Nuove opere per Igort e Ortolani. Torna Nick Carter ideato da Bonvi e Vinci si dedica a Lucio Battisti
Il fumetto bolognese ha consegnato al 2024 in uscita il «Vecchione» d’artista bruciato in piazza Maggiore e realizzato, non senza coda di polemiche, da Fumettibrutti. Il 2025 riproporrà classici e novità assolute legate alla sempre fervida scena fumettistica emiliano-romagnola.
Battisti e il titolo con un doppio contenuto
Tra i primi, il volume cartonato, secondo dei tre previsti, delle avventure del detective Nick Carter, ideato da Bonvi e De Maria nel 1972 per la trasmissione tv «Supergulp», pubblicate sul «Corriere dei Ragazzi» e su altre testate. Tra le seconde, Parliamo di Lucio Battisti?! Non sono mica io!, in arrivo a metà gennaio per Feltrinelli Comics. L’autore è Tonio Vinci, origini pugliesi ma uscito da quella inesauribile fucina di talenti che è la Scuola di Comics di Reggio Emilia. Il titolo ha un doppio contenuto: il punto interrogativo perché Battisti non si vede mai in faccia nei disegni, proprio come voleva lui, e il «non sono mica io», frase che il cantautore ripeteva spesso, ogni volta che non voleva essere riconosciuto.
Macaione e la Palermo anni ’90
In maggio il 41enne fumettista Giulio Macaione, origini siciliane ma da anni a Bologna, proporrà l’autobiografico Tutte le volte che sono diventato grande (Bao), ambientato nella Palermo degli anni Novanta. Il protagonista, Lucio, fin da piccolo vive con molte più responsabilità rispetto ai suoi coetanei. E mentre tutto ciò che lo circonda crolla e lo spinge a farsi molte domande, Lucio vorrebbe solamente stare chiuso nella sua camera a disegnare. Hollywood horror stories. I peccati delle star (Mirage) è invece scritto da Francesco Marcantonini e dal trentenne emiliano Marcello Bondi. Un uomo che si fa chiamare «Artista» cerca di placare la sua sete di vendetta contro lo star system che gli ha tolto le persone a lui più care, colpendo tutti i potenti di Hollywood.
La Coconino Press pubblica Polifonia
La bolognese Coconino Press pubblicherà nella prima parte dell’anno Polifonia di Johnny Mox, musicista, giornalista e produttore trentino, fondatore di «Stregoni», un progetto che ha portato sul palco più di 5.000 migranti e richiedenti asilo, autore di podcast narrativi. Con disegni affidati a Chiara Fazi, è ambientato in un piccolo paese dell’arco alpino. Cosmo e sua madre vi si trasferiscono dal Ghana, ma nella traversata il fratello maggiore Kwoku muore in Libia, nel carcere di Sabrata. A Grae Cosmo troverà una comunità chiusa, all’interno della quale riesce a farsi accettare grazie alle sue straordinarie doti canore messe al servizio del piccolo coro del paese. Ma nel gruppo canoro accade qualcosa di orribile che creerà un’inedita alleanza tra la popolazione e il giovane Cosmo, uniti nel custodire un terribile segreto. Tra gli autori più conclamati, Leo Ortolani uscirà in aprile con la nuova miniserie L’Anello dei Ratti (Panini), parodia di Lo Hobbit, la trilogia di film prodotta da Peter Jackson a partire dall’universo creato da J.R.R. Tolkien.
Il secondo volume di Numbers
A fine 2025 è atteso anche il secondo volume di Numbers, il cui primo volume è uscito qualche settimana fa per Oblomov, che ha segnato il ritorno di Igort alla fiction. Dopo 15 anni passati tra reportage di viaggio come Quaderni ucraini e Quaderni russi, vari libri scritti per altri disegnatori, lavori per il cinema e scrittura di sceneggiature. Un progetto triennale, con uscita a cadenza annuale, ambientato nella Hong Kong 1939 all’alba della Seconda guerra mondiale, quando i giapponesi invadono la Cina mentre le potenze occidentali stanno a guardare. Greg Pholon, impiegato della Compagnia di navigazione britannica, si trova invischiato in giochi più grandi di lui. Incrocerà anche Lyn Lyn, la crudele figlia di Testa del drago, che tutti chiamano «la vipera di Hong Kong», una giovane donna che si ritaglia uno spazio in un mondo fatto di traffici e azioni violente, in cui tutti i personaggi chiave sono uomini.
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