Ha cambiato decisamente aspetto, il waterfront della Napoli affacciata sul mare dal lato di via Acton-piazza Municipio. E il cambiamento è avvenuto in meglio. In particolare, ci riferiamo alle nuove biglietterie del Molo Beverello, attivate di recente: coloro che hanno scelto Ischia, Capri o Procida per festeggiare il Capodanno hanno già potuto usufruire di uno spazio d’accoglienza ampio, elegante, funzionale e storico (ci sono anche i resti delle antiche costruzioni borboniche ritrovate durante gli scavi, proprio vicino alle panche su cui ci si siede in attesa dell’aliscafo).
Lo stile dell’arredo interno rimanda a quello della vicinissima metropolitana di Municipio. Com’è noto e come documentato più volte da Il Mattino negli anni scorsi e in tempi recenti, c’è voluto più tempo del previsto per consegnare e attivare le nuove biglietterie, data la necessità di operare delle varianti al progetto originale di costruzione dell’opera. Ma, dopo tanta, attesa il livello dell’accoglienza all’ombra del Vesuvio è cresciuto e si è adeguato non solo alle esigenze di cittadini e pendolari tra Napoli e le isole, ma anche al target elevato di turisti, spesso vip, che visitano Ischia, Procida o Capri. Non a caso, a fare scalpore nell’estate del 2023 furono le lamentele – arrivate con tanto video e storia Instagram – del regista Enrico Vanzina. Ma il caos, la ressa e i colpi di calore delle scorse stagioni calde sono ormai un ricordo: oggi Napoli può contare su una location di imbarco all’altezza delle aspettative. Va anche detto, però, che lavori in zona non sono finiti.
Cos’è successo a Napoli e in Campania nel 2024?
Partiamo proprio da qui. Se il presente del Molo Beverello è migliore del suo passato recente, va sottolineato che le operazioni non sono ancora state del tutto concluse, come dimostra il deposito di cantiere allestito di fianco alla nuova struttura delle biglietterie. Al centro del piazzale della banchina – proprio dove si aspettava l’aliscafo nelle ultime estati, per intenderci – è infatti montata un’ampia area di lavorazione. L’inizio dell’opera «è imminente», stando alle parole degli esercenti dei due bar del Beverello. A confermarle ci pensa l’Autorità Portuale: dopo la realizzazione della prima parte dell’opera – trapela dall’ente che gestisce la Napoli marina – le vecchie biglietterie (che erano strutture provvisorie) sono state rimosse e portate via dal Molo. Verrà costruita una volumetria che diventerà la struttura di due pubblici esercizi (probabilmente dei bar), che ne prenderanno possesso dopo una gara. I lavori dovrebbero partire nei prossimi giorni, verosimilmente entro fine gennaio. I bar attualmente aperti al Beverello, intanto, troveranno sistemazione provvisoria all’interno dell’area. L’obiettivo dell’Autorità Portuale è quello di portare a termine tutte le operazioni per giugno.
Il cambiamento
Per anni, da queste parti, l’hanno fatta da padroni disagi e cantieri. Ma il cambiamento del waterfront è tangibile. Anzi, piuttosto che di un cambiamento parliamo di una vera e propria evoluzione. L’ampia struttura delle nuove biglietterie, dotata anche di un accesso diretto da via Acton e di un terrazzamento sopraelevato, consentirà a un gran numero di utenti di attendere l’aliscafo a riparo dal sole rovente del trimestre giugno-agosto. Lo stesso vale per l’acquisto dei biglietti: non ci saranno più le code nell’afa. L’accesso alla banchina, poi, è decisamente più ordinato di prima. Ogni imbarcazione ha il suo gate, il che consente anche di accelerare nelle operazioni di partenza. Restando in tema di evoluzioni, non c’è solo quella del Beverello.
L’apertura della metro di Municipio, il cui scavo iniziò nel 2003, permette all’utente di approdare oggi direttamente nel cuore della Stazione Marittima dopo aver attraversato – anche in questo caso – i reperti archeologici venuti alla luce nel corso dei lavori. C’è voluto molto tempo, ma i progressi sono finalmente una realtà di fatto. Tanto, però, resta ancora da fare per alzare ancora l’asticella della funzionalità (e della vitalità) del waterfront partenopeo. Su tutti, c’è il progetto della valorizzazione e della riqualificazione del Molo San Vincenzo, che avrebbe dovuto diventare una location di movida, turismo e commercio. Fu uno dei primi obiettivi, a livello cronologico, esposti dalla giunta Manfredi. L’idea, a Palazzo San Giacomo, non è stata accantonata.
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