambine sorde, insieme a:
- simboli e strumenti delle lezioni logopediche
- disegni su carta carbone volti a catturare alcuni segni della Lingue Italiana dei Segni
Il titolo “deaf not dead” è un topos comune nella comunità sorda segnante statunitense.
L’artista lo usa per riferirsi ironicamente alla correzione automatica delle tastiere dei telefoni.
Queste fino a qualche anno fa sostituivano automaticamente “deaf” con “dead”.
Complice la vicinanza delle 2 lettere sulla tastiera, si suggerisce la parola più giusta fra le 2.
Informazioni
“Maternità”, mostra personale di Polina Barskaya – Richter Fine Art
L’artista presenta una serie di nuove pitture dall’intenso carattere autobiografico raffiguranti momenti di svago, relax e quiete.
Momenti che hanno contraddistinto alcuni viaggi fatti con la famiglia nel territorio toscano, umbro e laziale.
Il titolo “Maternità” deriva dalla naturale necessità dell’artista di raccontare la propria condizione di vita.
Uno stato fisico e mentale che le ha permesso di sviluppare una nuova sensibilità e un’ ulteriore visione di sé stessa.
Sebbene l’artista si ritragga in uno stato di apparente distacco e passività, intende riferire con inequivocabile chiarezza il racconto della propria esistenza.
Le scene inducono riflettere sui propri affetti.
Il tutto attraverso un processo di semplificazione che mira a un’indagine sulla propria soggettività.
Informazioni
“L’estetica della deformazione”, mostra collettiva – Galleria d’Arte Moderna
Un viaggio nell’arte in cui sarà possibile comprendere in modo sfaccettato la variegata realtà dell’Espressionismo Italiano.
Con particolare riferimento alle personalità e ai gruppi che hanno avuto come centro d’azione le città di Roma, Milano e Torino.
“L’estetica della deformazione. Protagonisti dell’espressionismo italiano” rappresenta una delle stagioni più originali della cultura artistica italiana.
La stagione descrive infatti la prima metà del XX secolo.
Questo, pur sviluppato in gruppi e sodalizi più o meno definiti e longevi, ha apportato alla ricerca artistica contemporanea un contributo di fondamentale rilievo.
In mostra, tra i tantissimi artisti proposti, ci sono anche:
- Gigi Chessa
- Filippo De Pisis
- Lucio Fontana
- Nino Franchina
- Nicola Galante
- Renato Guttuso
- Carlo Levi
- Mario Mafai
- Giacomo Manzù
- Marino Mazzacurati
- Roberto Melli
Informazioni
“Penelope” – Parco archeologico del Colosseo
L’esposizione attraverso circa 50 opere ripercorre il mito e la fortuna della figura di Penelope.
Un personaggio che giunge a noi dalla remota età in cui affondano i poemi omerici grazie a 2 tradizioni ugualmente potenti:
- quella letteraria
- quella legata alla rappresentazione visiva
Il suo mito ha attraversato i millenni e popolato il nostro immaginario legandolo a un ideale normativo della donna.
Quella fedele al marito Ulisse e saggia custode della sua dimora-reggia a Itaca, ubbidiente perfino al figlio Telemaco appena ventenne.
Ma a renderla affascinante sono la sua determinazione, la sua resistenza e capacità di sognare.
La mostra è il primo atto di una trilogia espositiva unica nel suo genere dedicata alle 3 figure femminili più moderne dell’antichità:
Attraverso dipinti, sculture, rilievi, incunaboli e libri a stampa si restituiscono i diversi aspetti della figura di Penelope.
Della sua fortuna, antica e moderna. Delle domande che ancora ci pone sul ruolo e sulla condizione sociale delle donne.
All’interno del percorso espositivo anche un omaggio a Maria Lai.
Un’artista che ha messo al centro del suo lavoro le materie tessili.
In collaborazione con l’Archivio e la Fondazione Maria Lai.
Informazioni
- Parco Archeologico del Colosseo, Uccelliere farnesiane – Ingresso dal varco dell’Arco di Tito, Via Sacra
- Fino al 12 gennaio 2025
- Web: www.colosseo.it
“Fragment Actions”, mostra personale di Patrizio Landolfi – Il Margutta
Patrizio Landolfi in mostra al Margutta con “Fragment Actions”, un’evoluzione del suo linguaggio espressivo.
L’Espressionismo astratto e la Pop Art si confrontano nelle sue numerose opere.
Senza contrapporsi come 2 stili quasi in contrasto tra loro.
Al contrario si presentano all’osservatore come una rivisitazione di entrambi.
Creando così una quasi simbiosi fra questi 2 modi di percepire l’arte.
L’elemento comune a queste correnti è l’utilizzo sapiente del colore.
Nelle sue opere emerge infatti un’armonia cromatica assai equilibrata.
Questa è data dall’alternanza dei chiaro-scuri con i toni-semitoni che produce una magnifica esaltazione del colore in tutte le sue forme.
Informazioni
“Fracturae”, mostra personale di Sandro Visca – Museo Carlo Bilotti
La mostra è un’occasione unica per esplorare la produzione dell’artista abruzzese.
Con particolare attenzione al suo continuo dialogo tra la materia e la sua messa in forma.
Le opere esposte si inseriscono nel solco della ricerca che Visca porta avanti da decenni.
Attraverso le serie dei Teatrini e delle Silhouette l’artista indaga il rapporto tra il frammento e l’oggetto.
La sua poetica si manifesta nella volontà di preservare la vita che emana dai più disparati elementi di materia.
I cui frammenti sono elevati a simbolo di una condizione umana precaria e sfuggente.
Informazioni
- Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese – Via Fiorello La Guardia 6 e Viale dell’Aranciera 4
- Fino al 12 gennaio 2025
- Web: www.museocarlobilotti.it
“Carolina e Ferdinando”, mostra personale di Gianluca Esposito – Museo Napoleonico
“Carolina e Ferdinando. E non sempre seguendo il dopo al prima” è un’esposizione che presenta diverse opere site specific di Gianluca Esposito.
L’artista propone opere in scultura, incisione, video installazione e contenuti multimediali.
Esposito porta avanti dal 2016 un lavoro di ricerca artistica incentrato sui 2 sovrani.
In particolare su Maria Carolina d’Asburgo Lorena che, con alterne vicende, regnò a Napoli come consorte di Ferdinando IV di Borbone dal 1768.
E fino ai primi anni del nuovo secolo.
Con uno stile quasi favolistico Gianluca Esposito si concentra sui rapporti umani tra Carolina, Ferdinando e la stessa città di Napoli.
Al centro della mostra è il testo poetico scritto dallo stesso Esposito dal titolo “La canzone di Carolina“.
Il genius loci della città si rivolge alla sovrana raccontandosi come luogo magico.
Qui la realtà e la bugia si fondono e il tempo si capovolge, “non sempre seguendo il dopo al prima“.
Il testo è illustrato in mostra attraverso incisioni a linoleografia che compongono un gigantesco libro d’artista site specific della lunghezza di oltre 5 metri.
Informazioni
“La Création du Monde”, mostra personale di Maïmouna Guerresi – Matèria
“La Création du Monde” offre un viaggio profondo nella pratica artistica di Guerresi.
Mettendo in mostra la sua combinazione unica di fotografie, sculture, video e opere su carta.
Artista multimediale di fama internazionale, Guerresi ha ottenuto numerosi riconoscimenti per la sua profonda esplorazione della spiritualità e dell’ibridità culturale.
Attraverso la fusione armoniosa tra terreno e cosmico, l’artista crea uno spazio di contemplazione che trascende il visivo.
Lasciando una meditazione silenziosa ma potente sulla condizione umana universale, la fede e la trasformazione.
Informazioni
“L’Incanto della Bellezza”, dipinti di Sebastiano Ricci – Museo di Roma
Nelle sale del terzo piano del Museo di Roma a Palazzo Braschi è possibile ammirare 2 dipinti del grande pittore veneto Sebastiano Ricci.
Entrambi appartenenti alle collezioni d’arte di Enel e per la prima volta esposti al pubblico.
Le 2 tele, raffigurano “Il trionfo di Venere” e “Bacco e Arianna“.
I lavori furono probabilmente eseguite dal Ricci nei primi anni del ‘700, durante il suo soggiorno fiorentino.
Da poco riscoperti, i 2 dipinti sono stati sottoposti a un restauro che ha evidenziato le straordinarie doti di colorista del pittore veneto.
Ingresso alla mostra gratuito con il biglietto del Museo, secondo tariffazione vigente (gratuito con Roma MIC Card).
Informazioni
(© The Parallel Vision ⚭ _ Paolo Gresta)
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