Anche in Valle tariffe rifiui e acqua in aumento – Valledaostaglocal.it

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Durante l’incontro, l’Assessore al Territorio e Ambiente, Davide Sapinet, ha presentato i risultati delle attività svolte nell’ambito della gestione delle risorse idriche e dei rifiuti, ma le dichiarazioni del gruppo Rassemblement Valdôtain e quelle del Presidente di Commissione, Albert Chatrian, hanno messo in evidenza alcuni aspetti controversi legati alla crescente incidenza dei costi per gli utenti finali.

Chatrian ha fornito dettagli sul monitoraggio delle risorse idriche, raccontando come nel 2024 siano stati definiti strumenti operativi fondamentali per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici, come il censimento dei bacini e l’implementazione di stazioni idrometriche sul torrente Chalamy. Tali interventi, secondo il Presidente della Commissione, sono essenziali per la gestione più efficiente delle risorse idriche e per prevenire carenze future. Tuttavia, sebbene l’iniziativa sia lodevole dal punto di vista ambientale, non è possibile ignorare che, nel contesto della crescente scarsità d’acqua, potrebbero sorgere problemi per l’utenza, costretta ad affrontare tariffe idriche più elevate, in un periodo di difficoltà economiche per molte famiglie.

Sui rifiuti, l’attenzione è stata posta sulla gestione dei costi legati all’impianto di Brissogne. Chatrian ha spiegato che l’aumento delle tariffe di discarica dal 2021 è legato ai costi di ammortamento della costruzione di nuovi impianti e all’aumento progressivo della raccolta differenziata, arrivata nel 2024 al 69,4%. Nonostante ciò, l’impegno nel miglioramento delle percentuali di raccolta non è stato sufficiente per evitare un rincaro dei costi a carico dei cittadini, che si vedono costretti a sostenere maggiori spese per lo smaltimento dei rifiuti. La preoccupazione emersa, evidenziata dal gruppo Rassemblement Valdôtain, riguarda proprio l’incidenza di questi aumenti sulle tariffe finali, che non sono uguali per tutti i comuni e che pesano notevolmente sul bilancio delle famiglie.

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Il gruppo Rassemblement Valdôtain ha sollevato preoccupazioni rispetto all’aumento delle tariffe di smaltimento dei rifiuti, che grava pesantemente sugli utenti, in particolare per quanto riguarda il costo della gestione dell’impianto di Brissogne, che contribuisce per il 30% alle spese finali. I Consiglieri hanno richiesto maggiore trasparenza e dati più concreti riguardo agli aumenti effettivi e alle conseguenze dirette dell’adozione dell’Ato unico, una misura che, pur promettendo di risolvere alcuni problemi, potrebbe invece comportare un aggravio per i cittadini. L’idea di un sistema di gestione unico potrebbe semplificare la raccolta e ridurre alcuni costi operativi, ma se non pianificata correttamente, rischia di aumentare le tariffe per le famiglie, già alle prese con un contesto economico sempre più difficile.

I dubbi dei Consiglieri vanno anche alla qualità della raccolta differenziata, che, pur migliorando, rimane sotto osservazione. L’accusa è che il sistema attuale generi confusione tra i cittadini, con troppe sigle e regolamenti complessi che non fanno altro che aumentare la quantità di rifiuti errati, peggiorando la qualità della raccolta differenziata e incidendo ulteriormente sui costi. Questo problema, unito all’incremento delle tariffe, crea una situazione in cui la buona volontà dei cittadini rischia di essere penalizzata da un sistema poco chiaro ed efficiente. Come sottolineato dal gruppo Rassemblement Valdôtain, occorre un cambio di approccio nella gestione della raccolta, che non si limiti a una mera applicazione di regole senza tener conto delle difficoltà pratiche degli utenti.

Sia Chatrian che i membri di Rassemblement Valdôtain concordano sulla necessità di migliorare la gestione delle risorse e dei rifiuti, ma si differenziano nelle soluzioni proposte. Mentre Chatrian evidenzia i progressi fatti, la preoccupazione del gruppo Rassemblement Valdôtain rimane alta riguardo ai costi che ricadono sui cittadini. La questione centrale è il miglioramento della qualità della gestione e la necessità di trovare soluzioni che non aggravino ulteriormente i bilanci delle famiglie valdostane. La crescente incidenza delle tariffe sui bilanci familiari, unita alla difficoltà di orientarsi tra le normative e alla scarsa comunicazione, solleva interrogativi sulla sostenibilità del sistema nel lungo periodo.

Le considerazioni dei Consiglieri del Rassemblement Valdôtain pongono un’importante riflessione: come garantire che i progressi nel ciclo dei rifiuti e nella gestione idrica non diventino un ulteriore fardello economico per i cittadini? Se da un lato è giusto promuovere la sostenibilità e l’efficienza, dall’altro occorre evitare che questi obiettivi si traducano in un costo eccessivo per i contribuenti. La sfida per il futuro, dunque, è quella di trovare un equilibrio tra politiche ambientali efficaci e un sistema che sia al contempo equo e sostenibile dal punto di vista economico.

pi.mi.





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