CORIGLIANO ROSSANO (CS) – Un’accusa precisa e articolata quella lanciata dal gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, su iniziativa del capogruppo Guglielmo Caputo, contro l’amministrazione Stasi a Corigliano Rossano.
Il punto critico sollevato riguarda una gestione disparitaria e confusionaria del personale comunale, che starebbe favorendo pochi eletti a scapito della maggioranza dei dipendenti.
La situazione, secondo Caputo, è drammatica: «Da sei anni Stasi guida il Comune senza trasmettere chiarezza né garantire equità nel trattamento dei lavoratori. L’unico messaggio che il sindaco ha fatto passare è uno di divisione tra figli e figliastri, premiando i suoi sostenitori con trattamenti di favore e abbandonando chi cerca solo di fare il proprio lavoro con onestà».
Il quadro dipinto da Fdi «mostra due categorie nette di dipendenti comunali. I privilegiati, con accesso a straordinari ben superiori allo stipendio ordinario, mansioni comode o persino inutili rispetto al profilo professionale con cui sono stati assunti. Secondo Caputo, alcuni di loro si troverebbero addirittura a disporre indebitamente di mezzi comunali come automobili, usate anche per scopi privati e familiari. E poi i lavoratori dimenticati: nessuno straordinario concesso, mansioni superiori non riconosciute, spostamenti continui tra uffici senza criterio né motivazione».
Alcuni «subirebbero addirittura abusi di potere da parte di membri dello staff del sindaco, che impartirebbero ordini senza avere alcuna autorità formale per farlo.«È inaccettabile», dichiara Caputo, puntando il dito anche contro i dirigenti comunali che, a suo avviso, non vigilano adeguatamente sulle condizioni lavorative. «Mi aspetto che il dirigente della manutenzione, l’architetto Roberto Gallo, intervenga immediatamente. Su questo punto fornirò tutta la documentazione necessaria, comprese alcune foto che dimostrano gli abusi».
I buoni pasto e lo scollamento dai lavoratori
Il malcontento tra i dipendenti non si limita alle disparità di trattamento. «Da un anno mancano i buoni pasto, un diritto basilare che è stato ignorato senza fornire spiegazioni concrete». Caputo sottolinea come questa situazione stia aggravando ulteriormente il rapporto tra l’amministrazione e il personale, generando sfiducia e un clima di tensione che ostacola il lavoro di squadra.
«Un’amministrazione che non valorizza le sue risorse umane è destinata al fallimento», afferma Caputo. «I dipendenti sono il cuore pulsante di una città, e trascurarli significa abbandonare anche i cittadini, che si trovano di fronte a una macchina amministrativa inefficiente e confusa».
La gestione Stasi, secondo Caputo, ha trasformato il Comune di Corigliano Rossano in una vera e propria Babilonia, la «confusione e l’inefficienza regnano sovrane». I cittadini, già provati da anni di disservizi, si trovano ora a fare i conti con un Comune che sembra incapace di rispondere alle esigenze più basilari della comunità. Il consigliere di FdI denuncia anche la mancanza di una visione strategica da parte dell’amministrazione: «Non si è mai investito su un rapporto costruttivo con i dipendenti. Al contrario, si è scelto di governare con atteggiamenti autoritari e con favoritismi che alimentano fratture insanabili tra i lavoratori».
Verso una svolta: l’appello di Caputo
«Ristabilire le regole» è la priorità indicata da Caputo. Regole che garantiscano pari opportunità per tutti i dipendenti comunali, senza distinzioni tra “amici” e “nemici” dell’amministrazione. «Serve una gestione che metta i cittadini e il bene comune al primo posto, non gli interessi personali o le logiche di favoritismo», sottolinea il capogruppo di Fratelli d’Italia.
«Con le amministrazioni di centrodestra, la macchina comunale ha sempre funzionato in modo dignitoso, al servizio della comunità. È tempo di tornare a quel modello». Caputo chiama anche i dirigenti comunali a una maggiore responsabilità: «Devono vigilare e intervenire laddove ci sono evidenti abusi o situazioni irregolari».
La proposta di Fratelli d’Italia è quella di avviare un confronto aperto e costruttivo con il personale, ascoltando le loro problematiche e trovando soluzioni condivise per migliorare l’efficienza del Comune.
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